Capitolo 7

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Kaeya's POV

Dopo quella prima notte lavorare con il Darknight Hero era diventata un'abitudine; quasi tutte le notti, per un mese, mi ero recato alla palazzina, mi ero seduto nella mia postazione e avevo controllato con occhi attenti le telecamere della città.

Mentre di notte facevo tutto questo, spesso dopo un turno al Lightning Rose, di giorno andavo al conservatorio, passando lunghe ore a suonare, a seguire lezioni e ad ascoltare il mio rosso preferito suonare il violino. Pensando a lui, nell'ultimo mese avevo avuto tempo di ripensare alla giornata che avevamo passato insieme e allo strano comportamento che aveva avuto con me. Inizialmente tutto era stato oscurato dalla convocazione, se così si può chiamare, daparte dell'Hero, ma nei giorni successivi, quando l'eccitazione per il nuovo "lavoro" era diminuita, come se fosse stato un fulmine a ciel sereno, tutti gli strani atteggiamenti di Diluc mi erano tornati in mente. Sebbene non fossi riuscito a trovare una spiegazione per questi ultimi, ho invece capito che sentire lo sguardo permeante di Diluc su di me non mi dispiace, anzi mi fa molto piacere. Stargli vicino tutti i giorni, sentirlo suonare, accogliere le sue correzioni ha smosso qualcosa in me che nessun altro era riuscito a smuovere.

Non penso di essere mai stato innamorato di nessuno. Sono consapevole di essere bello, sono consapevole di avere un carattere, o almeno la parte di esso che mostro al mondo, che affascina molti. Ho passato molte notti in compagnia, sono uscito con varie persone ma in qualche modo l'altra persona capiva sempre che non ero interessato in una relazione stabile, che non mi importava dei miei sentimenti, che non stavo cercando un'anima affine alla mia.

Ho capito però che ciò che si dice in giro a volte è vero, che a volte, anche quando una cosa non si cerca, quella si fa trovare, inaspettatamente.

Diluc è stato così per me. Io non lo stavo cercando, ma lui e la sua musica mi sono piombati addosso e io sono stato avvolto, catturato da tutto ciò che è lui, e piano piano mi sono scoperto a cercare di conoscerlo sempre di più, perché più lo conoscevo più mi piaceva.

Oggi, come sempre, sono al conservatorio. È da poco passata l'ora di pranzo, che né io né Diluc abbiamo avuto, visto che sono già un paio d'ore che suoniamo nella nostra stanza segreta, alternandoci.

In questo momento sono io a suonare e mi sto esercitando su una nuova canzone che ho composto, della quale non ho ancora scritto il testo, per la quale sto scrivendo una parte per violino che vorrei chiedere a Diluc di suonare, ma che non riesco a suonare in maniera perfetta. C'è un passaggio che sto provando da venti minuti buoni che non riesco ad eseguire e la cosa mi sta facendo innervosire.

Faccio un verso contrariato quando, per l'ennesima volta, sbaglio accordo nel passaggio, producendo un suono discordante.

"È inutile, non ci riesco." dico sbuffando.

Diluc mi guarda con un accenno di preoccupazione negli occhi. "Che dici facciamo una pausa? È già passata l'ora di pranzo, perché non andiamo a mangiare qualcosa?"

"Buona idea, tanto sembra che oggi non riuscirò a perfezionare questa parte, tanto vale continuare più tardi."

Deciso questo ci dirigiamo fuori dal conservatorio, verso un piccolo negozio di alimentari che si trova poco lontano.

Mentre andiamo mi ricordo di dover comprare delle corde di scorta per il basso.

"Devo andare un attimo al negozio di strumenti musicali, devo comprare delle corde di scorta."

"Vai pure. Prendo qualcosa da mangiare per entrambi e ti raggiungo." mi dice, e così ci dirigiamo in due direzioni diverse.

Il negozio di strumenti è più lontano dell'alimentare e io adoro passarci del tempo dentro, circondato dalla musica.

Symphony of love~A Luckae storyWhere stories live. Discover now