𝗡𝗢𝗩𝗘: 𝗔𝗠𝗔𝗥𝗘 𝗩𝗘𝗥𝗜𝗧𝗔'

Start from the beginning
                                    

Era vero. . . Maïte lavorava costantemente a quell'inedito, ma non riusciva mai a farselo piacere fino in fondo. Un giorno lo trovava patetico. Il giorno dopo debole. E il giorno dopo ancora lo trovava banale.
Non c'era mai una volta che le andasse bene per davvero.
«Sei pensierosa, Maïte?»
«Hola, Maria! - disse lei salutando la presentatrice del programma. - Sono piena di lavoro. . .»
«Cosa pensi della nuova assegnazione?»
«Un po' difficile. . .»
«Oh, ma io sono sicura che se Lorella non credesse in te, non ti avrebbe mai dato da preparare una canzone così complicata. - disse Maria. - O mi sbaglio?»
«No, giusto.»
«Buona giornata, Maïte. E salutami Michele!»
«Sì. Ciao. . .!»
Maïte raggiunse la camera di Michele. Il ragazzo stava facendo dello stretching per rilassare i muscoli; la cantante aveva notato che il ballerino lo faceva spesso per evitare improvvisi piccoli traumi.
«Ehi! - esordì Michele. - Tutto bene con Lorella?»
«Claro.» rispose lei, avvolgendo poi il ragazzo da dietro con le braccia.
«L'altro giorno ho sentito i miei genitori. Vorrebbero tanto conoscerti.»
«Davvero?» chiese Maïte sorpresa.
«Poi finito Amici dovremo passare alle presentazioni ufficiali, non credi?»
«E tu ci verresti in España
Michele si girò verso di lei, con gli occhi che brillavano, e mostrò un sorriso a trentadue denti.
Le diede un bacio sulla guancia e annuì.
«Devi vedere il mare. . . è bellissimo. . .»
«Come te.»
Maïte e Michele arrossirono. Non era strano che succedesse: erano entrambi molto timidi e riservati, e quando capitava che uno dei due facesse i complimenti alll'altro, finivano per diventare entranbi rossi in volto.
«Dai, andiamo a vedere se gli altri hanno bisogno per il pranzo.» disse Maïte alzandosi dal letto e tendendogli la mano. Ma soprattutto sviò il discorso.
«Se la mia princesa insiste, allora io eseguo.»

A pranzo, i ragazzi ebbero un momento di confronto, dove tutti parlarono dei loro timoro e di quello che l'aspettava una volta usciti da programma.
«Noi usciremo da vincenti in ogni caso!» esclamò Nunzio, facendo ridere tutti i presenti.
«Maïte, quand'è che ci ospiti nella tua villa al mare?» chiese il cantante bresciano.
«Albe! - lo ammonì Serena. - Ma ti pare?!»
«Quando volete scappare dalla noia della ciudad, io vi accolgo.»
«Stra bello!» commentò il ragazzo sventolando due pugni per aria in segno di vittoria.
«Ma hai davvero una villa? - chiese Luigi inarcando un sopracciglio. - Non che sia di vitale importanza, ma non ce ne avevi mai parlato.»
«In realtà no, - ammise la ragazza arricciando le labbra. - Ma ho un bel gar- gir- dino? - poi si girò verso Michele e gli chiese come si dicesse quella parola. Il ragazzo mimò la parola "giardino". - Ho un bel giardino!»
«Be' quindi ci farai dormire in tenda.» commentò Alex non proprio convinto.
«Oddio, Alex. . .! - disse Sissi roteando gli occhi. - Secondo me ti dirvertiresti un casino!»
«Se lo dici tu. . .»
Sembrava che non potesse andare meglio di così: un pranzetto squisito e una compagnia allegra e spensierata.
Maïte cominciò a tossire. Sentiva la gola bruciarle in ogni punto e non riusciva a fermarsi.
Agli angoli degli occhi le si formarono delle gocce di lacrime.
Alex si diresse verso il telefono fisso e chiamò la produzione: era stufo di vedere Maïte stare male. Era giunto il momento di scoprire quello che aveva la sua amica.
«Andrà tutto bene.» sussurrò Michele all'orecchio di Maïte.

Furono ore di attesa che logorarono Maïte dentro. Mai avrebbe creduto che quello che lei definiva "un semplice mal di gola" potesse sfociare in qualcosa di probabilmente ben più grave.
Il dottore che l'aveva visitata le aveva dato di nuovo un appuntamento, stavolta in compagnia di Lorella.
Maïte vedeva attraverso il plexiglass il volto preoccupato della professoressa.
«Tranquilla Maïte. - le disse facendole l'occhiolino. - Qualsiasi cosa sarà, la risolveremo. . .»
«Non ne sono tanto sicura. . .» disse con voce flebile la ragazza. Pronunciare quella frase le costò un lungo silenzio e un successivo sorso d'acqua fresca.
«Maïte. . . - esordì il dottore piazzandosi di fronte a lei. - Nulla di irreparabile. Ma c'è una cosa molto importante che devi sapere.»
«Che cosa?»
«Devi ritirarti dalla competizione. - rispose lui rammaricato. - Non puoi più cantare.»













𝗰𝗶𝗮𝗼. . . 𝗲̀ 𝗱𝗮 𝘂𝗻 𝗽𝗼' 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗺𝗶 𝗳𝗮𝗰𝗰𝗶𝗼 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗶𝗿𝗲 (𝗲 𝗺𝗶 𝗱𝗶𝘀𝗽𝗶𝗮𝗰𝗲 𝗺𝗼𝗹𝘁𝗶𝘀𝘀𝗶𝗺𝗼❤️‍🩹).
𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗾𝘂𝗲 𝗶𝗻 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿𝗶𝗼𝗱𝗼 𝗰𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲𝗿𝗼̀ 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗹𝘂𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗮 𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮✨️
𝗴𝗿𝗮𝘇𝗶𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝘀𝘂𝗽𝗽𝗼𝗿𝘁𝗼, 𝗲 𝘀𝗼𝗽𝗿𝗮𝘁𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗽𝗮𝘇𝗶𝗲𝗻𝘇𝗮. 𝗰𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲𝗿𝗼̀ 𝗱𝗶 𝘀𝗱𝗲𝗯𝗶𝘁𝗮𝗿𝗺𝗶 𝗮 𝗱𝗼𝘃𝗲𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗲 𝗲 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝘃𝗼𝗶🫶🏼
𝗴𝗶𝗼𝗿𝗴𝗶𝗮

You've reached the end of published parts.

⏰ Last updated: Apr 15, 2023 ⏰

Add this story to your Library to get notified about new parts!

𝗖𝗢𝗠𝗘 𝗨𝗡 𝗔𝗡𝗚𝗘𝗟𝗢 - 𝗠𝗶𝗰𝗵𝗲𝗹𝗲 𝗘𝘀𝗽𝗼𝘀𝗶𝘁𝗼Where stories live. Discover now