rimasugli di vecchie lettere mai spedite

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Emma,
tali fronti ignoti ch'è il desiderio di scovarli sol paragonabile a quello che tormentava i tuoi occhi celati da boccioli di rose color giovinezza. Le rose appena colte che sul centrotavola posavi, emanavano quel profumo di buono che richiamavi facendo la guerra col tuo acerrimo nemico, che quanto prima avrebbe voluto abbandonare la dimora.
Con le mani reggevi il dolce viso che tanto avrebbe voluto riempire di soffici e dolci baci, dalla finestra sospiravi tra i tuoi pensieri, tanto avrebbe voluto capirti. Come poco prima medesimo piangeva lacrime di catrame il secondo dopo avrebbe trovato la consolazione e la luce in un tuo abbraccio; passando di svelta da stanza a stanza osservava il tuo gracile corpicino coperto dal cardigan del colore della passione. Come poteva esplicare tutto quello che solo egli osservava? Cercava sulla cima del monte tutte le risposte possibili a tutte le domande che poneva a sé stesso. Il panno bagnato gocciolando per terra lasciava macchie che chiunque passasse dall'andito non avrebbe notato, o se lo avesse fatto proseguendo per la propria via avrebbe ignorato, e forse dimenticato.
Il suono del violoncello che risuonava nella tua testa, le tue palpebre tremavano per via del forte vento, cosa avrebbe portato a fine? Il baratro a quell'altezza inibiva, vedeva il color intimidatorio: l'unico modo di liberarsi da una tentazione è cedere, lui non avrebbe ceduto.
La tua figura leggiadra danzava nel mezzo di quel salone accompagnata dalla musica della tua psiche che pareva sentissi accanto a te: la potevi toccare? Avvedesti le chiazze lungo il corridoio, te ne accorgesti e lo pulisti fino a renderlo terso.
Cadde nella sua stessa trappola e dardo lo ferì, fino ad innamorarsi come Amore e Psiche fecero.

rigurgiti dall'animaWhere stories live. Discover now