3.

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Kazuha corse fino al ponte, chiunque della ciurma correva in cerca di stabilire la situazione, alcuni passeggeri se ne stavano rannicchiati terrorizzati.

La capitana Beidou si trovava al timone, dando ordini e dirigendo la nave fuori dalla tempesta, fulmini si scatenavano sul mare irrequieto, le onde che prima erano tranquille e pacate ora si scontravano violente contro il veliero. 

Nuvoloni grigi oscuravano il cielo non permettendo la visione delle stelle.

Il samurai corse verso gli altri passeggeri per scortarli nelle camere dove sarebbero potuti stare più al sicuro,

Scaramouche si mise meglio il suo cappello e raggiunse anche lui l'albino per aiutarlo.

«Forza, venite con me vi scorterò in un luogo più sicuro!»

Urla Kazuha per farsi sentire dal gruppo.

Il samurai fece passare per prime le povere persone spaventate, facendole passare verso l'entrata per i sotterranei, portando attenzione che tutti vi entrassero al sicuro, Scaramouche li seguiva in silenzio, din quando non senti il pianto di una piccola bimba.

Voltò il capo notando la minuta figura della bambina piangere accovacciata su sè stessa spaventata dalla situazione.

Il corvino corse da lei, prendendola tra le sue braccia, riparandola sotto il suo grande cappello dalla pioggia.

«Shh va tutto bene ora..»

Cercò di calmare il suo pianto mentre le accarezzava la schiena.

Di solito Scaramouche non era gentile, o addirittura dolce con qualcuno, ma con i bambini era l'unica eccezione, anime bianche troppo innocenti per soffrire e assistere al male che c'era nel mondo.

Ella piangeva sulla sua spalla, stringendo forte la camicia bianca del corvino, bagnandola delle sue lacrime spaventate, ma non importava.

Scaramouche la stringeva a sè stesso camminando a passo svelto verso l'entrata dei sotterranei. 

«La mia bambina! Non trovo più la mia bambina!»

Una donna urlava disperata al samurai stringendo la sua maglia, pregandolo di poter uscire a cercarla.

«Signora.. non può uscire in questo momento, andrò io al suo posto è troppo pericoloso.»

Cercò di convincerla l'albino, controllando le sue condizioni fisiche, nulla di grave era in buone condizioni.

«È lei?»

Chiese il corvino, entrando con la bambina tra le braccia che era intenta a giocare con il suo cappello.

La donna sussulta dal sollievo, correndo dal ragazzo, abbracciando la piccola piangendo felice.

«Grazie grazie grazie! Ti sono debitrice..»

Disse tra le lacrime coccolando la figlia, mentre quest'ultima si godeva il suo calore.

A Scaramouche scappò un sorriso amaro, non ne sapeva di preciso il perché.

Forse per la mancanza di una figura materna durante la sua infanzia?

E quindi ora provava invidia in quella piccola scena dolce tra madre e figlia?

Pensava il corvino abbassando il capo.

«Non serve, l'importante è che ha ritrovato la sua famiglia.»

Rispose sincero il ragazzo, posizionando più in basso il suo cappello, per coprire il suo volto. Kazuha gli sorrise grato, facendogli cenno di avvicinarsi.

[Will I be alone?]•Kazuscara AUWhere stories live. Discover now