sei. "divertitevi"

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Gianluca, Bergamo

Tutto si sarebbe aspettato tranne di trovare Davide lì.
Non ci aveva capito più niente, il nervosismo era passato in secondo piano ed era certo di aver dato risposte a caso ai giornalisti, durante la conferenza di presentazione.

Aveva stretto mani, ricevuto complimenti ed incoraggiamenti, detto grazie a destra e a manca, ma aveva continuato a pensare solo a Davide, aveva guardato solo Davide, incredulo di averlo davanti a sé in carne ed ossa.

Per dire la verità, aveva inconsciamente sperato venisse, ma non aveva avuto il coraggio di chiederglielo, gli sembrava ingiusto nei suoi confronti, irrispettoso verso i suoi nuovi impegni con l'Inter, gli sembrava che fosse egoistico, da parte sua, chiedergli una cosa del genere.

E invece Davide l'aveva sorpreso, ancora una volta, l'aveva messo al primo posto, come sempre.

Ciò che faceva sorridere l'attaccante, però, era l'assoluta certezza che lui, fosse stato al posto di Davide, avrebbe fatto esattamente la stessa cosa, e questo pensiero lo rassicurava sulla forza del rapporto che li legava.

Ritorna alla realtà quando sente la mano del biondino stringere delicatamente la sua per richiamarne l'attenzione.

-Che c'è?-

-L'autista vorrebbe sapere l'indirizzo dell'appartamento- replica Davide divertito

-Non è che possiamo stare qui fermi mezz'ora- ribadisce il concetto Giulia

Sono seduti nel taxi, la madre di Gianluca davanti ed i tre giovani dietro, in attesa che l'attaccante dia istruzioni su dove andare.

Il neo-atalantino si riscuote, tira fuori un foglietto stropicciato dalla tasca e detta un indirizzo, ottenendo uno scocciato -Finalmente, era ora- da parte di sua madre.

La macchina parte, e Gianluca si guarda intorno ancora un po' spaesato, ma sommerso dalla felicità di avere accanto a sé, tutte vicine, le persone più importanti della sua vita, le uniche che ami davvero.

Il viaggio in taxi è relativamente breve, e li porta in una stradina abbastanza centrale, proprio accanto ad un grande parco.

"Carino" pensa l'attaccante, scendendo dalla vettura e notando con soddisfazione che sono arrivati anche tutti i suoi effetti personali per il trasloco.

-Saliamo un attimo giusto per vedere come è la sistemazione!- cinguettano in coro Cristiana e Giulia, come giusto una madre ed una sorella potrebbero fare.

Così tutti e quattro entrano nel palazzo e poi nell'appartamento, che è al piano terra ed è dotato di un piccolo giardino e tutto sommato molto grazioso.

Giulia controlla per prima tutte le varie stanze, osservando con occhio critico ogni cosa, come nemmeno una consulente immobiliare, per poi ritornare nell'ingresso e dare il suo solenne responso

-Bene: è molto carino! Noi ora ce ne andiamo!-

-Come sarebbe a dire, che ve ne andate? Dovreste aiutarmi con il trasloco!- sbuffa Gianluca

-Oh, ma per quello ci sono Davide ed i suoi muscoli che tanto ti piacciono, o sbaglio?- lo prende in giro, con aria sorniona e facendogli un occhiolino, vedendolo immediatamente arrossire

-Ma io veramente pensavo...-

-Possiamo parlare un attimo, eh Gianlu?- insiste ancora Giulia, siccome l'altro non sembra capire.

I due si allontanano verso una delle stanze da letto, mentre Davide, che ha capito tutto e che in questo momento sta adorando Giulia come mai gli era successo, rimane a chiacchierare serenamente con l'altra donna, per cui ha sempre provato un sincero affetto.

-Possibile che tu non capisca?- sbotta Giulia, una volta soli

-Cosa devo capire?- borbotta perplesso l'altro

-Che stiamo cercando di lasciarti solo con Davide?- Gianluca sgrana gli occhi, poi si mette a ridere

-Ma veramente, io...- tenta di schernirsi, venendo immediatamente fermato

-Andiamo, ne avete bisogno entrambi, non vi vedete da un sacco, te lo mangiavi con gli occhi durante la conferenza, i giornalisti avranno pensato che eri sotto effetto di qualche stupefacente, c'avevi degli occhi...-

-Ecco, ci manca solo questo- sbuffa il moro -e, per la cronaca, non è vero-

-Ma certo che è vero, per la cronaca, ti ho visto io. Comunque, la cosa era reciproca: Davide sembrava star contemplando una visione celeste-

-Non aveva tutti i torti- gonfia il petto l'altro

-Non ti smentisci mai-

-Lo so, lo so, grazie tante-

-Comunque sia, adesso io e mamma leviamo la baracca e ce ne andiamo, abbiamo prenotato una bella camera d'albergo, con i tuoi soldi s'intende, proprio fra il duomo e la principale via dello shopping, quindi direi che ci vediamo domani tutti insieme per colazione, sempre se ne sarete in grado, questo è ovvio, anche se ne dubito...-

-Domattina presto porto Davide in stazione- le ricorda Gianluca

-Giusto, meglio così: più shopping per noi!-

-Guarda Giulia, sparisci, hai già fatto fin troppo e ti sono grato, ora, però, via! Come hai detto tu, voglio stare con il mio ragazzo!-

-Va bene, va bene- conclude lei, ritornando in salotto dagli altri due, seguita dalle suppliche dell'attaccante di non prosciugargli il conto in banca

-Ce ne andiamo: mamma, vieni!-

Cristiana le lancia un'occhiata complice e scocca un bacione sulla guancia di Davide, affrettandosi a raggiungere la figlia

-Divertitevi!- ecco la solita Giulia

-Fate i bravi, mi raccomando!- rincara la dose la madre, chiudendosi infine la porta alle spalle.

Gianluca si volta verso Davide, trovandolo fermo al centro della stanza con un sorriso malizioso

-Certe volte adoro tua sorella-

-Siamo soli- osserva invece, abbastanza stupidamente, l'attaccante

-Parrebbe di sì, che aspetti a baciarmi?-

N/A
Capitolo breve e un po' di passaggio però volevo delineare un po' meglio l'intera situazione.
Il prossimo capitolo sarà l'ultimo (devo solo copiarlo) e poi ci sarà FORSE in aggiunta una one-shot che scriverò dopo Atalanta-Inter di sabato 4 novembre dove racconterò appunto della partita che vedrà Gianluca e Davide l'uno contro l'altro (se daranno qualche nuovo contenuto su cui fantasticare)
A presto quindi
Adele🌛

due romani in Lombardia || Scamacca x FrattesiWhere stories live. Discover now