•Il mio primo giorno •

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La mattina dopo mi sveglia piena di energie ed ero pronta al mio primo giorno di scuola.
Corsi in bagno, mi cambiai e mi preparai, scesi le scale ma stranamente appena davanti la porta di casa mi bloccai.
Pensai "E se non riuscissi a fare amicizia con nessuno?.." Mi passo un brivido per tutto il corpo e numerose paranoie iniziarono a riempirmi la mente. Mi scese una lacrima.
"Dai forza t/n! C'è la puoi fare.." pensai e aprii la porta, mi detti forza e mi avvisi verso la fermata.
Subito vidi quattro ragazzi davanti alla mia stessa fermata.
Lo guardai un po' stranita ma poi mi avvicinai.
"Hey! Sei nuova qui? Piacere io sono Stan" Disse uno dei ragazzi.
"Hem si.. Comunque piacere t/n" Dissi
"Ciao! Io sono Kyle e questo è Kenny"
"Ciaoo" disse il ragazzo di nome Kenny anche se a stento riuscii a capire quello che stava dicendo dato che il cappuccio del suo parka arancione gli copriva la bocca.
"Mhh che palle un'altra troia in questa scuola di cazzoni" disse il ragazzo in carne.
"TACI CICCIONE!" Disse Kyle e poi mi rassicuro dicendo "Tranquilla, si chiama Eric Cartman, certe volte sa essere proprio uno stronzo, non lo ascolto".
Gli sorrisi e poco dopo arrivo il bus, tutti i posti erano occupati tranne quello vicino a un ragazzino biondo.
"Scusami, posso sedermi qui?" Chiedi al ragazzo.
"Certamente!" Mi disse spostando lo zaino dal sedile accanto, "Sei nuova? Non ti ho mai vista da queste parti, comunque piacere Butters" mi disse il ragazzo, "Si sono nuova, piacere t/n"
Passai tutto il viaggio parlando con Butters, era molto simpatico, mi chiedo perché nessuno si volesse sedere vicino a lui.
Scesi dal bus, la scuola era enorme e mi venne anche un po' d'ansia ma poco dopo qualcuno mi tocco la spalla, era Kenny.
"Hey, vuoi che ti accompagni dalla vicepreside così ti dà i tuoi orari?" Lo guardai per qualche secondo prima di rispondere " Mh certo, grazie"
Mi porto dalla vicepresidente e mi diedero gli orari, alla prima ora avevo fisica e kenny mi accompagnò fino alla mia aula.
Passai quattro ore strazianti, qui era ancora più noioso e monito che in Italia o almeno così pensavo.
Finite le quattro ore suonò la campanella e era ora di pranzo.
Quindi mi alzai dal banco e mi avvia verso la mensa.

•South park•Where stories live. Discover now