•Capitolo 31•

Start from the beginning
                                    

Abbracciai mia sorella, che ricambiò l'abbraccio e sorrise riavviando i suoi capelli bluastri e guardò Louis, incerta. Il mio ragazzo si avvicinò a lei sorridente e la abbracciò, dicendole:" Arrivederci piccola Styles, è stato bello conoscerti!" e, inevitabilmente, mi ritrovai di nuovo a sorridere come un idiota.

Uscimmo dopo qualche minuto e caricammo la borsa in macchina, poi Louis mi fece entrare e entrò anche lui. Le piccole cose che faceva mi facevano gonfiare il cuore e ringraziare Dio di averlo nella mia vita. Ero così irreversibilmente innamorato di Louis William Tomlinson.

Accesi la radio e partì una canzone che non mi piaceva, quindi cambiai stazione radio finchè non trovai una canzone davvero bella: "Let her go" dei Passenger.

Le parole erano davvero significative, e vere. Dannatamente vere.

Louis arricciò il naso e disse:" Questa canzone è così triste. Perché ti piace?"

"Se non ti piace la cam--" dissi allungando la mano verso lo stereo per cambiare stazione radio ma lui mi fermò.

"No, ora questa canzone mi farà sempre pensare a te. Non cambiarla." mi prese la mano e la strinse.

Era quello il motivo per cui amavo Louis. Era sempre così dannatamente dolce e non ci provava nemmeno, lo era e basta. Sapeva sempre cosa dire nei momenti giusti, io invece no... e amavo che riusciva sempre a farmi sorridere.

"Ti amo davvero tanto." dissi, non sapendo cosa rispondere, e lui strinse ancora di più la mia mano accarezzandone ogni dito.

"Ti amo anch'io..." disse e Louis continuava a guidare, con il risultato che guidò per un'ora e mezza e arrivò a Brighton.

Brighton era sempre stata la mia città dei sogni perché c'era il mare e non era lontanissima da Londra, era perfetta e Louis mi ci aveva portato!

Appena scesi mi guardai intorno e, elettrizzato, gli corsi incontro e lo abbracciai forte dandogli un bacino sul collo. Poi mi guardai intorno e non potei fare altro che sorridere.

Brighton.

"Non posso crederci. Sono a Brighton!" sorrisi e lui rise.

Si respirava già aria di mare, il sole splendeva e c'erano tante persone che, pur essendo inglesi, non erano poi così pallide come il resto della Nazione. Wow, ero già stregato di quel posto.

"Sì, ieri tua madre mi ha mostrato un paio di foto imbarazzanti e adorabili di quando eri piccolo, poi ci siamo presi un caffè e abbiamo parlato di te e... potrebbe e non potrebbe essere emerso dalla conversazione questo tuo desiderio di andare a Brighton e quin-umph" lo interruppi baciandolo cosicché le nostre labbra schioccarono, poi mi spostai.

"Grazie, Lou." sussurrai, lui mi sorrise e allacciò un braccio attorno alla mia vita mentre iniziammo a camminare. Era il miglior ragazzo del mondo.

"Farei di tutto per te." mormorò e mi strinse di più a sè mentre io posai la testa sulla sua spalla.

Amavo i piccoli gesti d'amore delle persone, erano i più belli. Louis mi dimostrava sempre il suo amore, ma questi gesti mi riempivano il cuore e rendevano tutto... perfetto.

"Sei perfetto in ogni tuo piccolo modo di fare." gli dissi pensandolo davvero profondamente.

"No, non è così." disse, la sua voce si spezzò sull'ultima parola.

Louis' P.O.V

"No, non è così." dissi, e sentii la mia voce morire sull'ultima sillaba.

Se solo lui avesse saputo cosa gli stavo nascondendo mi avrebbe odiato per tutta la vita. Mi sarei dovuto sposare fra due mesi...

*Qualche mattinata prima*

† Since we were 18 † -Larry StylinsonWhere stories live. Discover now