Dark Love

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Il mio corpo si riempì di brividi quando mi accorsi degli occhi intensi di Logan focalizzati sul mio viso. I suoi occhi azzurri erano un vortice di emozioni, di rabbia e di lussuria velata.

La lussuria che avevo imparato a riconoscere, era diretta verso di me.

Eravamo in un luogo pubblico, e questo mi fece sospirare mentalmente. Dio solo sa cosa sarebbe successo se non lo fossimo stati.

Lentamente, come un predatore che caccia la sua preda, avanzò verso di me. I miei amici erano ignari di tutto. Erano troppo immersi nella loro conversazione per notare la mia espressione spaventata.

Ero preoccupata.

Nel minuto successivo feci una preghiera silenziosa affinché Dio mi tenesse al sicuro, prima di prepararmi al peggio. La giornata era soleggiata, il sole splendeva alto. L'ombra che all'improvviso aveva bloccato la mia luce mi portò a fare un passo indietro.

Era successo.

Avevo incontrato gli occhi di Logan, e il mio cuore aveva aumentato i battiti per la paura.

"Ragazzina" disse con la sua solita espressione stoica. Le mie guance arrossirono per l'imbarazzo. L'ultima volta che mi aveva chiamata così mi aveva ferito enormemente. Avevo i segni che lo dimostravano. Da quel giorno, le mie emozioni erano ovunque. Ero diventata più sensibile. Nessuna sedicenne avrebbe dovuto provare una cosa del genere.

"Logan" dissi, ma venne fuori come un sussurro. La mia voce si fece improvvisamente rauca.

"Hai bisogno di un passaggio a casa?"

Inghottii la saliva, la paura mi stava travolgendo. Non potevo avere un attacco di panico in quel momento. Non potevo proprio.

"No grazie. Mi accompagnano le mie amiche". Dissi tranquillamente, lanciando un'occhiata a Caitlyn e Bella.

"Vieni con me." Il suo tono era calmo, ma sapevo di non poter far fronte alla tempesta che ne sarebbe conseguita.

"Per favore non farlo." Implorai conoscendo le sue vere intenzioni.

"Vieni con me" disse ancora, questa volta con un ringhio basso. Si era assicurato di far finta che stessimo avendo una conversazione civile. Non era solo malato e contorto, ma anche intelligente.

Andai nel panico e respirai profondamente ricordando quello che mia madre mi aveva detto di fare quando avevo gli attacchi di panico. La situazione era inevitabile. Incolpai le mie amiche per aver insistito a farmi uscire con loro. Incolpai i miei genitori per non essere con me quando avevo bisogno di loro. Incolpai Layla per avermi invitato a quella festa.

Ma soprattutto, incolpai me stessa per essere così debole.

Seguii Logan verso la sua grande auto, pietrificata da ciò che sarebbe successo.

Dark Love [Italian Translation]Where stories live. Discover now