Se non avessero rispettato i miei spazi, sarei impazzita. In casa mia, avevamo serrature ad ogni porta. Qui invece, non ne vedevo neanche una. Ciò mi faceva sentire sotto continua osservazione, inoltre, ognuno di loro avrebbe potuto varcare l'ingresso in qualsiasi momento.

Non andava per niente bene.

«Cenerentola, risparmia le energie per dopo. Ti serviranno, credimi.» Disse, facendomi subito comprendere fin dove si fosse spinta la sua perversa immaginazione. Avevo già captato le sue intenzioni che, ovviamente, non condividevo.

Nonostante con lui avessi superato di gran lunga i limiti, doveva capire che non ero per niente una ragazza facile. Non ero una persona che si prestava a quel tipo di cose. Non lo ero e non lo sarei mai stata, soprattutto con lui.

Sarebbe stato sbagliato.

Ma tralasciando questo, c'era un altro aspetto che stavamo sottovalutando: i nostri genitori. Logan mi sembrava essere un ragazzo intelligente, dolce e premuroso. Di conseguenza, come avrebbe potuto disubbidire agli ordini del padre? Avrebbe compiuto tutto a sua insaputa?

Non eravamo fratelli di sangue, ma sarebbe comunque stato un gesto irrispettoso. Aggrottai le sopracciglia, facendo la parte dell'ingenua santarellina che non capiva battute di questo genere.

Anche se, ero tutto tranne che una santarellina.

Ricordo che da piccolina, ogni qualvolta che scoprivo una bugia, non ne parlavo. Lo facevo per vedere fin dove si sarebbe spinta l'altra persona. Volevo scoprire la parte più scura della sua anima. Non ero ingenua, ma amavo farlo credere.

E all'improvviso, un'oscena visione appannò la mia vista: Logan ed io, l'uno sopra l'altro, privi di vestiti.

In un batter baleno scossi la testa, per cercare di scacciarla via. Rialzai lo sguardo verso di lui e sentii di essere in particolare soggezione. Essendo una strizzacervelli, avrebbe potuto decodificare i messaggi che rilasciava il mio corpo e utilizzarli a suo favore.

Pregai con tutto il cuore che non avesse capito fin dove la mia mente avesse viaggiato. Anche se, ero più che certa che la sua si fosse spinta ben oltre.

«Potremmo replicare tutte le fantasie che vuoi, se solo mi concedessi l'onore.» Esclamò lui, con estrema convinzione. Subito dopo quella frase, avvertii le guance pizzicare e colorarsi di un rosso acceso.

Stavo mostrando il mio stato di disagio.

«Sei tu che fantastichi su di me, odioso strizzacervelli.» Affermai, aggravando la situazione. Era inevitabile che il ragazzo che avevo di fronte avesse voglia del mio corpo ed io così, non aiutavo i suoi ormoni.

«Odioso strizzacervelli» ripeté pensieroso, mentre il suo corpo raggiunse il mio. In una frazione di secondo, venni catapultata in un'altra dimensione, dove non c'era nessun altro oltre a noi.

«Lascia che ti spieghi come funzionano gli ormoni di un uomo, Cenerentola.» Continuò, intenzionato a mettermi, come sempre, in trappola. «Nel mio caso, non appena ti ho vista, ho sentito ogni singolo muscolo del corpo andare a fuoco. Ho sentito subito la necessità di prendere le tue labbra ed incastrarle fra le mie» avanzò, fino a farmi sbattere alla superficie del muro.

Ancora una volta.

«Eri fottutamente sexy con quei tuoi fianchi che sbattevano a destra e a sinistra, in un gesto impacciato ma allo stesso tempo sicuro.» Disse, mordendosi in labbro in un gesto sensuale ed annientatore.

Logan era un figlio di puttana; riusciva a capire tutti i segreti del mio corpo, riusciva a capire quando fosse il momento più opportuno per raccontarmi le sue fantasie. Riusciva a stendermi con un semplice sguardo.

I need youWhere stories live. Discover now