𝑻𝒖𝒕𝒕𝒆 𝒍𝒆 𝒔𝒄𝒐𝒓𝒄𝒊𝒂𝒕𝒐𝒊𝒆 𝒑𝒐𝒓𝒕𝒂𝒏𝒐 𝒔𝒖𝒍𝒍𝒂 𝒔𝒕𝒆𝒔𝒔𝒂 𝒔𝒕𝒓𝒂𝒅𝒂~

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-𝑵𝑨𝑹𝑹𝑨𝑻𝑶𝑹𝑬-

Suona la sveglia delle sette risvegliando dal sonno il ragazzo dal capello marrone, facendogli iniziare una nuova giornata, una giornata uguale a tutte le altre che ha vissuto dopo l'eva; alzarsi, mangiare, scuola, compiti, doccia, cenare, dormire; ogni volta finiva così la sua giornata, apparte qualche interazione che avveniva con la sua "amica" Asuka con la quale qualche volta litigava; forse non solo qualche ma sempre che si parlavano.

Il ragazzo la notte stessa si sognò un incubo, uno che si ripeteva all'infinito nella sua testa, era come il suo peggior nemico che lo inseguiva fino alla morte stessa. Nell'incubo il ragazzo vedeva sempre i suoi compagni di missioni morire nei modi più brutali, con esplosioni e la fine del mondo che li circondava a tutti, e sua madre, dal capello marrone come lui, che gli ripeteva com'era inutile e fragile suo figlio, che "suo" non lo voleva più chiamare per la vergogna.

Quella notte quel sogno gli diede più alla testa, per questo motivo quando si sveglio sentii il mondo cadergli sulle spalle, e senza un'unica ragione andò a quella stessa riva del mare che ogni volta si sognava; solo che nella realtà almeno l'acqua non era del color rossastro che vedeva nell'incubo.

𝑺𝑯𝑰𝑵𝑱𝑰'𝑺 𝑷𝑶𝑽

Presi il mio mp3 con la musica e scappai di casa, o quel posto chiamato in tal modo, perché li dentro non c'è una madre che ti prepara da mangiare e non c'è neanche un padre che torna stanco da lavoro e ti chiede com'è passata la giornata, c'è sola la signora Misato che sta sempre stressata e ubriaca, la quale può offrirti della birra o qualche cibo che si riscalda senza poterti preparare neanche un po' di pane con burro.

In 28 minuti arrivai alla riva, la stessa dove incontrai quell'angelo maledetto che ho dovuto strozzare con le mie stesse mani, ma al quale ho raccontato cose che nessuno sapeva e anche se eravamo sconosciuti era quello che mi conosceva più di tutti.

Mi sedetti sulla sabbia, sinceramente in quel momento non mi interessava molto di sporcarmi o cose del genere, volevo solo un po' di tranquillità per osservare quella lunga distesa di acqua che circondava la terra, nella quale si nascondevano cose che nessun umano ha potuto scoprire, misteriosa ma affascinante,  temibile ma sconvolgente.

Partii una canzone che amavo con tutto il cuore e che potevo riascoltare fino a quando non mi ci stancavo, perché per me, anche le cose che amerai di più tra tutte, dopo un po' avranno una loro fine per il proprio egoismo. La canzone si chiamava Fly me to the moon di Takahashi;  iniziò il ritornello e iniziai a canticchiarla sotto voce, finalmente dopo un po' ebbi della riservatezza e calma interiore che mi abbraccio da dietro nascondendomi dal mondo, quasi a tal punto da sembrare vera; infatti così fu, non ebbi il tempo di alzare la testa che vidi quella chioma di capelli argentati e quei due occhi rosso tagliente che ti potevano fare a pezzi il cuore, l'anima e la mente. Presi e mi scansai subito, non potevo credere ai miei occhi, ma quel ragazzo non l'avevo ammazzato con le mie stesse mani? I miei occhi color legno stavano lì, a fissarlo increduli di vedere e capire cosa stava succedendo in quel momento.

"Vedo che ci incontriamo di nuovo Shinji?" Mi disse l'angelo.

"D'altronde tutte le scorciatoie portano sulla stessa strada principale no? Era anche scontato che ci saremmo rivisti, soprattutto in questo punto" continuò.

Non rispondevo,
stavo imbambolato, lo sconosciuto del quale avevo più paura ma il quale volevo più incontrare dopo tutto quello che successe stava davanti a me, che mi parlava con sorriso che poteva scaldarti anche l'anima, pur essendo ghiacciata da anni.

"Sei un angelo per caso?"

"Lo sono sempre stato, non ricordi?"

"Si ma io, ti avevo ammazzato con le mie mani, le mie-" non riuscivo a continuare la frase che il terrore, la paura di non sapere, mi avvolgeva in un tornado che mi faceva sudare freddo.

Il ragazzo si abbassò e si mise sulle punta dei piedi,
"Lo so Shinji, lo so molto bene, ma che gli angeli vogliano che io torno sulla terra? Non come un male; o forse sì, questa scelta è mia ormai, per vivere la mia vita come un umano, con le stesse abitudini, stesse cose, e stesse passioni, ma con l'animo da angelo che sempre sono stato"

Poi continuò come nulla fosse,
"Forse l'hanno fatto perché sanno che sono destinato a stare al tuo lato, ad essere il tuo angelo custode e a magari, scaldarti l'anima da tutte le cose tremende che hai passato"

"Non ho bisogno del tuo affetto, e neanche del tuo dispiacere nei miei confronti, sono un umano come gli altri, tutti noi abbiamo i nostri problemi, perciò vai e sceglietene un altro" Non volevo rispondergli così, ma la paura di fargli di nuovo del male, di portarlo alla distruzione come facevo con le cose care era troppo alta ed ora che aveva una seconda possibilità, non gliela volevo rovinare.

"Shinji... se devo stare su questa terra, e se devo difendere qualcuno, devi essere tu, perché se non sto al tuo fianco, pur sapendo tutto l'odio che hai verso di me, preferirei sparire di nuovo, anche se ammazzato dalle tue mani di nuovo, e ti dico che preferirei morire così, sempre collegato a te"

Io non ti odio,
non provo nessuna rabbia,
voglio solo difenderti,
da me,
da tutte le persone che ti stanno intorno,
e non voglio portarti via dalla faccia della terra,
Kaworu... un angelo come te dovrebbe capirlo.

"Ti prego non stare lì impalato, dammi una risposta, un qualsiasi gesto, io anche da quello meno significativo capirò, alla fine anche se mi ritieni uno sconosciuto, sono quello che sa quant'è pura la tua anima e come sei fatto"

Forse, ci teneva veramente a me, forse voleva per davvero stare al mio fianco e sciogliere il mio animo senza farmi del male.

"Va bene, ma sappi che se ti dovesse succedere qualcosa per colpa mia, l'hai voluto tu stesso Kaworu" era la risposta più sensata che potevo dare in quel momento così incasinato e poco logico.

"Lo accetto lo stesso, e per qualsiasi cosa io sarò grato per quest'occasione che mi hai dato..."


NUOVA STORIELLA
Dai sta uscendo qualcosa di caruccio me lo sento, basta che almeno questa la completo hehe.

(1064 parole)

𝑷𝒖𝒓𝒐 𝒄𝒐𝒎𝒆 𝒊 𝒄𝒓𝒊𝒔𝒕𝒂𝒍𝒍𝒊~ Kawoshin Where stories live. Discover now