1. Mike ~PARTE PRIMA~

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Lo guardai anch'io negli occhi.

«Vuoi essere mio amico?»

Sorrisi.

«Si. Si certo.» Risposi. Dentro di me ero euforico. Lui voleva essere mio amico. Avevo un amico. Lui era il mio amico.

«Forte. Io mi chiamo Michael Wheeler.»

«Michael...Mike! Posso chiamarti Mike?»

«Si! Mike mi piace...e tu come ti chiami?»

«William Byers»

«Io ti chiamerò Will. Will è più bello, ti sta bene»

Non so perché ma arrossii.

«Beh...piacere Mike, il mio nuovo amico» risi e gli porsi la mano.

«Piacere Will, il mio primo amico» ridacchiò prendendo la mia mano. Una sensazione bellissima mi avvolse come una coperta, e sentii un brivido lungo la schiena. Chissà se l'aveva sentito anche lui. Ci staccammo un po' imbarazzati.

«Sono davvero il tuo primo amico?»

«Si. Almeno il mio primo vero amico»

«Anche tu sei il primo vero amico che ho»

«Beh che onore!» Ci mettemmo a ridere come degli idioti.

«I miei genitori hanno detto che se mi faccio degli amici me li lasciano portare a casa, se voglio. Vuoi venire a casa mia settimana prossima? Ti faccio vedere la mia stanza e tutti miei giochi...t-ti va?»

«Si! Mi..mi andrebbe tantissimo! Voglio dire...mi piacerebbe un sacco!» Sorrise. Aveva un sorriso meraviglioso.

«Wow. Il primo amico che invito a casa. I miei saranno felicissimi!»

Così per il resto dell'intervallo non facemmo altro che parlare. Scoprimmo che a entrambi piacevano gli stessi giochi e gli stessi libri, sebbene ce li leggessero ancora i genitori (o come nel mio caso, mio fratello).

Poi sfortunatamente arrivò l'ora di tornare a casa.

«Io oggi chiedo il permesso ai miei di venire da te okay?»

«Perfetto! Sabato ti può andare bene?»

«Si...credo di si»

«Forte!» Mi diede una pacca sulla spalla.

Lo squadrai in viso sorridendo.

«Già...forte»



Alla fine della giornata di asilo salutai Mike. Mi diede un abbraccio. Mi strinse attorno alle spalle e io gli circondai le schiena. Ero felice. Ero il bambino più felice della terra.

Poi mi sussurrò una cosa all'orecchio: «Ci vediamo domani Will. E ricordati di chiedere ai tuoi per sabato.»

«A domani Mike.»

Interrompemmo l'abbraccio, lui mi prese per le spalle guardandomi. Sorrise e come un imbecille sorrisi anch'io. «Beh, ci vediamo Byers.»

«Si si... emm...c-ci vediamo.»

Al cancello lo aspettava sua madre. Una bella donna alta e vestita di tutto punto. Si capiva che i Wheeler erano benestanti.

Per me al cancello c'era mio fratello con mia madre al seguito, che nervosa stava fumando una sigaretta.

«Ehi tesoro!» Mia madre si mise a sventolare le mani. Oddio che imbarazzo!

Mi misi a correre verso di lei e verso mio fratello.

You'd have to stop the world just to stop the feeling -Byler (ITA)Where stories live. Discover now