La storia della Thailandia ha radici molto antiche; infatti, i primi insediamenti umani risalgono a circa 4.000 anni fa. Nel corso dei secoli, la Thailandia è stata governata da diverse dinastie e imperatori, ed è stata influenzata da culture diverse, tra cui quella indiana, giapponese e cinese.
Uno dei primi regni della meta settentrionale della Thailandia fu il Regno di Sukhothai (1238-1438). Lì è nata l'arte di svarnabhumi ("terra d'oro"), di cui le famose statue di Buddha si svilupparono poi in tutto il paese. Alla fine del XIV secolo, il Regno fu assorbito dal Regno di Ayutthaya (1351-1767). Durante questo periodo, la Thailandia crebbe in potere e prosperità fino a quando fu attaccata dall'invasione birmana nel 1767. Il Regno si spostò a Thonburi prima di stabilirsi a Bangkok sotto il Regno di Rama I (1782-1809).
La Thailandia ha mantenuto la sua indipendenza e neutralità durante l'era coloniale europea, anche se ha dovuto cedere alcune parti degli Stati del Laos, del Cambogia e del Vietnam alla Francia. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il paese ha permesso alle truppe giapponesi di attraversare il paese, ma ha evitato di essere colonizzato.
Nel dopoguerra, la Thailandia ha avuto una forte crescita economica, ma il suo sistema politico ha attraversato periodi di travaglio. Nel 1932, fu instaurato il Primo regime militare, e il paese visse poi tra periodi di governo democratico e colpi di stato militari. Nel 2014, l'esercito ha preso il controllo del paese, ma ha promesso di ristabilire la democrazia e ha convocato le elezioni del 2019, vinte dal Partito Popolare. La Thailandia è attualmente una monarchia costituzionale con il re Maha Vajiralongkorn, che è salito al trono nel 2016 dopo la morte del padre, il re Bhumibol Adulyadej.
