L'Alpha ricambiò con un sorriso piccolo ma dolcissimo, diverso da tutti gli altri. - Sei sempre più sfrontato Nae Nae. -
Nathan appoggiò delicatamente la fronte contro la sua spalla. - È colpa tua, del legame e della gravidanza. - Sorrise. - E poi... ami quando sono sfrontato. -

- Sbagliato. - Lo contraddì subito Marshall, accarezzandogli pigramente la schiena. - Io ti amo sempre. -

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- Non essere così nervoso. - La Lady entrò nella stanza, accompagnando il piccolo Omega con una leggera spinta della mano. - È solo un controllo di routine. -
Nathan annuì, deglutendo l'enorme groppo che aveva in gola. Si sistemò meglio i vestiti e aspettò che la dottoressa Davis entrasse nello studio. - Non sono nervoso. - Replicò per giusta misura, torcendosi le mani sopra il grembo.

Hanna inarcò le sopracciglia e poggiò una mano sulla sua spalla, senza fare ulteriori commenti.
Riconosceva che qualsiasi cosa gli avesse detto, lo avrebbe agitato solo di più; quindi, si limitò a applicare una leggera pressione per fargli coraggio.

- Hai dato un'occhiata ai documenti questa mattina? - Chiese invece,  cambiando totalmente argomento.

Gli occhi di Nathan assunsero subito una luce diversa e parvero quasi brillare.  - Li ho consultati ma non li ho esaminati a fondo. - Rispose immediatamente. - Credo che il problema principale sia da ricercare negli effetti collaterali, per cui, assumere una dose sbagliata porterebbe a risultati catastrofici. -

La Lady sorrise lieve e incrociò le braccia al petto, ascoltando con attenzione ogni singolo punto della lunga dissertazione. - Hai già parlato con Charlotte di questa tua conclusione? - Aggiunse non appena l'Omega ebbe terminato.

Nathan annuì vigorosamente. - È d'accordo con me. - Rispose fiero di se stesso, con una voce che tradiva una certa gratificazione sul suo operato.
- Sono lieta che andiate d'accordo. - Replicò l'Alpha soddisfatta, guardando distrattamente i quadri appesi sulla parete.

- Non abbiamo iniziato nel migliore dei modi - ammise l'Omega, guardandosi le mani - ma sul lavoro, andiamo molto d'accordo. -
- Mi fa immensamente piacere. - Rispose la Lady, accavallando le gambe. - Sono certa che questo sodalizio darà dei bei frutti. -
L'Omega annuì visibilmente più rilassato.
Stava per riprendere il discorso sul progetto in corso quando un altro pensiero richiese la sua attenzione.
- Ho ricevuto il memo per la festa. - Le comunicò. - Posso chiedere perché è stata spostata? -

Hanna inclinò la testa. - Quest'anno César ha deciso di fare le cose in grande, ha aperto il party a chiunque si sia procurato un invito. -
Nathan impallidì leggermente.
Si era preparato ad una piccola folla non ad una festa con centinaia di persone.
- Perché questo cambiamento? - Domandò allora con uno squittio.

La Lady rispose con una impercettibile scrollata di spalle. -È una buona scusa per socializzare con le persone giuste e usarle. -
- U...sarle?- Ripetè l'Omega insicuro.
Hanna sbattè le palpebre. - Usarle. E convincerle che la causa di Marshall sia giusta, assicurandosi i loro voti. -
- Oh... - Si lasciò sfuggire lui, mordendosi le labbra.
- Niente di illegale. - Scherzò la Lady, rassicurandolo con un breve sorriso. - Ma capirei se tu non volessi più andare. - Continuò, spostando gli occhi insondabili su quelli chiari di Nathan.

Quest'ultimo esitò per qualche istante poi, scosse la testa con decisione. - Dovrò abituarmi prima o poi. Non posso rimanere sempre in un angolo. Voglio esserci per Marshall. -

La Lady prese atto della sua decisione con un breve cenno del capo. - Non ha solo spostato il giorno, ha anche cambiato tema. - Aggiunse poco dopo. - Gli abiti dovranno ovviamente essere in linea. -
Nathan allargò gli occhi e la guardò sorpreso. - Nuovo... ? Non è più il solstizio estivo? -
Hanna dinegò. - Siamo già oltre il tempo del solstizio, per cui secondo lui, non aveva più senso questo tema e ne ha scelto un altro piuttosto... inusuale. -

• Miele Selvatico II • Nathan x Marshall storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora