Is There Somewhere

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Temevo per le mani che si muovevano veloci tra quei fogli ingialliti, ma perfettamente ordinati. Temevo per quegli occhi che scrutavano, penetravano e distruggevano. Temevo per quell'uomo che ora si stava avvicinando a me.

"Ecco"

Mi porse dei fogli. Lessi alcuni righi con il fiato sospeso e il cuore incontrollabile. Non ne capii immediatamente il senso, ma non appena lessi la parola – tra le miriade che si scontravano con questa "master", mi tranquillizzai. Alzai gli occhi, che fino ad allora erano stati bassi con fare interrogativo. Il professore mi invitò con un cenno a proseguire nella lettura.


"La seguente alunna, Gabrielle Stock, è invitata a terminare il master in comunicazione, intrapreso nell'anno 2013, con un soggiorno di 14 giorni presso Amsterdam (Paesi Bassi). L'alunna avrà modo di frequentare ed osservare le migliori scuole di dialettica, letteratura e storia europea e non. Il tutto sarà completamente gratuito, premiando così il più che soddisfacente lavoro esaurito dalla seguente."


Tutto ebbe di nuovo senso. Il suo ritorno, le sue parole, i suoi movimenti, eppure c'era qualcosa che in tutta quella chiarezza in me non tornava.

Rimasi con lo sguardo fisso e in silenzio su quel foglio per lunghi attimi, fin quando il professore lo strappò dalle mie mani.

"Allora? E' pronta per partire?"

"Quando?"

"Fra cinque giorni"

Sgranai gli occhi.

"Cosa c'è?"

"E' una data troppo vicina. Non sono pronta. Ho delle cose da fare e ho da.."

"Questo mese non ha esami, ho controllato di persona"

Mostrò un sorriso soddisfatto e ambiguo. Contorsi il viso in un' espressione di arresa e forte dubbio. 

"Sono quattordici giorni, cosa sarà mai"

Appoggiò una mano sul mio braccio e mi sorrise nuovamente, accostando il suo viso ai miei occhi. Credeva di averla vinta facilmente in quel modo, ma i miei pensieri furono irremovibili. Preso ormai dalla sconfitta si allontanò di qualche passo, mettendo ordine in quella ventiquattro ore che aveva abbandonato nella confusione.

"Comunque è costretta a farlo. Quindi non ci pensi su molto"

Il tono della sua voce cambiò in modo inquietante. Provocò nel mio cuore una nuova ansia, stranamente ancora maggiore della precedente.

"Io l'avevo avvertita dall'inizio. Il master termina con un viaggio ad Amsterdam. Mi sembra di esser stato piuttosto chiaro"

"Senza dubbio, ma la mia situazione ora è ben diversa"

"Cos'è cambiato, Gabrielle?"

"Tante cose"

"Cosa?"

Le parole sfuggivano nella mia mente e sulla mia bocca. Si perdevano nel caos dei suoi sguardi divoratori.

"Quando una ragazza trova un ragazzo è la fine. Mia cara Gabrielle, ma quanto siamo cambiate da quando nella nostra vita è apparso il signorino Tomlinson. Tutto bei capelli e niente cervello, tutto parole e nemmeno un'emozione. Provo quasi pena per lei, sa?"

La sua voce si fece isterica e assordante. Quella tipica voce da ragazzina viziata. Alex stava giocando ad un gioco in cui si sentiva il vincitore indiscusso, ma io la vittoria non gliela avrei mai concessa, e di questo lui non se ne preoccupava affatto. Con le sue convinzioni da essere spregevole qual'era a fargli da nebbia al cervello.

Ropes (Louis Tomlinson)Where stories live. Discover now