Capitolo 34 depressione

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Ero ufficialmente entrata in depressione.
Non parlavo più a mia madre, non mangiavo più, non parlavo più con nessuno, tranne con una persona, e no, non era Evan.

Per la prima volta in 14 giorni presi il telefono.

Scrollai i contatti e lo chiamai.

- Pronto, Lee? Ci sei?!-
- Vieni qui ti prego-


Dopo poco tempo arrivó in camera.

- Lee. Ma che cazzo! Ti avró chiamato 10 volte al giorno!-
- Freddie ! Ti prego- appena lo vidi il mio cuore esplose.

Non mi interessava se era il migliore amico di Cook, era anche il mio è in quel momento avevo bisogno di lui.

Io in ginocchio in mezzo alla stanza e lui accanto a me a cullarmi come un bambino per farmi smettere di piangere.

- shhh va tutto bene, va tutto bene- Freddie.
- perché l'ha fatto?- continuavo a piangere.
- non ci pensare. Dai forza fatti una lavata e usciamo. Sono due settimane che sei ridotta così.- Freddie.

Non mi muovevo di un millimetro così  mi portó lui stesso in doccia e mi spogliò tenendo gli occhi chiusi per mio rispetto.

-puoi guardare, non mi da fastidio - dissi singhiozzando.

Freddie aprí gli occhi ma non commentó.

Quello che mi piaceva di lui era la sua calma e l'empatia.
Non esisteva al mondo persona più premurosa di lui.

Finito di lavarmi mi asciugó i capelli.

- aspetta qui, ti porto dei vestiti.- Freddie.

Quando tornó mi portó una t-shirt lunga di Sid e Nancy e dei jeans a zampa degli anni 70'.

- ho scelto bene? I Sex Pistols sono la tua band preferita no?- Freddie sorridendo
- già- mi scappò una risata leggera.

-andiamo!- Freddie

Camminai per strada avvolta dal suo braccio.
La luce del sole mi urtava. Non ci ero abituata.

-Freddie dove andiamo? Non voglio vedere gli altri.-

Arrivammo in un laghetto.
Non ci ero mai stata lì ma sembrava carino. Ci sedemmo sull'erba e accesimo due sigarette.

-Cleo, c'è una cosa che ti devo dire- Freddie
-Dimmi-
-No , aspetta, prima dimmi te che cazzo é successo, Cook e io abbiamo litigato e non sono riuscito ad avere la versione completa della storia.-Fred
-wo wo wo, frena, te e cook avete litigato? Perché?-
- prima rispondi te.- fred
- non c'é molto da dire, io e Cook ci eravamo appena svegliati e quando mia mamma é arrivata a casa ci ha visti entrambi nudi e nessuno di loro ha provato vergogna o altro. E con una stupida affermazione di mia madre ho capito tutto.-
- Cleo capisci che sei rimasta chiusa in casa per due settimane? Guardati sei magrissima!- Fred
- Non sono riuscita a mangiare-
- ti ho portato i takis, so che ti piacciono tanto-

Freddie tiró dal suo zaino un pacchetto di patatine.

-grazie- ne presi qualcuna

- il fatto é che qualche ora prima mi ha detto che non mi aveva tradito poi invece... e poi non riesco ancora a credere... con mia MADRE?!-

- ci hai più parlato?- Fred
-non l'ho più guardata in faccia. Tutto è iniziato da lei e Cook ...- non riuscii ad andare avanti e mi feci scappare qualche lacrima.

- Cazzo te lo devo dire- Fred
-cosa?!- dissi arabbiata
- Non è stata tutta colpa di Cook. Qualche giorno prima dell'accaduto ero andato a casa sua e ha visto che... insomma come te lo dico... io e sua madre- Fred

- no, no non può essere. Cazzo Freddie! Hai fatto questo a Cook?-
- e lui ha fatto questo a te- Fred
- ma che mondo é questo?! Non esiste più l'amore?!-
Dissi piangendo.

-Lee, Cook ti ha sempre amato e ora non dovrei essere io a prendere le sue difese ma l'ultima volta che ha parlato con JJ ha detto sinceramente che era ubriaco e pensava che fossi te quella davanti a lui, in effetti te e tua madre vi assomigliate molto...-

- Ma lui era cosciente dopo che l'aveva fatto e mi ha mentito!-
-Cosa doveva dirti? "Mi sono scopato tu madre"- urlò Freddie.

Scoppiai in un mare di lacrime.

-scusa- Freddie riprendendo un tono di voce adatto.
-fa niente.- mi asciugai le lacrime e misi in bocca la sigaretta.

- Cook pensava che se tu l'avessi saputo avrebbe rovinato i rapporti come me e lui.- Freddie

Forse Freddie aveva ragione

- hai guardato se ti ha chiamato o é  venuto a casa?- Freddie
- non lo so. Non sono mai uscita dalla stanza.-

Freddie prese il mio telefono

-113 chiamate perse da Cook. 113 !- Freddie
- Che si fotta-

Mi alzai .

- Effy dov'é?- chiesi
- sarà a casa.- Freddie
- andiamo. Devo rimediare qualcosa-

Ci recammo a casa di Effy che per la prima volta la vidi piangere per me.

- Cleo!!- mi abbracciò -perché non ci hai risposto?! Sono giorni che ti abbiamo chiamato. Vaffanculo Cook, ci sarà qualcun'altro- Effy
- Effy hai qualcosa? Sai che intendo.-
- no, ora no. Come sei! Ti preparo qualcosa-

- io devo andare in bagno in verità...- dissi
- é su di sopra a destra.- Freddie

Salii le scale e giunsi in bagno.
In realtà non dovevo fare niente, volevo diventare il niente.

Chiusi a chiave la porta.

....

Di sotto

- ef ma quanto ci sta mettendo Cleo sarà più di mezz'ora che é lí dentro.- Freddie

Effy realizzó.

Corsero entrambi in bagno, ma la porta era chiusa.
Freddie tentò in tutti i modi di aprirla e dopo un po' di spinte, ci riuscí.

La sua vista non si aspettava tutto quel sangue che Effy preferí non guardare.

- Ef chiama un'ambulanza!- disse urlando in lacrime Freddie sollevando il busto e la testa di Cleo che all'apparenza stava per morire.

All'ospedale non fecero entrare nessuno.
Cleo non si riprendeva sembrava esser entrata in coma.

Holy eyes (james cook skins)Where stories live. Discover now