Shin le strinse il mento fra due dita, prima di posare le labbra sulle sue, in un bacio che le fece piegare la schiena sul bordo del tavolo. Avverti la lingua del principe scavarsi un solco fra le sue labbra, e le mani scivolare veloci sulla cinta che le stringeva gli abiti in vita.

Allora, Yuki si lasciò trasportare in quel gioco di piacere, talmente forte e impetuoso da farle dimenticare ogni avvenimento e preoccupazione. Si tolsero i vestiti e, subito dopo, cominciarono a percorrere l'uno i corpi dell'altra con dei baci sempre più umidi. Quando poi si unirono, Yuki si sentì al riparo dalla freddura della propria dimora. Una tempesta si era abbattuta sulla capitale, ma lei non avrebbe dovuto soffrire la rigidità dell'inverno, non durante quella notte di calore.

La passione sfiancò la concubina, che cadde tra le braccia del marito e si assopì fra di esse, al sicuro da ogni male. I due dormirono per lunghe ore, finché verso le prime luci del mattino il suono violento del gong portò Yuki a schiudere le palpebre. Si trovava sul petto di Shin, rannicchiata nonostante la sua ferita. Il principe teneva una mano sulla sua schiena, coperta dai capelli.

«Che il terzo principe accorra al palazzo della Fenice, Sua Altezza la regina è venuta a mancare!» urlò il servo, suonando ancora il gong, prima di allontanarsi insieme a quello che pareva essere un nutrito gruppo di servi.

Yuki venne scossa da un colpo di tosse, alla fine il freddo l'aveva raggiunta. Shin, però, continuava a tenerla stretta nonostante si fosse svegliato. Muoveva le dita sulla sua schiena, disegnandovi piccoli cerchi. Quando la donna decise di sollevare il viso, notò che su quello del marito era presente una pace e una calma che mai gli aveva visto indossare.

«Dunque, finalmente questo giorno è giunto» respirò soffuso il principe, lasciando cadere il braccio sul materasso, come a volerla liberare.

«Questo giorno?» Yuki si mise a sedere sul letto e si passò le dita tra i capelli neri, posti a coprirle i piccoli seni. «Attendevi l'arrivo della sua morte con tanta impazienza?»

«Attendevo di essere libero» rispose Shin, sedendo a sua volta sui cuscini. «Da quella donna e da tutto il mio passato.»

Yuki allontanò le tende rosse del baldacchino e mise i piedi per terra, il pavimento era freddo e lei doveva assolutamente mettere qualcosa addosso. «Il tuo passato...» gli domandò, afferrando una sottoveste da fermare in vita. «Cosa ti ha fatto quella donna in passato?»

Shin passò una mano sulla fronte e si lasciò sfuggire un sospiro colmo di pesantezza. «Lei ha distrutto me ed Eunji quando eravamo solo dei bambini. Ci ha trasformati in ciò che siamo...»

Yuki allungò una mano verso di lui e il marito la afferrò, scese dal letto e infilò a sua volta una sottoveste bianca. La donna, invece, si inginocchiò di fronte a un baule illuminato dal lucore delle lanterne e afferrò i vestiti del principe.

«Vi ha maltrattato perché eravate i figli di una concubina?» domandò ingenuamente, scegliendo un abito celeste e bianco. Doveva fare in modo che Shin le raccontasse la verità, voleva sapere che cosa la regina gli avesse fatto. A lui e a sua madre.

Shin rimase in sua attesa e sollevò le braccia, pronto a essere vestito. «Ci ha maltrattato perché eravamo i figli di una favorita, perché nostro padre amava la Nobile Consorte Eri. Perché lei aveva messo al mondo me e mio fratello, mentre lei solo Song.»

Yuki infilò le maniche della veste sulle braccia di Shin, poi sovrappose i due lembi sul petto, notando che il marito stava trattenendo il respiro. «Quindi, tua madre era un pericolo.»

«E la regina doveva liberarsene.» Il principe strinse i pugni quando abbassò le braccia. Sembrava volersi liberare da un macigno molto pesante.

Yuki decise così di chiedere apertamente, in tal modo lo avrebbe incoraggiato. «La regina ha ucciso vostra madre di fronte a voi? E per questo che tuo fratello ha cominciato ad assassinare i suoi bambini?»

Cieli di Sangue - La nuova dinastiaDonde viven las historias. Descúbrelo ahora