Parte 4

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Quel campo di banditi era abbastanza attrezzato, tenevano persino dei forzieri probabilmente stracolmi di Mora e altri tesori. Shinobu pensò che ne sarebbe valsa la pena, ci avrebbero persino guadagnato qualcosa. Vi erano due gabbie di legname, senza chiave. I due, probabilmente gemelli, all'interno erano forse i fratelli minori di Stella? Shinobu intuì fossero proprio loro, non avrebbe avuto senso se si fossero sbagliati, dato che avevano trovato e poi seguito di nascosto la bandita con la coda di cavallo; la Tenryou Commission era piena di professionisti, quindi non c'era nulla di cui avrebbero dovuto preoccuparsi. Presto quei bambini sarebbero stati sani e salvi. L'accampamento era circondato da membri della Commission, nascosti nella fitta flora di Inazuma. Tra di loro vi era anche Shinobu, l'unico membro donna dell'Arataki Gang, che li avrebbe aiutati a stanare i cacciatori di tesori. Il piano era perfetto.

Dovevano soltanto aspettare che Stella arrivasse e fingesse di aver adempito il suo compito, così i banditi avrebbero abbassato la guardia, liberato i gemelli, e loro avrebbero aspettato che la famiglia si allontanasse da lì e solo allora li avrebbero attaccati. Chissà perché Stella tardava ad arrivare.

All'improvviso si sentì un frastuono, qualcuno che arrivava di corsa, con passi pesanti. Notarono la figura dopo un po': un uomo alto, robusto con i capelli lunghi e due corna rosse si avvicinava velocemente all'accampamento.

E ti pareva, pensò Shinobu.

«Chi ne vuole assaggiare un po'?», chiese l'omaccione, tirando fuori una grossa spada claymore; con due o tre possenti colpi caricati infusi di elemento Geo buttò a terra almeno quindici banditi allo stesso tempo. Il colpo fece sì che ognuno di essi finì a terra, privi di sensi. Ne rimase uno solo, un uomo alto quanto Itto che con una pala lo colpì alle spalle.

«Ehi, non è giusto!» l'oni urlò dal dolore, per poi voltarsi e cercare di colpire il nemico invano. La sua spalla era gravemente ferita, ma non era motivo per arrendersi. Prima che il bandito potesse di nuovo colpirlo, Kuki Shinobu decise che era venuto il momento di uscire allo scoperto. Si mise in mezzo al suo capo e al bandito e cominciò ad attaccare quest'ultimo con la spada, ma fu quando dall'alto arrivò una freccia infusa di elemento Electro che anche l'ultimo dei banditi svenne.

«Shinobu!! Sono così così felice di vederti!»

Itto corse verso la donna minuta e, sollevandola da terra, la strinse forte a sé scompigliandole i capelli. Shinobu si lasciò abbracciare sentendosi arrossire da sotto la sua maschera; cosa che fortunatamente nessuno dei presenti notò. «Ahi ahi ahi» fece l'oni subito dopo.

«Stai attento, capo, è davvero una brutta ferita...» si preoccupò Shinobu che, ora seduta sulle gambe di Itto, iniziò ad accarezzargli il braccio per poi trarre via la mano immediatamente. Non era solita comportarsi così con il capo. Itto, però, stavolta ci fece caso.

«penso che per la signorina Shinobu sia lo stesso.», ricordò.

«Non preoccuparti, Shinobu. Non sarà un semplice colpo di pala a fermarmi.» le sorrise.

«Per quanto tempo ancora volete continuare questa scenetta da film romantico?»

Uno dei gemelli aveva parlato. Infatti sì, erano ancora chiusi in gabbia e nessuno sapeva dove avessero nascosto le chiavi.

Sentirono dei passi. Era il generale della Tenryou Commission: Kujou Sara, ovvero colei che aveva lanciato la freccia. «Ormai non mi sorprendo più che arrivi questo idiota a mandare in frantumi ogni piano dettagliato.» Sospirò. «Sono tutti fuori gioco, ora a chi chiediamo la locazione esatta delle chiavi?»

Giusto. Non sarebbero stati in grado di liberare i gemelli così. Itto non ci aveva pensato. E onestamente in quel momento non ci stava pensando nemmeno Shinobu.

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⏰ Last updated: Mar 27, 2023 ⏰

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L'Arataki Gang è FamigliaWhere stories live. Discover now