Driiiiiiiin, Driiiiiiin.
Io la rompo, questa cosa maledetta.
Driiiiin, Driiiiiiiin.
La butto a terra le dico tutte le parolacce che mi vengono in mente.
Mi alzo dal letto e mi sento diversa, e anche un po' scoperta, poi realizzo: sono nuda......mi rimetto subito sotto alle coperte e guardo il corpo affianco a me, anch'esso nudo. Pirro. Che cazzo ci fai qui?
Penso. Mi copro con le coperte alzandomele fin sopra il seno e lo scrollo, dopo un po' si sveglia e mi guarda sorridendo. -dolcezza......Come stai?-
Mi accarezza schiena con la mano. Sento dei brividi sotto il suo tatto. Mi riavvicina a se è mi lascia dei baci sul collo. Sento i passi della mia migliore amica (la domenica viene sempre a trovarmi) che si avvicina alla porta, manco il tempo di nascondermi che entra- Alex i tuoi genitori mi hanno detto che sono partiti torneranno f......- smette appena ci vede. -Dimmi che è solo un incubo- faccio per parlare ma se ne và. Cerco i miei vestiti ma non li trovo. Prendo la camicia di Nicola e me la infilo. Mi alzo.-certo che sei sexy così- dice lui ancora con voce assonnata. Si alza e mette i pantaloni e la felpa. Vado in cucina e trovo la mia amica a fare colazione.
-cosa stavi dicendo sui miei genitori prima?-
-sono partiti per un viaggio, torneranno fra due settimane- torna a mangiare e mi siedo sul divano. Chiudo gli occhi ma sento un tocco caldo sulle mie gambe. Tengo ancora gli occhi chiusi. Quel tocco è rilassante. Sento la mano salire sul mio viso. Apro gli occhi e lo vedo seduto affianco a me. Mi lascio accarezzare. Sento di nuovo le sue labbra sulle mie e la sua lingua giocare con la mia. Mi fà stendere, sul divano, sopra di lui. Mi sbottona la camicia ma viene fermato da un colpo di tosse. Nadia. -Ehi voi due. Sto ancora qui. Eh!-
Mi riabbottona la camicetta e mi alzo.
Vado in bagno e mi cambio. Metto una maglietta corta con la scritta "Ai em perfect" e dei pantaloncini che mi arrivano sopra il ginocchio. Torno in soggiorno e mi butto sul divano. Nadia affianco a me smanetta col telefono.
-Pirro?- domando.
-L'ho cacciato- dice con noncuranza.
-E con Antonio?- Antonio è il suo nuovo ragazzo. È anche il mio amico pazzo. E quando dico pazzo intendo pazzo schizzato. Si alza e continua a fare colazione.
-oh benissimo- dice sorridendo. Sta succedendo qualcosa che non mi vuole dire, me lo sento. Se non me lo dirà lei ci sarà un motivo.
-oggi andiamo alla mostra oltremare? Sò che anno messo quel percorso per le arrampicate. Voglio vederti mentre impersonifichi Lara Croft.-
-Certo, ma ad un patto......- salgo sul ripiano vicino a dove stava mangiando.
-quell'espressione mi fà leggermente paura.-
-.......a patto che tu salga lì con me-
-Tu. Sei. Pazza.-
-ovvio. Per questo sei la mia migliore amica-
-no, non sei la mia migliore amica-
-Oooh è perché?-
-perché sei la mia sorellina guasta-feste-
Incominciamo a ridere. -non sono poi tanto piccola- ride più forte e gli dò un pugnetto leggero sul braccio. Finge di cadere a terra.
-allora vieni? -
-si okay..... -
********
Indosso l'imbracatura e aiuto Nadia con la sua. Salgo sul filo e aggancio il moschettone alla fine di ferro sopra la mia testa e faccio la stessa cosa con quello di Nadia. Le porgo la mano e cammino all'indietro per aiutarla a tenersi sul filo. Arrivati alla fine del primo percorso siamo già a 50 m da terra. Vado a sbattere contro un ragazzo e perdo l'equilibrio. Mi prende a volo prima che mi azzecco al suolo. Ma mi segue in ogni dove? -che ci fai qui? -
-ti è piaciuto? - capisco in ritardo. Arrossisco. Mi prende per i fianchi e mi attira a se. -mi rispondi dolcezza? - ha un odore strano. Sembra Sandalo. Rimango immobile e mi godo quel profumo.
-mhmhm-
-non mugolare-
-scusa-
Mi lascia andare e mi fa l'occhiolino.
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Ciaooo
Scusate se è un po' cortino. Ma sempre meglio niente noh? Non uccidetemi
Baiiiiii
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Ti odio perché ti amo
RomanceLei, una ragazza un po' stramba, che ama suonare e disegnare, un po' maschiaccio ma con un cuore d'oro. Lui, un ragazzo un po' riservato che fa' l'antipatico e il coglione. Cose in comune: lo sport, la classe, la città e il carattere. Due cuori, due...