Una dura scoperta

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Ciao a tutti, io sono Elen ed ho 15 anni. Ho una sorella di 13 anni che si chiama Sheila e un fratello di 19 che si chiama Victor che ha una fidanzata di nome Marta, di 17 anni. Vivo in una casa insieme a mia madre. Mio padre è morto di leucemia quando io avevo un anno e mezzo quindi non ho praticamente nessun ricordo di lui. Ma, ora non parliamo di cose tristi perché non ne ho voglia.


Sono le 7.00, la sveglia suona ma non ho voglia di alzarmi. Dopo circa 2 minuti sento bussare alla porta. Essa si apre e vedo entrare mia sorella Sheila e le dico:- Ehi, Shei cosa fai?? Ho detto che voglio dormire e dormirò. Sheila però ribatté:- Ma Elen, non ti ricordi proprio?? Stamattina c'è la messa di papà. Allora mi ricordo di un mucchio di cose che devo fare per la messa. Mi alzo di corsa, facendo quasi cadere il cellulare sopra il comodino e la sorella. Apro la porta e scesi giù per le scale. Vado in cucina e trovo mia madre in lacrime. Mi fermo e le disse:- Cosa succede mamma, perché piangi? Sapete, mia madre ha spesso questi ''attacchi di tristezza'' per mio padre che ormai è morto da parecchi anni. Mamma mi disse:- Niente, niente tesoro è solo che... Quelle parole furono interrotte da campanello che si mise a suonare. Vado ad aprire e mi trovo davanti il postino con un pacco enorme tra le braccia che chiede:- La signora Wellingam? Io allora rispondo:- Sono io. Il postino mi allunga il pacco e mi augura buona giornata e se ne va. Chiudo la porta e porto il pacco in cucina e lo poso sul tavolo. Mamma mi chiese con aria pensierosa e ancora le guance molto rosse:- Da parte di chi è tesoro? Guardo sul pacco in cerca del nome del mittente e scopro che è da parte di un certo Mr. Kandy. Chiesi allora a mia madre:- Mamma, conosci per caso un certo Mr. Kandy? Mia madre allora mi rispose:- No, no non mi pare di conoscerlo. Perché? Io dissi:- Perché il pacco è da parte sua. Decidemmo insieme di aprire il pacco per scoprire cosa c'era dentro. Lo aprimmo e con nostra grande sorpresa c'erano tante piccole scatoline sigillate con lo scotch marrone per pacchi con sopra scritte delle date.

Ne aprimmo una con la data 1981. Dentro, con nostra grande sorpresa c'erano tantissime ricevute di gioco. Mamma disse con voce molto confusa:- Ma, ma io non capisco... Io ne aprii una a caso dove c'erano segnate 20.000 lire (perché a quel tempo c'erano le lire). La feci vedere a mamma ed essa si sbalordì molto. Aggiunse poi che dovevamo andare e che avremmo controllato le ricevute più tardi. Mi disse anche di non dire nulla a Sheila per il momento perché la riteneva ancora piccola. Andai a chiamare Sheila e le dissi di venire perché dovevamo andare alla messa di papà. Mentre scendevamo le scale, Sheila mi fece segno di fermarmi un attimo e mi disse:- Elen, prima ho sentito mamma piangere, è successo qualcosa? Io allora cercai di mentirgli dicendole:- No, no non ti preoccupare, non è successo nulla. Stai tranquilla. Mia sorella però mi guardò con aria molto severa e mi disse:- Senti Elen, non sono più una bambina, ho 13 anni ed ho il diritto di sapere quello che succede in famiglia quindi per favore dimmelo. Ma proprio in quel momento mia madre ci chiamò e noi fummo costrette ad andare. Dissi a Sheila:- Te lo dico dopo. Scendemmo le scale e salimmo in macchina. Sheila chiese:- Mamma ma dov'è Victor? Mamma allora le rispose:- Victor è già li con Marta.

Dopo 20 minuti di viaggio arrivammo in chiesa, un edificio alto e possente grigio, con un enorme portone di legno. Entrammo e prendemmo il foglietto. Dopo 1 ora di messa uscimmo finalmente dalla chiesa. Mi feci dare le chiavi della macchina con Sheila, mamma però stava parlando con una signora che quando mi vide, disse:- Tu devi essere Elen giusto? Bhe io sono Tamara, una collega di tuo padre. Piacere. Io le risposi:- Molto piacere e si sono io Elen. Mi feci dare le chiavi della macchina e ci entrai con Sheila. Mia sorella, quando fummo in macchina mi chiese, abbastanza arrabbiata:- Allora, mi vuoi dire che succede? Io allora la tranquillizai e le dissi:- Senti Shei, stamattina mamma ha avuto una di quelle sue crisi per papà. Mentre piangeva è arrivato il postino con un pacco gigante tra le mani. Lo abbiamo aperto e conteneva tante piccole scatoline, che contenevano a loro volta molte ricevute di gioco. Le ricevute erano intestate a papà. Vidi mia sorella Sheila molto sconvolta e confusa. Disse con un filo di voce:- M-ma non potevano essere sue. Io lo so, papà non avrebbe mai fatto una cosa così, così...

A quel punto vidi la mamma venire verso la macchina (e quindi verso di noi) e dissi a Sheila:- Senti Shei, non dire niente alla mamma che te l'ho detto perché lei ti reputa ancora troppo piccola quindi silenzio assoluto ok?

La mamma entrò in macchina e disse:- Sentite, oggi vostro fratello ci ha invitato a cena a casa sua. Vi va di andarci?

Io fui felice di andarci perché pensai che cambiare aria ci avrebbe fatto bene in questo periodo, specialmente alla mamma. Io e Sheila accettammo di buon grado la cosa.

Arrivate a casa, corsi subito in camera e mi buttai sul letto. Dormii per circa mezz'ora e quando mi svegliai e controllai l'orologio del cellulare e scoprii che erano le 11:59. Andai di sotto in cucina e chiesi a mia madre se aveva bisogno di aiuto per il pranzo ma lei mi disse che non c'erano problemi e che potevo andare in camera a fare qualcos'altro. Andai in camera e mi misi a messaggiare un pò sul gruppo della classe. Alle cinque mia madre bussò alla porta e mi disse di prepararmi per andare da Victor e Marta. Io, mi scelsi i vestiti da mettere. Avevo scelto un vestito con la gonna a righe orizzontali nere e bianche e con il 'corpo' interamente nero. Dopo aver scelto i vestiti andai in camera di Sheila e le dissi:- Ehi Shei, te cosa ti metti per andare da Vic? Sheila mi fece vedere un vestito molto carino azzurro chiaro e mi disse:- Mi metto questo e tu? Io le dissi:- Io mi metto quello nero con la gonna a righe bianche e nere. Le dissi inoltre:- Mi raccomando Shei, a casa di Vic non far parola a mamma e a tutti di quello che ti ho detto capito? Ella allora mi rispose:- Ok, ok stai tranquilla Elen, non dirò nulla.

Me ne andai dalla camera e mi diressi in camera mia. Quando fui entrata chiusi la porta presi la mia scatola degli smalti e ne scelsi uno nero. Ne presi anche uno bianco così da farci dei puntini con uno speciale attrezzo che io avevo. Scelsi anche delle scarpe nere con un tacco medio. La scelta non fu difficile poiché avevo solo due paia di scarpe nere. Quelle col tacco e quelle senza. Verso le 17:15 mi diressi in bagno per cambiarmi. Portai con me tutti i vestiti, scarpe smalto ecc. Mi feci prima una bella doccia fredda e poi mi preparai per andare alla cena. Mi pettinai i capelli, li lasciai sciolti e ci misi solo delle forcine per tenerli un pò più a bada del solito. Per ultimo misi lo smalto. Alle 17:40 uscii dal bagno e ci trovai fuori Sheila che aveva stava aspettando davanti alla porta. Quando fu entrata Sheila, io andai da mia madre e le dissi:- Mamma, secondo te va bene come sono vestita? La mamma mi disse:- Sei perfetta Elen. Dopo di mia sorella si preparò mamma. Alle sei uscimmo di casa tutte belle pronte ed entrammo in macchina. Dopo circa 15 minuti arrivammo davanti casa di Victor.


Ciao a tutti. E' la mia prima storia, quindi per eventuali errori, ditelo nei commenti e votate.

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