«Sì, be', per ora non c'è ancora niente di certo» rispose. Non ne poteva più di reggere quella discussione, fingere era davvero faticoso.

«Sceglierà te di certo! Insomma, sei una ragazza fantastica! La migliore studentessa tra i Progettisti delle Forme Urbane, e la regina della tua danza, nessuna ragazza al di fuori di te potrebbe ambire all'onore di diventare moglie di un Tecnico!» Aaris dovette concentrarsi per non farsi sfuggire una smorfia.

Vivevano tutti una vita così inutile e patetica. Era una cosa veramente triste. Come era possibile che il sogno più grande di una persona che si impegnava moltissimo in tutto ciò che faceva, dovesse essere quello di scegliersi un marito conveniente per il suo futuro? Tutti ambivano a trovare la persona più adatta per mantenere la loro posizione, la persona più adatta, non per cui provavano realmente qualcosa. E questo perché nessuno era in grado di provare alcunché, erano tutti freddi e vuoti, erano tutti maschere, il contenuto era celato in un abisso irraggiungibile e lontano, le loro anime erano destinate giorno dopo giorno a consumarsi e a spegnersi, facendoli diventare degli automi privi di qualunque umanità. Potevano vivere per oltre trecento anni, ma quanto realmente rimaneva vivo? Forse dopo un po' non restava che il rivestimento, forse dentro erano completamente neri, marci, e morti come quell'albero. Quanto ci sarebbe voluto perché anche Kollh diventasse così?

E i suoi genitori? Avevano raggiunto da poco i cento anni, c'era ancora qualcosa di vivo dentro di loro?

Il suo respiro divenne irregolare, doveva calmarsi, non sapeva la verità, non ancora. Era andata lì per scoprirla, non doveva farsi strane paure prima di sapere effettivamente ogni cosa.

Finalmente raggiunsero l'area dedicata ai Progettisti delle Forme Urbane. Nessuno poteva conoscere qualcosa sulle specializzazioni che non lo riguardavano, si diceva che avendo delle conoscenze ristrette a un ambito specifico, si potessero raggiungere livelli più elevati di conoscenza contribuendo maggiormente allo sviluppo della società, ma Aaris era convinta che ci fosse un altro motivo.

In questo modo nessuno poteva davvero riuscire a fare qualcosa da solo, lei si era trovata in difficoltà quando aveva dovuto cercare di capire come funzionava il tessuto, probabilmente uno Studioso dell'Innovazione non avrebbe avuto problemi in quello, se lei avesse avuto anche solo qualche nozione in merito, probabilmente sarebbe riuscita a capire molto di più.

Forse era sempre per quello che la popolazione era divisa in quartieri e non si poteva parlare con coloro che appartenevano a un'altra specializzazione, per limitare la diffusione delle conoscenze, per evitare che si avesse una reale percezione d'insieme, per conoscere per tutta la vita un'unica realtà e accettarla così per come era.

Non favoriva lo sviluppo, semmai lo bloccava. Unendo le conoscenze, vedendo punti di vista diversi, ci si poteva fare una propria idea della realtà, ma facendo sempre la stessa cosa tutti i giorni, parlando sempre con le stesse persone, si sarebbe rimasti per sempre bloccati in una bolla di falsità, una perenne immobilità.

Era quello che era accaduto con le danze, una volta codificate erano rimaste immutate per generazioni, ma Kollh aveva dimostrato che potevano essere migliorate, e lo aveva fatto imparando a conoscere altre danze differenti dalla sua, aveva ampliato il suo modo di vedere la realtà, e in particolar modo i movimenti delle persone.

Che cosa si sarebbe potuto fare se si fosse ampliato in quella maniera il modo in cui si percepiva il mondo, se si fosse ampliato il modo di pensare?

Era quello ciò di cui aveva bisogno, doveva vedere gli altri settori della Biblioteca, solo in quel modo avrebbe trovato il modo di eliminare per sempre quelle maschere e risvegliare il mondo da quell'eterno sonno di morte.

MOÌRIAS-L'ombra della luce-Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt