6: the boy

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1027 parole *sticker intro starts playing*

Testuro ha passato il resto della giornata saltellando. Ha eseguito il suo piano di convincere Yamazaki a unirsi al suo picnic con successo, e sembrava finalmente un po'più ricettiva alla sua attenzione. Beh, forse ricettiva non era la parola migliore... più tipo tollerante. In ogni caso, era super contento per aver speso l'intera pausa del pranzo con lei.

Dopo scuola, Tetsuro ha afferrato Kenma con lui verso la cartoleria della stazione. Yamazaki gli aveva suggerito di iniziare a scrivere un diario, così avrebbe iniziato a scrivere un diario. Prima però, doveva comprare un'agenda decente.

"Che cosa stai cercando in particolare?" ha chiesto Kenma mentre trovavano la sezione delle agende del negozio.

"Non saprei, qualcosa di abbastanza piccola da entrare nel mio zaino, suppongo,"

"C'è n'è uno con sopra un cane." Ha detto Kenma francamente mentre mostrava la sua scoperta a Tetsuro. "Ti piacciono i cani."

"Non ho sette anni."

Kenma ha alzato gli occhi per incontrare quelli di Tetsuro. "Perché dovrebbe fare una differenza?" ha chiesto, impassibile.

Tetsuro ha puntualmente preso l'agenda con il cane da Kenma e l'ha rimessa a posto sulla mensola. "Continuiamo a guardare."

"Questa ha un cane e un gatto." Kenma ne ha sollevato un'altra. "Rini non ne ha una con sopra un gatto?"

"Sì," ha risposto Tetsuro. "Aspetta, come fai a saperlo?"

"Come fai tu?" ha detto Kenma in modo assente.

"Sono sicuro che questo andrà bene." Tetsuro ha preso un'agenda tutta nera senza rispondere alla domanda di Kenma. Si è avviato verso la parte anteriore del negozietto e ha messo l'agenda sulla cassa.

Kenma l'ha seguito e al momento ha aggiunto un pacco di adesivi di animal crossing senza cerimonie.

Tetsuro non si è fatto domande, ha semplicemente pagato per entrambe le cose prima che lui e Kenma lasciassero il negozio.

Mentre camminavano in direzione di casa di Kuroo, Kenma ha aperto il pacco di adesivi e ha sotterrato la plastica nella sua tasca. Ha preso il diario da Tetsuro e ha iniziato a sistemare gli adesivi sulla copertina dell'agenda.

Tetsuro non ha detto niente. Kenma aveva le sue cose emozionanti, e chissà per quale ragione, gli adesivi erano una di quelle.

Dopo diversi minuti concentrato sul suo piccolo progetto, Kenma ha restituito l'agenda. La pagina degli adesivi, ora completamente vuota, si è unita all'involucro di cellofan nella tasca di Kenma.

Tetsuro ha accettato la piccola ri-decorazione senta protestare.

I due sono arrivati a casa di Tetsuro, e siccome Kenma era totalmente immerso nel suo gioco da quando erano entrati, Tetsuro ha deciso di scrivere la sua prima annotazione sul diario.

Scrivere era molto più facile quando gli interessava veramente di cosa stava scrivendo. Dopo dei buoni quindici minuti passati a scrivere, ha tirato fuori il suo laptop per modificare il suo tema come aveva suggerito Rini. Non gli ci era voluto molto per avere un intero tema, ed era molto più felice con il risultato finale di quanto lo era stato al primo tentativo. Non vedeva l'ora di modificarlo.

Tetsuro non aveva avuto voti particolarmente buoni quando si trattava di letteratura. Aveva molto più talento in scienze e fisica, ma quella sembrava così noiosa. Gli piaceva molto leggere e scrivere, quando ne aveva realmente il tempo. Non era interamente colpa sua; era occupato a pensare agli esami, l'università, e ovviamente, la pallavolo. Ma perché questo dovrebbe impedirglielo?

No, se ci pensava abbastanza, sapeva che la ragione per cui non aveva mai tentato a scrivere di più era perché non era pronto ad esprimersi in quel modo. Un pezzo di scrittura, anche nella sua forma più superficiale, dice molto sul suo autore. Tetsuro rimuginava su sé stesso delicatamente. Le parole, oltre ad essere il suo strumento, erano anche le sue nemiche. Tradivano la sua persona più interiore, la persona che provava a nascondere. L'infantile, incerto ragazzo che non aveva idea di quella fosse il suo posto nel mondo.

Voleva essere quel ragazzo. Quel ragazzo collezionava articoli per tagliarli in poesie. Quel ragazzo contava le crepe sul marciapiede perché pensava che fossero bellissime. Quel ragazzo aveva le ginocchia sbucciate e le guance bruciate ma era troppo impegnato ad indugiare nella sua stessa immaginazione per interessarsene. Quel ragazzo che aveva paura di essere dimenticato.

In fondo in fondo, era quello che era. Ma allo stesso tempo, Tetsuro respingeva quel ragazzo. Quello era il ragazzo di tutte le sue insicurezze. Era il bambino che era sempre stato, e la raffigurazione di tutto quello che teneva nascosto sotto la maschera di sicurezza e indipendenza arrogante.

Tetsuro ha aperto il suo diario, sentendo il bisogno di registrare quel casino di emozioni che gli riempivano la testa. Aveva qualcosa da dire, e anche se nessuno l'avrebbe mai sentito, era lieto di averlo detto.

...Il ragazzo sono io. Quando guardo lo specchio, vedo la sua faccia invece della mia. Vive da qualche parte nella mia mente, ma si nasconde sempre da me. Gli ho detto di andarsene molto tempo fa ma non l'ha mai fatto. Perché dovrebbe? Sa che lui è me, e senza di lui, non sono nessuno. Forse è una buona cosa che sia qui; senza di lui, avrei qualunque pensiero? Forse è lui che sta scrivendo questo. È difficile dirlo...

Le parole erano storte e la frase non aveva senso. Ma Tetsuro continuava a scrivere. Più scriveva, più si convinceva che era davvero il ragazzo a tenere la penna. Forse era finalmente tempo di affrontare il ragazzo per quello che era veramente.

-

"Ehi Rini," sua madre l'ha salutata mentre entrava in cucina.

"Ciao mamma." Rini ha poggiato la sua scatola del bento, con il contenuto intoccato, nel frigo.

"Non hai mangiato il pranzo oggi?" ha domandato sua mamma.

"Sì... qualcuno della mia classe ha condiviso il loro pranzo con me."

"Tipo chi?" sua mamma aveva immediatamente quel sorrisetto infantile in faccia.

"Davvero mamma? Mangio con le ragazze del club di giornalismo tutto il tempo."

"Per qualche motivo ho una sensazione che questo qualcuno non è stata una delle ragazze del giornalismo," sua mamma l'ha spinta giocosamente.

"No," Rini era irritata al calore che si stava riunendo sulle sue guance.

"Allora, chi è stato?"

"Un ragazzo." Ha risposto Rini. "È stato un ragazzo, va bene?"

Mi faccio perdonare dato che questa settimana avevo pubblicato un solo capitolo, e poi non avevo altro da fare perchè a quanto pare il mio fattorino con il cibo si è perso

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Mi faccio perdonare dato che questa settimana avevo pubblicato un solo capitolo, e poi non avevo altro da fare perchè a quanto pare il mio fattorino con il cibo si è perso.

Ho avuto la tentazione di pubblicarlo ad un orario specifico con la cosa della programmazione, ma ho paura che qualcosa va storto e cancella tutto

𝒃𝒆𝒇𝒐𝒓𝒆 𝒊 𝒎𝒆𝒕 𝒚𝒐𝒖 - 𝘵𝘦𝘵𝘴𝘶𝘳𝘰 𝘬𝘶𝘳𝘰𝘰 (ITA)Where stories live. Discover now