CaP 11- medicine

7 0 0
                                    

Spesso mi accade di pensare a Peppo. Forse perché mi manca costantemente, forse perché ho paura di perderlo o di essere sostituita come mi è sempre accaduto.

Anche se, sta facendo di tutto per farmi capire che non accadrà mai, e io ne sono convinta. 

Mi manca soprattutto la sua voce, il suo modo di accarezzarmi, i suoi abbracci, il modo in cui solo lui riesce a farmi sentire un fiore, farmi sentire speciale. Mi mancano i suoi modi per farmi sentire apprezzata, diversa, importante, mi mancano i suoi occhi che quando vedevo brillare era un panorama più bello delle luci di New York, mi manca il suo affetto, mi manca il modo in cui mi faceva splendere anche se non ero in un giorno sole, mi manca il suo modo di osservarmi, mi manca il suo sorriso.

Vivo contando i giorni alla rovescia per vederlo, perché solo così non ci sto male. 

Farei di tutto anche solo per salutarlo 15 secondi.

La gente non capisce cosa si sente fino a quando non si prova sulla propria pelle. La gente mi dice che scasso perché scrivo sempre alle persone che amo. Ma forse é il caso che io inizi a tapparmi le orecchie e credere più in me stessa. Insomma, io vorrei una persona come me al mio fianco, infatti è per questo che mi sono trovata così bene con Peppo, perché abbiamo dei tratti molto simili.

Forse il giorno che mi accetterò per come sono comincerò a fregarmene degli altri ma, la mia paura più grande è diventare talmente menefreghista da parere stronza e fredda con tutti, anche con Peppo. E io non voglio questo, quindi preferisco farmi trattare male dalle persone che diventare come loro. So che basterebbe mettere insieme le cose e fregarmene degli altri rimanendo me stessa, ma non ci riesco.

Le voci degli altri mi condizionano troppo, e se mi fanno stare male anche solo per una cosa piccola ci penso fino a quando non mi libero con qualcuno.

Questo qualcuno è spesso Peppo. E succede sempre che sto bene dopo aver parlato con lui, mi fa incredibilmente bene.

Quando ci siamo rivisti, avevo mal di testa. Dopo cinque minuti che gli sono stata vicino, non avevo più niente.

Le persone come Peppo sono terapeutiche, ognuno di noi ne ha bisogno una.

tulips'Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora