Capitolo 48: l'ultima ballata (Seconda Parte)

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- E... Dunque?

(Ost rage under the skin)

Il coccodrillo tirò un pugno verso quel sipario nero, verso la sua sinistra. Fu come se quello spazio fosse stato un vetro: il Totodile mandò in mille frantumi quella tela oscura, ed afferrò per il collo il piccolo licantropo che stava dietro di esso.

- Ti devo fare una domanda... Ōryūgo Rukio... Visto che siamo qui, penso che tu possa rispondere tranquillamente...

Il Riolu provò a liberarsi dalla morsa cercando di afferrare la mano del Totodile. Ma anche se quello era il suo mondo interiore, egli non aveva alcuna forza.

- Lo sai... che gusto ha? La carne della tua compagna...

Il piccolo licantropo continuava a digrignare i denti: stava soffrendo e non riusciva a respirare.

- Il sapore della sua pelle sulla tua lingua... la carne che si spalma sui tuoi denti... e il sangue che scende lungo la tua gola...

Quello che aveva passato Sogen: il dover divorare il proprio compagno per sopravvivere ed uscire dalla gabbia di pietra in cui era rinchiuso. Quelle memorie visive, olfattive e gustative l'avevano accompagnato per tutta la vita.

- Io... lo conosco bene...

Ed erano impossibili da cancellare.

- OGNI VOLTA! OGNI VOLTA CHE METTO QUALCOSA NELLE FAUCI! OGNI VOLTA CHE SENTO L'ODORE DI UN ALTRO KODAMON! OGNI VOLTA CHE VEDO UN BRACCIO PENZOLARE COME UN MAGIKARP FUORI DALL'ACQUA MI VIENE IN MENTE IL SUO!

Lo tormentavano e lo perseguitavano. Rukio lo sapeva bene: aveva visto che si era fatto fare una museruola per coprire il naso e la bocca, proprio per questa ragione.

- CONTINUO A SBRODOLARE COME UN LYCANROC NOTTE SOTTO LA LUNA PIENA, PER LA CARNE MORTA DEL MIO MIGLIORE AMICO! CON QUALE ARROGANZA MI MOSTRI QUESTE IMMAGINI E PENSI DI ESSERE VICINO A ME, EH!?

Non poteva in alcun modo condividere le proprie esperienze con lo Shokujin: costretto a veder morire i suoi migliori amici, di cui uno involontariamente per mano sua; cacciato dai loro padri; lapidato e ripudiato dalla sua stessa gente, gente che si era dimenticato di lui e di quell'episodio come se nulla fosse successo. Rukio aveva sempre avuto in quel mondo, sia da umano che da pokémon, una spalla su cui poter piangere e un sostegno per la sua vita di sofferenza. Non era minimamente paragonabile a quello che aveva passato Kurokiba Sobek.

- N-non ho... a-alcuna intenzione di-

- AH!?

Il coccodrillo strinse ancora più forte. Si sentì il rumore di ossa scricchiolanti.

- QUINDI QUALI SONO LE TUE INTENZIONI?! ILLUMINAMI, EROE DI BORGO QUIETO!

Il Riolu usò tutte le forze che riuscì a prendere, afferrò le dita del Totodile e riuscì a liberarsi dalla morsa abbastanza per riprendere fiato. Una volta libero si distanziò da lui, iniziando a tossire fortemente per recuperare la mancanza di fiato. Era con le ginocchia a terra: tutto ciò l'aveva profondamente sfinito. Sobek non volle lasciarlo tuttavia: lo afferrò di nuovo al petto e lo sollevo in aria.

- Sto ascoltando.

Non appena si riuscì a rendere conto di essere fuori pericolo, si fece forza ed iniziò a parlare.

- N-non ho controllo... su questa dimensione...

Il coccodrillo non rispose: nonostante la rabbia, era disposto ad ascoltare le sue parole.

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PSMD: le Cronache dell'Oricalco. Primo Intermezzo: la ballata delle Zanne Nere.Where stories live. Discover now