Capitolo 7

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"Somebody mixed my medicine. I don't know what i'm on. Somebody mixed my medicine. But baby it's all gone."
"My medicine", la canzone dei The Pretty Reckless, mi risuona nelle orecchie durante il mio viaggio in autobus verso casa.
Non posso ancora credere che io abbia dato il mio primo bacio. È stato bellissimo, meglio di quello che mi aspettassi. E poi, diciamoci la verità, dare il tuo primo bacio ad un figo della madonna come Leo, beh ti senti fiera di te stessa.
Mi accorgo di essere arrivata quasi a casa, prenoto la fermata del bus e scendo appena si ferma. Per fortuna casa mia è a solo 500 metri dalla fermata, così non devo fare chissà quali camminate ogni volta.
Cerco nella borsa le chiavi di casa, le mie dite vanno a contatto con un pezzo di foglio, lo prendo per curiosità. Era piegato in quattro. Lo apro con delicatezza e noto che c'è scritta una sola frase al centro del foglietto: "Ti voglio rivedere. Assolutamente. -L"
Okay, me lo ha scritto Leo, questo lo so, l'unica cosa che mi stupisce è come ha fatto a infilare il foglio nella mia borsa. A volte mi fa paura. Ma è così tremendamente sexy. Sono una malata. Malata di lui.
Mi accorgo di non essere ancora entrata in casa, metto via il foglietto in una tasca della borsa e recupero le chiavi, che, come al solito, sono finite in fondo alla borsa. Apro la casa e noto che non c'è nessuno. Splendido. Mi butto sul divano e accendo su American Horror Story. Quanto amo quel programma dio mio. (Vogliamo parlare di Evan Peters? Stupro.) Passano i minuti e non mi accorgo di essere addormentata sul divano.
Mi sveglio intontita. Ma che ore sono? Guardo l'orologio del mio cellulare che segna le 20.00. Mamma dovrebbe tornare a casa tra pochissimo. Decido di alzarmi e andare in camera mia.
Una volta arrivata la mamma con mio fratello, ceniamo con un po di pizza d'asporto. Il mio cibo preferito.
Durante la cena, mamma mi chiede: -Tesoro, cosa hai fatto pomeriggio?-
M'immobilizzo.
-Niente di che. Sono uscita con Karen.-
-Come al solito no?-
Mugugno con approvazione. Mia madre deve vedermi come un sfigata anti-sociale. Se solo le dicessi che sono uscita con un ragazzo, e che ho pure dato il mio primo bacio... meglio di no. Non stiamo insieme e non è ancora confermato nulla. Non dirò niente per adesso.

Mentre sono sul mio letto con accanto il mio Mac intenta a leggere le fanfiction su wattpad (che nerd che sono), quando mi suona il cellulare. Guardo lo schermo e leggo: Leo.
Okay, calma, controlla i respiri.
Prendo coraggio e rispondo: - Pronto?- ma che voce di merda mi è venuta?
-Ciao Mari, volevo sapere come stavi.-
-Leo, ci siamo visti poche ore fa.- dico sarcasticamente.
-Lo so, ma già mi mancavi.- che dolcezza.
-Oh, grazie.- grazie? Tutto qui? Questo è quello che ti viene in mente marika? Oddio che disagiata.
-Beh, prego ahah.-
-Scusa, sono un'impedita.-
-Mi piaci così.-
-Anche tu.-
-Anche io cosa?-
-Anche tu mi piaci.- non so da dove ho preso la forza per dirgli ciò. Davvero non ne ho idea.
-Ti vengo a trovare domani a casa tua, ci stai?- oh dio.
-Ehm, si si, okay.-
-L'indirizzo?-
-Via Kepler 74.-
-Okay, a domani tesoro.-
-Ciao.-
non sono pronta. Non sono fisicamente e mentalmente pronta. Questo vuole la mia verginità. Cazzo non c'è la faccio, lo conosco appena.
No marika, è arrivato il momento. Devi diventare grande e perderei la tua verginità. È quello giusto.
Cerco di autoconvincermi ma non è per niente facile.
L'ultimo pensiero prima di addormentarmi è: devo scegliere la biancheria adeguata.
Poi diventó tutto nero.

Amore inconscioWhere stories live. Discover now