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20 Aprile 2012

L'aria ferma, scossa da un leggero venticello tipico di metà primavera stava a significare che l'estate era vicina; primo giorno di rientro in un scuola della periferia di Tokyo, decine di ragazzi si precipitavano con furia all'entrata del distretto scolastico intenti a riunirsi coi loro gruppi il prima possibile, le vacanze primaverili erano appena terminate e un nuovo quadrimestre era alle porte, c'era un grande entusiasmo nell'aria dovuto ai racconti delle vacanze appena trascorse e nuovi volti facevano capolinea all'ingresso con occhi  grandi e spaesati per l'inizio di quell'anno in una nuova scuola, alcuni invece erano felici e si sorridevano a vicenda come dei bambini piccoli iniziando a creare legami che si sarebbero portati dietro a vita mentre altri avevano già attaccato bottone a parlare con quelli più grandi cercando di mettersi a proprio agio prima dell'accoglienza.

Yaku Morisuke camminava a passo lento verso il cancello principale con le cuffie nelle orecchie, stava guardando con attenzione i primini mentre procedeva ad entrare nella struttura, iniziava finalmente il suo terzo anno all'interno del liceo Nekoma, molti non lo avrebbero mai detto vista la sua statura ma nonostante i molteplici occhi addosso che si ritrovava ogni giorno percorreva con calma quei lunghi corridoi mentre salutava alcuni ragazzi con una mano, Yaku lì dentro non aveva molti amici se non per la squadra di pallavolo, per lui quindi l'inizio di quell'anno non significava niente di importante, finito il liceo era consapevole che non avrebbe continuato i suoi studi prendendosi un anno per se, voleva visitare il Giappone e sapeva benissimo che si sarebbe trovato completamente da solo, ma la cosa non lo disturbava affatto, la solitudine di cui si circondava ormai dalla fine delle medie era la sua unica amica.

La squadra era la sola compagnia con cui si trovava molto a suo agio anche con la sua scarsa altezza giocava nel ruolo del libero titolare, e amava quel che faceva, ma non tanto da farlo diventare una professione in futuro, "non per ora almeno" si ripeteva ormai da tempo. Perso nei pensieri che gli tuonavano nella testa da tutta la mattina si sedette al suo posto in silenzio nel ronzio totale in cui la sua aula era avvolta, ignorando le solite occhiate spense le cuffie, le chiacchere dei suoi compagni non gli importavano affatto, ma con la musica accesa non si sarebbe accorto dell'arrivo dell'insegnante, e non poteva permettersi di fare brutte figure il primo giorno non volendosi mettere più sott'occhio di quanto non fosse già vista la sua statura; era abituato a sentire sempre pettegolezzi inutili dalle bocche delle sue compagne senza farci mai molto caso, ma quella mattina qualcosa attirò particolarmente la sua attenzione.

-Ma lo avete visto quel primino all'entrata? Era altissimo!- disse una delle ragazze guardando le due amiche davanti -Intendi quello con i capelli argentati? So che si chiama Lev Haiba! Non è nemmeno Giapponese- le altre due fecero una faccia stupita -In effetti si spiegherebbe il metro e novanta di altezza- Yaku quasi si ingoiò la lingua, non aveva mai sentito ragazzi di prima così alti, cosa gli davano da mangiare? Cazzo doveva essere sicuramente un colosso in confronto a lui, Yaku non continuò ad ascoltare le ragazze, si perse nell'ipotetica immagine che questo ragazzo così alto potesse avere, in effetti uno così in squadra gli avrebbe proprio fatto comodo; poco dopo l'insegnate entrò in aula risvegliando Yaku da quella sorta di identikit che stava facendo nella sua testa, fece un sospiro sconsolato, quell'anno aveva finalmente inizio.

Alla fine delle lezioni Morisuke si diresse verso la palestra scolastica canticchiando una delle sue canzoni preferite, quel giorno avrebbero ricevuto le iscrizioni dei nuovi primini interessati al club, e Yaku dal canto suo sperava che quel ragazzo alto di cui aveva sentito parlare la stessa mattina decidesse di iscriversi. 

-Ehy Yaku! Come sono andate le vacanze?- La voce calma e profonda di Kuroo raggiunse le orecchie del minore in un lampo, nonostante non lo avrebbe mai ammesso un po' gli era mancato in quelle 4 settimane di pausa -Tutto bene, tu Kuroo?- posò il suo borsone per terra iniziando a cambiarsi la divisa scolastica per passare a quella da pallavolo -Alla grande! Le ho passate con Kenma, e sono riuscito a rivelargli la verità, indovina! Adesso io e il nostro alzatore stiamo ufficialmente insieme!- canzonò il maggiore con i capelli scuri, sorrideva da un orecchio all'altro, e si vedeva che era davvero felice, Kenma che si trovava dall'altro lato della stanza sorrideva a sua volta guardando Kuroo raccontare alla squadra di come aveva fatto a dichiararsi, Yaku era felice per il suo migliore amico, quei due si piacevano da davvero tanto tempo ed era l'ora che finalmente si mettessero insieme. 

𝐀 𝐋𝐨𝐯𝐞 𝐈𝐧 𝐅𝐨𝐮𝐫 𝐒𝐞𝐚𝐬𝐨𝐧 // ʸᵃᵏᵘˡᵉᵛWhere stories live. Discover now