Capitolo 12)

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"This family is our fortress."

Capitolo 12)

La guerra era da sempre parte della nostra vita a causa dei Demoni che ci davano la caccia.
La tristezza spesso si faceva sentire ripensando alle morti.
Tutte quelle vite che ci avevano portato via.
Ma quel giorno no.Non c'era spazio per la tristezza.
Perché un'altra vita era appena cominciata.
Vhagar Sully.Il mio erede.Futuro Re.
Avevo un figlio.E la cosa sembrava surreale.
Pensandoci tra me e me forse la cosa iniziava a terrorizzarmi.
Vhagar era piccolo ma i nemici erano sempre in agguato essendo io al comando del villaggio.
E questo non mi permetteva di chiudere occhio.Nemmeno un po'.

La prima settimana era stata difficile.
Vhagar non dormiva.Piangeva e spesso non mangiava nemmeno.
Per poco avevo pensato di arrendermi e di mollare tutto lì.
Scappare via lontano da tutti.
Però ero ancora lì.E solo per Neteyam,per Vhagar e forse infine anche per me stessa.
La seconda settimana invece,sembrava essere più tranquilla,anche se sentivo la mancanza del sonno.
Non riuscire a dormire mi innervosiva e spesso risultavo brusca anche a Neteyam.
Cosa del tutto involontaria.E lui sembrava saperlo bene.
<<Posso entrare?>>
Annuii con un sorriso sentendo la voce di Neteyam.
Il padre di mio figlio.
Il mio cuore gemello.
Colui che mi sarebbe stato accanto a vita.
E io non potevo chiedere di meglio.
<<Si è appena addormentato.>>
Dissi guardando il visino paffuto di nostro figlio che dormiva beato tra le mie braccia.
Neteyam mi baciò una tempia mentre guardava attentamente Vhagar.
<<Cosa che dovrebbe fare anche sua madre.>>
Mi disse con la faccia nell'incavo del mio collo.
<<Sua madre non può permetterselo al momento dato che ha tanto lavoro da svolgere.>>
Risposi girandomi a guardarlo mentre con una mano accarezzavo la sua guancia destra.
Neteyam alzò la testa dal mio collo con un espressione piena di rimprovero.
<<Spero tu stia scherzando.>>
<<Sembra che io stia scherzando?>>
Chiesi sorridendo con un'espressione confusa.
<<No,e questo mi fa infuriare.>>
Rispose incrociando le braccia al petto.
<<C'è Tonowari a sostituirti al momento.
Lui stesso ti ha detto di prenderti tutto il tempo che ti serve.>>
Mi disse con un tono di rimprovero ma anche pieno di empatia.
Neteyam mi conosceva abbastanza da sapere che ero fin troppo testarda per ascoltarlo.
Come sapeva però,che ero stanca e avevo bisogno di riposo.
<<Ti fidi di lasciare Vhagar con mia madre per un po'?>>
Mi chiese con l'accenno di un sorriso.
<<Dorme e non corri rischi per almeno un'ora.>>Aggiunse.
Alle sue parole abbassai lo sguardo su Vhagar con un sorrisino e poi lo rialzai su di lui curiosa di ciò che aveva da dirmi,incitandolo a parlare con un cenno.
<<Io,te e il mare.Ti va?>>

Dorna's POV;

Il mare mi aiutava a pensare.
Spesso sentivo di impazzire.
Troppi incarichi,troppi pensieri,troppe voci.
Così mi rifugiavo nell'acqua riempiendomi le orecchie delle onde del mare.
Il piano perfetto per annientare Syrax e la sua miserabile famiglia era quasi concluso.
Mancava solo il via del colonnello (chiaramente nuovo) e poi sarei passata all'azione.
Kevan al contrario se ne era lavato le mani.
Ma a dirla tutta me l'aspettavo.
Da sempre anche agli occhi della nostra famiglia era risultato un vigliacco.
Non aveva le palle per uccidere.
Così lasciava la debolezza vincere diventando probabilmente amico di quella ragazza.
Anzi ero fermamente convinta che provasse qualcosa per Syrax.
Nonostante fosse chiaro che non avesse speranza.
Innamorarsi di una ragazza fidanzata era già un paradosso.Figuriamoci innamorarsi di una ragazza fidanzata e con un figlio.
Kevan dopo la nostra discussione di due settimane prima ne aveva portate avanti molte altre.
La goccia che aveva fatto traboccare il vaso era stata quella di due sere prima.

<<Non lasciare che il tuo amore per quella ragazza ti annebbi il cervello.O magari anche altro..>>
Lo guardai in cagnesco mentre osservavo il cielo notturno con le braccia incrociate al petto.
<<Pensa con il tuo cervello Kevan.Non con ciò che hai in mezzo alle gambe.>>
Lo sbeffeggiai sogghignando.
<<Sei rivoltante.>>
Disse guardandomi da dietro.
E nonostante fossi girata di spalle verso l'uscita della capanna non riuscendo quindi a vederlo,riuscivo a percepire la sua presenza dietro di me.
<<Non tutti i guerrieri sono belli dentro.>>
<<Perché ce ne sono di belli dentro Dorna?>>
Chiese alzando la voce di poco.
Io serrai la mascella girandomi verso di lui.
<<Non alzare la voce con me.O non ci metterò molto a scavare una fossa in più.>>
Dissi con gli occhi che si illuminavano di un verde quasi fluorescente.
Kevan non sembrava spaventato tuttavia.
Alzò il mento guardandomi quasi con sdegno.
<<Non sei rivoltante.Sei un mostro.>>
Disse scuotendo di poco la testa.
<<È per questo che a differenza mia non sai cosa sia l'amore.Giusto o sbagliato che sia,io me lo merito.Tu no.>>

Pensare alla nostra conversazione aveva fatto tornare quella rabbia ingestibile in me.
Avrei volentieri spaccato qualsiasi oggetto che mi fosse passato per mano.
Strizzai i capelli camminando con gli occhi chiusi sulla riva per la luce del sole che mi infastidiva.
Mi sdraiai sulla sabbia con un sospiro e poi un piccolo sbuffo.
Ero un mostro?Forse si.Forse lo ero.
Pensai mentre il sole mi bruciava il viso.
E mentre ripensavo per l'ennesima volta a quella conversazione sentii una voce fin troppo familiare.
E fortunatamente non era quella di Kevan.
Mi tirai su a sedere aprendo un solo occhio,proteggendomi dal sole con una mano a farmi da scudo.
Syrax e Neteyam stavano in acqua come due bambini felici.
Lui la guardava con gli occhi che brillavano e di tanto in tanto la tirava per il braccio rubandole qualche bacio.
Lei arrossiva tirandogli dei pugni scherzosi.
Entrambi sembravano brillare quando i loro occhi si incrociavano.
Era questo l'amore?
Si sentivano così quindi.
Era così che Kevan si sentiva quando Syrax era intorno a lui.
(O meglio quelle poche volte e anche rare.)
Comunque scossi la testa come a voler scacciare quel pensiero,focalizzandomi su Syrax.
Pensare alla sua distruzione aveva innescato l'uscita di un piccolo e lento ghigno sulla mia faccia.
Prima che potessi rovinarmi l'atto con la fantasia mi alzai per tornare nella capanna e avvisare il colonnello.
Dovevo assolutamente agire al più presto.
Non potevo più aspettare.
Kevan non c'era così parlai liberamente.
<<Colonnello sono Dorna.Mi riceve?Passo.>>
Passarono vari secondi dopo un suono rotto e confuso,e la voce del colonnello fu udibile.
Ghignai di nuovo annuendo.
<<Odio disturbarla così come odio prendere iniziativa essendo sotto il suo comando.Ma temo di non poter più aspettare.>>
Dissi sentendo il corpo fremere.
Dio forse ero anche un mostro ma la cosa iniziava a piacermi.

Ciao tesorini miei<3,sono tornata!
Sto bene fortunatamente.
Voi come state?Spero non vi siate scordati di me.
Vi voglio bene,al prossimo capitolo.!❤️❤️❤️

𝒞ℴ𝓁𝓁𝒾𝒹ℯ𝒹 ℋℯ𝒶𝓇𝓉𝓈-Neteyam SullyWhere stories live. Discover now