L'ultima volta

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Napoli, 22 settembre 2023


Il vento mi carezza il viso. Il finestrino aperto della macchina che mi sta riportando a casa fa entrare l'aria fresca del crepuscolo. Chiudo gli occhi poggiando lentamente la testa al lato.

È finita.
Il mio ultimo giorno sul set, l'ultimo ciak, l'ultimo trucco e parrucco, le ultime risate in camerino. Per l'ultima volta Rosa Ricci.

Sarà dura tornare alla vita di sempre ma devo farlo. Le cose cambieranno ma noi saremo per sempre noi, nel sogno e nel limbo di un set.

Cose da fare: rimettere insieme i pezzi, ricucire le parti d'anima lacerata.

È così che mi sento in questo momento: lacerata. Incompleta. In apnea. Forse tornerò a respirare, devo solo darmi del tempo.

In due anni, di alti e bassi ce ne sono stati, così come ci sono state le promesse che ho fatto a me stessa perché non volevo più soffrire, non volevo più sentire dolore. Promesse che ho infranto proprio quando credevo di essere diventata indistruttibile. Ed invece eccomi qui, al punto di partenza.
È stato del tutto inaspettato.
Di punto in bianco è bastato uno sguardo e tutta la mia già barcollante piramide di giuramenti, promesse, avvertimenti che mi ero fatta fino a quel momento è crollata giù in un attimo come se fosse fatta di polvere.

Io e lui, insieme, eravamo finalmente riusciti a trovare una quadra dimenticandoci di quello che eravamo stati l'un per l'altra.

Uno sbaglio, come avevamo voluto definirci. Uno sbaglio che ci aveva fatto sbandare. Uno sbaglio che mi aveva fatto dubitare persino di me stessa.

Ho lasciato il mio ex per quello sbaglio. L'ho lasciato perché avevo sbagliato e perché quello sbaglio mi aveva fatto battere il cuore per la prima volta nella vita e non potevo fare finta di niente.

Ho lasciato andare chi mi aveva dedicato del tempo che io non avevo meritato perché non desideravo altro che passarlo con qualcun altro.

Mai una domanda sulla fine della mia storia. Forse perché la risposta la conosceva già.

In ogni caso, per mesi ho represso i miei sentimenti di tristezza e dolore auto convincendomi che se non potevamo stare assieme potevamo però essere dei buoni amici. E lo siamo stati per tutti questi mesi. Abbiamo scherzato tra di noi e con gli altri, abbiamo riso tantissimo. Eravamo complici e per le nostre scene era indispensabile.

Ma a quanto pare, proprio come la mia piramide di polvere, anche la nostra amicizia non aveva basi così solide da poter resistere.

Ieri la nostra amicizia è nuovamente andata in frantumi.

Siamo stati tutto il giorno a girare le nostre scene in spiaggia. Solo noi due e nessun altro oltre la troupe, ovviamente. Dalle 8 del mattino fino alle 9 di sera.

Forse ci siamo fatti prendere troppo la mano da Carmine e Rosa tanto che, ad un certo punto, non sapevamo se i protagonisti fossero loro oppure noi: Massimiliano e Maria.

Mentre giravamo a preoccuparmi parecchio era il battito del mio cuore e mi sono maledetta per la metà del tempo rimproverandomi e dandomi della stupida.

Probabilmente ho represso così tanto i miei sentimenti che non potevano far altro che esplodere perché non avevano più spazio nel posto in cui avevo cercato di ammucchiarli. Come quando devo fare la valigia per due giorni ma voglio per forza far entrare i vestiti per un mese all'interno. Nella valigia riescono a starci ma c'è il rischio che si rompa. Ed è andata proprio così.
E forse lo è stato anche per lui. Per tutta la mattina siamo stati i soliti burloni ma nel pomeriggio qualcosa cambiò. I suoi occhi erano diversi, non mi guardavano come sempre. Sicuramente ho riconosciuto quel tipo di sguardo, quello che mi aveva fatto tremare le gambe mesi prima. Allora anche lui forse aveva represso i suoi sentimenti, forse nemmeno lui credeva che quello del passato potesse essere definito uno sbaglio.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 20, 2023 ⏰

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