Capitolo 10

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Priscilla

«Quindi, vorresti sedurre le guardie?» Mia madre fa una risata civettuola.
«Sono uomini come tutti gli altri, solo un po' più grossi!» Sbuffo sconsolata, il piano che mi ha proposto è totalmente strampalato, ma, purtroppo, a me non viene nessuna idea migliore e sono costretta a prenderlo in considerazione, però voglio cercare di farla tornare coi piedi per terra, se ci riesco.
«Mamma, so bene che col tuo fascino hai sempre piegato gli uomini al tuo volere, tranne Archibald, ma...»
«Lui si è salvato solo perché c'eri di mezzo tu. Ho già fatto troppi errori, riguardo alle tue relazioni.» Abbassa il capo con una smorfia di dolore, lo stesso che si presenta come una stilettata al mio cuore. Ne abbiamo passate tante e le ho dovuto perdonare molto, ma so che ne è pentita e il passato non si può cambiare, dunque, le accarezzo i capelli con delicatezza.
«Sai, mamma, sono stata molto arrabbiata con te, mi hai ferito a morte, ma sei l'unica madre che ho e il passato è passato. Il modo in cui hai accolto Archibald e tutto quello che hai fatto per noi ti hanno riscattato, quindi, non pensiamoci più, è tutto a posto.» Mi prende tra le braccia e mi stringe.
«La mia bambina! Sono così orgogliosa di te!» Gli ormoni mi dominano ancora e una lacrima mi sfugge.
«Ti voglio bene.»
«Anch'io te ne voglio.» mi prende il viso tra le mani e mi bacia la fronte «Ti senti stanca? Vuoi fare una pausa?»
«No, voglio andarmene da qui il più presto possibile!»
«Molto bene, allora continuiamo.» riprende in mano il blocco degli appunti «Stavo dicendo che mi farò un giro presso gli uomini che stanno di guardia e cercherò di convincerli a dirmi in che parte del mondo ci troviamo esattamente. È indispensabile per pianificare la fuga, una volta che saremo uscite da qui.»
«Hai ragione, ma mi preoccupa il metodo che vorresti usare.» Ridacchia.
«Cara, non farò sesso con quegli uomini, se è questa la tua preoccupazione, anche se sono in severa astinenza; una vera donna non può soddisfarsi adeguatamente, da sola.»
«Mamma! Ti sembrano cose da dire?» Alza gli occhi al cielo e sbuffa.
«Io non ti ho cresciuta così puritana e se è colpa di quel Parker...» Scuoto il capo, ma mi sento arrossire, così, lo abbasso.
«Lui è perfetto, è passione pura e io mi sento amata e desiderata in ogni modo, non devi preoccuparti.» Richiama la mia attenzione, ridendo di gusto.
«Vedendo la tua pancia, non ne dubito. Deve averci dato dentro un bel po'!» Scoppio a ridere anch'io e nel frattempo mi stendo sul letto, perché la mia schiena ha bisogno di riposo.
«Sei tremenda, ma è vero: Archibald mi fa sentire la donna più bella e intelligente del mondo e, se potessi, lo risposerei altre mille volte.» punto gli occhi in quelli di mia madre, colta da un'improvvisa tristezza «Voglio tornare da lui!» Mamma mi stringe una mano tra le sue.
«Ti ci riporterò, fosse l'ultima cosa che faccio! Ma ora,» si alza «vado a prepararmi per dare il via al nostro piano.» mi bacia un'altra volta la fronte «Tu riposa, che poi, mi dovrai accompagnare.» Annuisco e la seguo con lo sguardo finché esce dalla stanza, poi, riprendo gli appunti che abbiamo scritto da quando abbiamo deciso di fuggire e sospiro; chissà se ce la faremo!

Decido di cercare di dormire, mi volto sul fianco e chiudo gli occhi. Non appena lo faccio, il volto barbuto di mio marito, con le sue iridi tempestose, appare alla mia immaginazione; ne percorro le linee con lo sguardo della mente e desidero disperatamente baciarlo. Sono così innamorata di lui e mi mancano così tanto il suo calore, la sua voce calda e rassicurante, il tocco delle sue mani che mi accende al solo sfiorarmi... impazzirò se non tornerò da lui e sento il mio corpo che si tende in un richiamo disperato che vorrei potesse arrivargli.
Delle lacrime calde mi scorrono lungo il viso; stavolta, non c'entrano niente gli ormoni, ma si tratta proprio di dolore: sono rinchiusa qui col mio ex fidanzato impazzito e anche se mia madre è convinta di aver elaborato un piano infallibile, io so bene che potrebbe andare storto e la mia reclusione diventerebbe ancora più stretta, facendomi rischiare di non vedere mai più la luce del sole.
Porto le mani sulla pancia, come ad avvolgerla.
«Piccoli miei, dovete essere forti. Papà è lontano, ma io vi proteggerò da tutto e mi impegnerò con tutta me stessa, per riportarvi da lui.»

Dov'è finita mia moglie?Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz