Quando la missione spaziale parte, Reed è sicuro di sé, poi tutto va a rotoli e la navicella si schianta nel deserto dell'Arizona, nel bel mezzo del nulla panoramico, e il Quartetto comincia a scoprire i suoi poteri... con un combattimento con Ben, che dà di matto quando vede la Cosa in cui è stato trasformato.

Quando i poteri combinati dei tre riescono a fermarlo, lui scappa amareggiato, e nonostante Reed all'inizio si finga calmo nel voler trovare una soluzione, quasi arrogante, freddo e calcolatore, ci spostiamo a tre giorni dopo.

Li ha passati nel suo laboratorio, senza mangiare, a usare se stesso come cavia umana per capire la natura della mutazione e trovare un modo per curare il suo migliore amico, e quando tutto risulta in un nulla di fatto, comincia a distruggere il suo laboratorio a sprangate... fino a quando non parte in televisione un documentario sugli Avengers, e lo sguardo di Reed si illumina.

"Ma certo..."

Purtroppo, nel frattempo, Ben ha raggiunto la civiltà e le sue sembianze terrorizzano tutti; mentre cominciano a circolare teorie, che vanno da un clone imperfetto di Hulk ad un guerriero della specie di Korg, vengono inviate le forze armate, ma Ben annienta i mezzi corazzati, senza ferire i soldati (è un militare anche lui, dopotutto), fino a quando non arrivano Reed, Susan e Johnny.

Riescono a farlo calmare e Reed imbastisce una balla secondo cui ha rilevato con la sua Strumentazione Altamente Scientifica che Ben non è responsabile delle sue azioni, in quanto è stato scombussolato mentalmente a breve termine dalle radiazioni che li hanno trasformati.

Tanto, lui è cazzo di Reed Richards, chi ce li ha i punti di QI per dimostrare che ha torto?

Reed presenta così il suo team: i Fantastici Quattro!

Johnny si gode il bagno di folla e vediamo che Ben sembra stare meglio, ma Sue è basita, e quando tornano al Baxter Building, scopriamo che Reed non aveva detto a nessuno della sua idea

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Johnny si gode il bagno di folla e vediamo che Ben sembra stare meglio, ma Sue è basita, e quando tornano al Baxter Building, scopriamo che Reed non aveva detto a nessuno della sua idea.

Reed spiega a Sue la sua logica.

"Sono stato stupido. Stupido e arrogante, ho pensato che tutto sarebbe andato come previsto semplicemente perché l'avevo deciso io. Ho fallito come scienziato e, più importante, ho fallito come amico per Ben. Se posso sfruttare quanto il mondo è innamorato dei super-eroi per non farlo vedere come un mostro, puoi stare certa che lo farò."

Sue ammette che Reed è un idiota, per essere un genio, ma ha il cuore al posto giusto.

Torniamo a Latveria, dove Doom si guarda allo specchio (ovviamente, la sua faccia senza maschera non viene mai inquadrata) e ha il retrolampo che mostra la sua vita: famiglia morta in un Pogrom, viaggio in America, incontro con Reed (e all'inizio sembra esserci una sorta di rispetto tra i due), l'incidente che l'ha sfregiato e di cui incolpa Reed stesso, e il ritorno a Latveria per avere la sua vendetta, trucidando il monarca e prendendo il suo posto.

Ovviamente, essendo Doom un SOCIOPATICO NARCISISTA AI MASSIMI LIVELLI, la sua narrazione che accompagna il flashback discorda parecchio con gli eventi del flashback stesso.

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