Introduzione

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La famiglia Saimori era sempre stata una delle più potenti famiglie di stregoni e detentori di una delle tecniche maledette più efficace e forti del mondo del Jujutsu. Da secoli la famiglia si poneva tra quelle più influenti soprattutto nei pressi di Tokyo e Kyoto; in pratica se nascevi un Saimori eri destinato a grandi cose.
Tuttavia in uno scontro contro una maledizione di livello speciale molto potente, una giovane detentrice di energia malefica Saimori venne maledetta, e da lì il prestigio di quella importante famiglia andò via via sempre più a perdersi.

La maledizione prevedeva che la tecnica tramandata per anni dalla stirpe, ovvero la Tecnica dell'Immenso, molto simile alla Tecnica del Minimo Infinito della famiglia Gojo, non potesse più essere interrotta e che l'utilizzatrice di Energia Malefica fosse bloccata per sempre ad utilizzare costantemente la tecnica, quindi non avrebbe più potuto toccare nessuno e ogni persona che si avvicinasse di troppo alla sua persona veniva respinta via.

La maledizione colpì immediatamente solo le donne della famiglia, che non poterono quindi più procreare per mandare avanti la stirpe.
Ci fu solo una donna di nome Miyo Saimori, che incontrò un uomo detentore della Tecnica del Minimo Infinito e che riuscì a modificare in parte la maledizione. Miyo riusciva solo a toccare e a far avvicinare Kiyoka Gojo, forse ciò era dovuto al fatto che l'uomo possedesse i Sei Occhi, ovvero un'abilità che permette all'utilizzatore di rilevare la presenza di Energia Maledetta, oltre che di analizzare le tecniche altrui e le maledizioni.

I due si innamorarono e vissero per un periodo insieme e felici, fino a che Kiyoka venne assassinato durante l'eliminazione di una maledizione e Miyo, ritrovandosi di nuovo sola e senza nessuno, si tolse la vita.

Da quell'episodio passarono secoli, non ci fu più nessun Gojo che avesse ereditato i Sei Occhi e dagli eredi uomini dei Saimori rimasti in vita non nacque più nessuna bambina, almeno così fu fino al 1989.
Nello stesso periodo in cui la famiglia Gojo gioiva per la nascita di Satoru, il quale ereditò i Sei Occhi, la famiglia Saimori piangeva per la nascita di Kia.

Dopo secoli era nata una bambina, di nuovo.

L'unica persona che riusciva a toccare la piccola, che aveva manifestato l'energia malefica fin da subito, era sua madre, la quale aveva conservato in corpo una piccola parte dell'energia della figlia e riusciva così ad essere immune alla tecnica.
Quando la madre morì dopo un paio di anni dalla nascita della bambina, il padre che era il capofamiglia dei Saimori rinnegò Kia, mettendo in giro la voce che la piccola fosse morta di stenti; non la uccise veramente ma la affidò alle cure di sua nonna materna obbligandola a non chiamarla più Saimori e a non raccontarle mai della sua famiglia.

Kia così crebbe con sua nonna, imparò a cavarsela da sola, a difendersi e a padroneggiare la Tecnica dell'Immenso che aveva ereditato, ma le mancò sempre l'affetto e il tocco di una persona che la amasse.
Entrò a far parte dell'Istituto di Arti Occulte di Kyoto e divenne uno stregone di Primo Livello, in lista per diventare di Livello Speciale, ma per raggiungere la massima promozione che uno stregone potesse desiderare doveva dimostrare di meritarselo e che le sue tecniche fossero all'altezza. Doveva convincere lo stregone più potente, Satoru Gojo.

INFINITY - Gojo SatoruKde žijí příběhy. Začni objevovat