Il piano di Scorpius

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-Non mostrarti mai così debole di fronte agli altri, Rose, o lo useranno contro di te- mi disse, portando un mano sotto il mento per alzarmi il viso. Lo lasciai fare, asciugandomi gli occhi con il dorso della mano.

Tirai su con il naso -Mi hai chiamato Rose- gli feci notare, meravigliata.

-Perché hai cambiato nome?- domandò, sarcastico allontanandosi da me. Se n'era reso conto anche lui, e forse, adesso, stava cercando di recuperare.

-No, ma noi siamo sempre stati Malfoy e Weasley e adesso mi è parso strano sentirti dire il mio nome-.

-Beh, siamo pur sempre soci. Iniziamo a comportarci come due persone civili. In privato- specificò -Ho sempre una reputazione da mantenere. Non posso mica mettermi a fraternizzare con io nemico, no?-

Sorrisi -Il nostro essere soci non comprende lo sputarci sulle mani e stringercele o ferirci il braccio per poi mischiare il nostro sangue, vero?-

Lui mi guardò disgustato -Merlino ...Dove le hai sentite queste cose?- domandò

-Oh, niente...lasciamo perdere. Allora, credi davvero che riuscirò a riconquistare Thomas?-

-Certo...se lavoreremo insieme. Ricordartelo Rose: non esiste un uomo che non possa essere conquistato. E meglio che te lo scriva...non si mai-

Appellò pergamena, piuma e inchiostro dalla sua borsa e scrisse velocemente ciò che mi aveva detto poco prima. -E questa sarà la nozione fondamentale da cui dipenderà la riuscita del nostro piano-.

Toc Toc

Qualcuno busso alla porta, Scorpius sbuffò sonoramente -Avanti- disse ad alta voce.

Una ragazza alta e con dei perfetti ricci biondi, gli occhi azzurri erano messi in risalto dal trucco, fermandosi sulla porta, il suo volto pallido e privo di imperfezioni si aprì in una smorfia stupita e contemporaneamente di disappunto nel vedermi lì. -Scorpius, avevamo un appuntamento mezzora fa- lo rimbeccò duramente.

Alzò gli occhi al cielo -Ah, già. Me ne sono totalmente dimenticato- le disse, con un mezzo sorriso in volto.

-Si questo l'ho notato- sbottò gelidamente entrando nella stanza e avvicinandosi a noi.-Tu sei?- mi domandò, lanciandomi un'occhiataccia avvelenata che tradotta in parole aveva un significato ben preciso: Lui è mio...se me lo rubi sciolgo il tuo debole corpicino nell'acido o ti frusto con il ferro spinato. Se il suo sguardo potesse uccidere adesso sareste tutti al mio funerale.

Scorpius si affrettò a ripiegare la pergamena per nasconderla agli occhi della ragazza per poi presentarci come nulla fosse - Nicole lei è Rose Weasley, Rose lei è Nicole Fox-

-Piacere- le tesi la mano, per buona educazione. Lei la guardò finché io non l'abbassai , spaesata. Diamine un po' di gentilezza!

Nicole osservò la mia divisa -Una Grifondoro? Mi hai dato buca per lei?- domandò, spostandosi dal viso un riccio.

- Nicole - pronunciò il suo nome duramente -Quando ho preso appuntamento con te avevo dimenticato di essermi impegnato già con Rose- le spiegò.

-Anche questa sera hai impegni? O posso sperare di averti tutto per me?-

-Ne riparliamo dopo, ok? Ti cerco io- si alzò dal letto e prendendola per un braccio la condusse fuori dalla porta -Se vuoi scusarmi adesso, ho da fare-, le baciò una guancia e le chiuse la porta in faccia. Sbuffò, poggiando la schiena contro la porta.

-Fidanzata gelosa?- domandai, sorridendo.

Sul suo viso si aprì il suo solito ghigno, che lo ha reso sempre affascinante. Ma è una cosa ereditaria? Anche suo padre lo avrà? Devo chiedere a mamma.

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