Chapter two

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Ero riuscita a trovarmi un piccolo lavoro lì a Los Angeles come cameriera, ed ero felice di questo. Ma purtroppo questo significava pagare una babysitter, che io ancora non avevo.
Non ero mai stata d'accordo con l'idea di averne una, ma quella volta fu necessario.

Uscii di casa assieme ad Hayley per vedere se qualcuno stesse cercando lavoro come babysitter, e dopo averne letti parecchi, finalmente trovai quello che mi serviva.
Il volantino parlava di una ragazza di nome Presley Henderson, di diciassette anni. Decisi di tentare e chiamai il numero scritto sul volantino.

«Pronto?» disse una voce femminile.
«Ciao, ho visto che stai cercando lavoro come babysitter» le dissi io.
«Oh, sì! Finalmente qualcuno che mi chiama. Certo, per quando ti serve?» mi chiese lei con una voce piena di felicità. Avevo fatto la scelta giusta.
«Mi servirebbe tutta la settimana tranne il sabato e la domenica, solo di mattina fino all'una»
«È perfetto! Mandami le coordinate di casa tua e sarò lì a partire da domani. Come si chiama tua figlia, o tuo figlio?»
«Si chiama Hayley» le risposi sorridendo guardando la mia bambina che ammirava incantata Los Angeles.
«È un nome stupendo..» disse complimentandosi, ma si fermò ricordando di non sapere il mio di nome.
«Oh, io mi chiamo Diamond»
«Avete entrambe dei nomi stupendi. Io sono Presley, anche se l'avrai già letto. Ci vediamo domani, ciao!»
«Ciao Presley!» la salutai io, poi riattaccai.

Nell'esatto momento in cui misi il telefono nella tasca dei jeans mi girai verso la strada per attraversare, e mi fece passare un ragazzo in moto che mi sorrise sfoggiando le sue fossette.
Alzai gli occhi al cielo e lo ignorai. Era lo stesso ragazzo del supermercato, cosa stava facendo? Mi spiava?

Music sounds better with u - Logan HendersonWhere stories live. Discover now