Il telefono squilla senza sosta e posso già scommettere chi è, prendo il telefono in mano e come già immaginavo, era Lidya.
Decido di rispondere alla millesima chiamata.
"Si sono sveglia e no, non sono ancora scappata"
"Oh alla buonora principessa" dice sarcastica "sono più di venti minuti che provo a chiamarti" dice spazientita.
"Sono sveglia ora ok?" Sbadiglio "ci vediamo a scuola" taglio in fretta la conversazione. Odio parlare di prima mattina e soprattutto odio il primo giorno di scuola.
"Muoviti e non fare tardi d'accordo?"
"Si" sbiascico prima di salutarla e attaccare il telefono.
Mi trascino fino in bagno con la speranza di non spaventarmi della mia visone allo specchio.
Decido di farmi una doccia veloce solo per togliere la stanchezza mattutina.
L'acqua mi scivola calda sulle spalle e rilassa i nervi tesi, mi insapono solamente il corpo ed esco dal box.
Sarà una lunga giornata...
Dopo essermi piastrata i capelli, aver coperto il meglio possibile le occhiaie e aver scelto dei vestiti da mettere esco dalla stanza.
Scendo le scale che mi portano al grande open space dove c'è già mia madre alla presa coi fornelli.
Appena si accorge della mia presenza mi rivolge un sorriso caloroso e pieno di pena per me, lo stesso che mi rivolge da fin troppi mesi ormai.
"Buongiorno tesoro ho fatto i pancake per colazione" dice mentre mi indica un piatto sulla penisola.
"Grazie mamma" mi siedo sullo sgabello in religioso silenzio.
Dei passi pesanti scendono le scale fino a quando anche mio fratello fa la sua apparizione in cucina.
Diciamo che ha la mia stessa espressione chi avrebbe voluto dormire per altre dieci ore come minimo, ma di certo anche da appena sveglio mio fratello mantiene il suo solito fascino.
Dopo il grande buongiorno di mia mamma anche lui si siede accanto a me.
"Sei pronta?" Mi sussurra.
Annuisco senza proferire parola.
Lui è l'unico a trattarmi in modo normale e non come se fossi un povero cagnolino abbandonato sul ciglio della strada.
Ha sofferto con me ma è sempre stato più forte nonostante sapessi la ferita che anche lui porta nel petto, forse un po' più piccola della mia.
Un capitolo corto ma con tanti punti interrogativi.
Ci vediamo tra poco con un prossimo capitolo.
Cosa ne pensate per ora?
Ps eventuali errori verranno poi corretti successivamente.
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Il cielo sopra di noi
RomanceSveva è sempre stata una ragazza solare, intelligente e popolare nonché il capitano della squadra delle cheerleaders della Saint John's. Una notte d'estate però tutto cambia e il passato torna a bussare la porta, diciamo più che altro che la sfonda.
