Trovai il cuore, ed era distrutto. Pieno di tagli, di cicatrici aperte, di cerotti sparsi inutili, di spaccature, di crepe, di parti scolorite.
Volevo farne parte, e volevo ripararlo un po'.
Provai a sistemare qualche garza qui e lì, ma tendevano a cedere, non stavano su.
Allora decisi di volerlo conoscere questo cuore, almeno un pochino.
Mi raccontò tanto, delle perdite enormi che causarono le spaccature. Non potevo far molto, perché ormai era stato fatto, ma una cosa potevo farla: riempire la parte di cuore intera e rossa spiccante di bei ricordi e bei momenti.
Almeno un po' la parte buona poteva compensare quella distrutta.
Capii che il mio cuore era molto simile a quello. I due si ritrovarono in un abbraccio, si scambiarono connessioni e diventarono buoni amici. Così desideravano di vedersi così spesso, anche se non era più possibile come prima.
Un cuore soffrì talmente tanto da non volersi più staccare, ma ogni tanto il tempo ripara.
Capirono che le volte che potevano vedersi erano ancora più speciali e personali delle altre, e che forse stare lontani li faceva sentire ancora più vicini.
