« E io dico che tu sei odioso » sbuffò.

« So bene che vorresti le mie labbra attaccate alle tue, ma non siamo venuti qui per questo »

« Come se tu non lo volessi » replicò.

« Non ho mai detto il contrario, infatti »
risposi con un ghigno sul volto.

Lei rimase in silenzio e distolse lo sguardo.

« Il serpente ti ha morso la lingua ora? »

Continuò a rimanere zitta, era sovrappensiero, era come in un mondo tutto suo, tra le nuvole. Aveva la testa da un altra parte improvvisamente.

Ma a che cosa stava pensando?

Non riuscivo ad entrare nella sua mente,
mi aveva bloccato il passaggio.

A che pensava?

Sembrava triste o quasi spaventata,
come se avesse timore di dire qualcosa.

« Mattheo » si decise ad aprire bocca.

« Tu cosa provi per me? »
disse tutto d'un fiato, seria più che mai.

Odiavo che mi facesse quella domanda, era già la seconda volta. La prima eravamo stati interrotti da Tom e per una volta gliene ero grato.

Non sopportavo questo tipo di domande. Dovevamo per forza etichettare tutto? Dovevo per forza aprirgli il mio cuore per potergli stare vicino? No. Non volevo.

Se era così non mi stava bene. Non mi piaceva sbandierare al vento i miei sentimenti. Quando le avevo scritto quella lettera ad Halloween ero fatto e non avevo idea di ciò che stessi scrivendo. All'inizio volevo soltanto illuderla un po'.

Adesso era diverso, ma volevo che le cose restassero così come sono. La sua domanda mi aveva infastidito parecchio. Aveva bisogno di una risposta per forza?

« Mattheo? » mi risveglio dal mio stato di trance.

« Vuoi davvero che ti risponda Nora? » le dissi.

« Si. »

« Niente. Non provo niente. » le risposi freddo.

« Fai sul serio? »

« Si faccio sul serio. Non crederai che due baci siano significati qualcosa » risi beffardo.

« Mattheo non stai parlando sul serio » vidi i suoi occhi diventare lucidi.

« E tutto quello che abbiamo passato insieme? Non conta niente per te? Io non ci credo! Perché sei così fottutamente orgoglioso! »

« Non, provo, niente. Vuoi lo spelling lettera per lettera? » dissi sarcastico.

« Non puoi dire sul serio! E quando mi hai parlato di tuo padre? Ti sei aperto con me. E ora mi dici questo? Sei uguale a lui cazzo! » urlò in preda alla rabbia.

« Non nominare mio padre! » tirai un pugno al muro che la fece sussultare.

« Vuoi sapere perché non provo niente? Per questo. Perché di te non ci si può fidare, sei uguale a tutte le altre, tu o un altra è uguale. Critichi tanto Astoria e Daphne ma tu sei come loro, forse peggio. Almeno loro si fanno una scopata e soddisfano i ragazzi senza fare domande. Adesso sparisci dalla mia vista e non farti più vedere. Non contare su di me per gli allenamenti. »
gli sputai addosso tutta la verità e me ne andai furioso.

Come aveva potuto paragonarmi a quel mostro di mio padre? Come aveva potuto farlo?

Mi veniva da vomitare soltanto a pensare di assomigliare a quell'essere spregevole.

Beyond Pride - Mattheo RiddleWhere stories live. Discover now