Mengual || Fermín Aldeguer [COMPLETA]

Capitolo 6

Passano i giorni, con io che mi ritrovo a stare attenta alle presenze sia di Vega che Fermín, a cui entrambi giro a largo per evitare di avere ulteriori problemi. Mi voglio godere la mia temporanea pace e non ho alcuna intenzione di rovinarmela.

Mila mi aveva riferito la sua breve conversazione con Aldeguer e io ho rinunciato a collegare i puntini della situazione: perché Vega mi ha minacciata così? E perché lui invece ha voluto indagare sul rapporto tra me e lei?

Tutto ciò non ha alcun senso.

« Oh sì invece che ce l'ha » prorompe Mila « Fermín avrà notato che qualcosa non tornava nelle vostre reazioni mentre stavate parlando »

« Vega sembrava molto convincente » le faccio presente io, ricordandole le grandi capacità di attrice della ragazza.

« Ma tu sei incapace di fingere » appunta invece la mia amica « insomma, la tua faccia è un libro aperto, non riesci a trattenerti proprio »

Mi avvicino agli armadietti, come mio solito, facendo però caso alla presenza della mia nemesi proprio in fondo al corridoio.

Cercando di ignorarla completamente, sblocco il mio aprendo l'anta, con l'intenzione di prendere i libri per le lezioni di oggi, ma vengo assalita da una quantità enorme di schiuma, che sembra crescere a dismisura.

« Ma che caspita....» strillo presa alla sprovvista, mentre Mila fa un balzo indietro.

In tre secondi mi ritrovo con litri di schiuma per terra, schiuma addosso sui vestiti e il mio armadietto pieno di quella stessa sostanza.

« I MIEI APPUNTI! » strillo di nuovo, più spaventata per la loro perdita che per il disastro. Mi vedo mesi e mesi di appunti presi con ordine andati completamente in fumo.

Appunti per l'esame finale dell'anno, e per il test d'ingresso in università, per giunta.

La folla si avvicina alla mia disgrazia e con lei anche Vega, attirati da quell'insolito spettacolo.

« Povera Amalia, e ora come farà a passare il suo esame per la UMU? Dovrà per forza rinunciarci, perché anche se lo passasse, non è detta che possa essere presa. Bisogna essere i migliori per poter entrarci, ma senza appunti come farà? » sento dire proprio da lei con tono acuto e falso, volendomi sfottere davanti a tutti, ancora una volta.

Mi volto verso di lei con rabbia furente, sospettando immediatamente della ragazza per quello scherzo di pessimo gusto, quando ci raggiungono alcuni professori e addirittura il preside, attirati probabilmente dagli schiamazzi.

« Che è successo qui? » esclama lui, fissandoci tutti e in particolare me.

« Qualcuno si è divertito con qualche esperimento di scienze, ma è chiaro che qualcosa sia andato storto » proferisce Vega, con il suo tipico finto tono da studentessa modello.