La vita continua.

Start from the beginning
                                    

Giovanna è paralizzata dalla paura.  Allunga una mano, gli accarezza il volto. Se lo stringe al petto.

– Ti prego, non te ne andare, stai per diventare nonno. Sono incinta, papà. Aspetto un bambino, il tuo primo nipotino. Non lasciarmi anche tu...

Mario ha sentito, trova la forza di un ultimo sorriso, mentre il suo cuore si ferma.

Giovanna resta a fissarlo, senza fiato. Non riesce nemmeno a versare una lacrima. Poi, lentamente, si alza in piedi. Si accarezza la pancia.

– Non ti lascerò mai, papà – sussurra – ti prometto che il mio bambino crescerà con la tua memoria.

︵‿︵‿︵‿︵

È successo tutto in fretta. La morte improvvisa di Mario, il bambino in arrivo, i preparativi per le nozze, la casa da sistemare.

Anselmo è frastornato.

È consapevole che il matrimonio avrebbe portato delle difficoltà, soprattutto con i suoi figli, ma, adesso più che mai, è determinato a far funzionare le cose. 

Vestito con un completo scuro, un po' impacciato, è fermo davanti all'altare. Accanto a lui il parroco e due chierichetti. La maturità gli ha donato uno sguardo pacato. Ha tagliato anche i baffi, i capelli sono lisci e impomatati. Ha gli occhi fissi sul portone ancora chiuso. 

È un matrimonio semplice, celebrato senza clamore, molto diverso da quello che Giovanna aveva immaginato nei suoi sogni di bambina: un cielo cupo, un vento gelido, pochi invitati.

Giovanna è bella, tanto. Ora che le sue forme si sono precocemente arrotondate lo è ancora di più. È pallidissima e ha un gran freddo addosso ma poco importa, sta per sposare l'uomo che ama. Le mani tremano e il cuore pompa il sangue nelle vene così velocemente da sentire il rombo nelle orecchie.

Solo Irma è al corrente della gravidanza. Da abile sarta ha confezionato un abito da sposa sobrio, cercando di camuffare le rotondità della futura mamma. La stagione fredda è stata provvidenziale per nascondere la pancia, pensa la donna mentre, all'esterno della chiesa sistema il lungo velo. Il vestito è in raso di seta color avorio, ha il corpetto arricciato sotto il seno e lunghe maniche che terminano con una fila di bottoncini. Alla semplicità dell'abito Giovanna ha voluto un velo sontuoso, lunghissimo, trattenuto sul capo da una coroncina di perline. 

Irma le stringe una mano, la incoraggia con un sorriso. 

– Tesoro, sei splendida! 

Poi le sussurra all'orecchio.

– Non ascoltare le malelingue. Cammina a testa alta e non voltarti. Fai finta di nulla, cara. La gente è cattiva. 

La donna trattiene la mano della ragazza tra le sue. Ne avverte il tremore. 

Giovanna ricambia la stretta con gratitudine e affetto.

L'ansia è una morsa che toglie il respiro. Scruta il portone, mentre una folata di vento le sposta il velo.

 Il pesante portale della chiesa si spalanca. È una giornata fredda, un vento rabbioso invita le persone a infilarsi frettolosamente all'interno della chiesa di Sant'Agnese.

 La navata è semivuota, con solo pochi fedeli accorsi per la messa domenicale. La maggior parte dei presenti non sa nemmeno che in quella giornata sta per convolare a nozze Giovanna Tesser, la figlia del ristoratore più noto della città.

 Antonio porge il braccio alla sposa. Le sorride.

– Sei pronta? – le dice con un tono che calma il cuore in tumulto di Giovanna. Lei poggia una mano sul braccio di Antonio, lo stringe con forza. Gli occhi svelano la sua tristezza. Al suo fianco dovrebbe esserci suo padre. Abbassa lo sguardo per un istante, poi, si gira verso il ragazzo. Un sorriso le illumina il volto

– Sì, sono pronta. 

Al loro ingresso, si alza un brusio di curiosità. Tutti conoscono quella ragazza che ha frequentato la parrocchia della borgata sin da quando era bambina.

Il borbottio si fa sempre più insistente. Giovanna, nonostante gli sforzi di Irma, appare in tutta la floridezza di una donna in dolce attesa. La parola "gravida" rimbalza tra le alte pareti della chiesa come un'eco. La marcia nuziale riesce a smorzare ogni commento soffocato tra sorrisini e gomitate.

I primi passi sono incerti. Giovanna rallenta, ha un cedimento. Un capogiro la coglie. Antonio la sorregge.

– Stai bene? – le chiede con il volto serio, preoccupato.

Lei fa un profondo respiro per calmarsi, poi alza il mento, raddrizza la schiena, porta il bouquette davanti al petto come un trofeo.

– Andiamo, non facciamo attendere tuo padre.

Avanza lungo la navata a testa alta. Scorge Anselmo dinanzi all'altare, in questo momento non teme le critiche e le malelingue, tutto ciò che vuole, ora, è davanti a lei. L'abito da sposa le dona un'aria eterea, quasi angelica. Il velo le fluttua intorno, come ali di farfalla.

Nell'aria, l'aroma dell'incenso si mescola con il profumo dei fiori e della cera delle candele che adornano l'altare.
Sono vicini ad Anselmo.
Antonio, ora, è visibilmente commosso. Prende la mano di Giovanna e la mette tra quelle di suo padre. Anselmo accoglie la sua sposa con un sorriso orgoglioso. Le prende il viso tra le mani.
– Sei bellissima!
Riesce a dire baciandola sulla fronte.

– Sei bellissima!Riesce a dire baciandola sulla fronte

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

È il momento di Anselmo e Giovanna. Il loro momento di felicità.

Rosa ha lo sguardo fisso sullo sposo, come se volesse capire cosa sta succedendo. Nonostante suo padre le avesse spiegato che sposava Giovanna "anche per il suo bene", non ha coscienza di quello che veramente sta accadendo. 
Riesce solo a capire che avrà una matrigna e che la sua vita non sarà più la stessa.

SUL FILO DI LANAWhere stories live. Discover now