Cap.3 - Condividendo il dolore...

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ATTENZIONE: anche se in maniera ovattata, in questo capitolo si parla di morte e di violenza. Le parti di testo contenenti questi argomenti, avranno questo disclaimer (!!!) all'inizio e alla fine del paragrafo. A chiunque sia facilmente impressionabile, o chiunque si senta toccato da questi argomenti, consiglio caldamente di saltare queste parti. Ho comunque steso la scrittura in modo da non interrompere il filo narrativo.



-Ovviamente Crow...- soggiunse Bibi -Mi stava solo sfottendo. E' troppo stupido per arrivarci, ma ci aveva inconsapevolmente preso-

La mazza Bobby ascoltava attentamente il racconto della sua "padrona" -Cos'ha di così speciale questo Edgar?-

Bibi si grattò il mento con la mano libera, pensierosa -Mmmh... Non è un ragazzo come tutti gli altri. Questo è certo. Ma forse, che io l'abbia trovato speciale dipende più da me, che non da una sua qualche effettiva qualità-

-Che vuoi dire?-

-...Lavare, cucinare, tener conto di tante accortezze quotidiane che, prese nel loro complesso, ti migliorano la giornata. Immagino che siano tutte qualità scontate altrove; non a Retropolis: qui si vive molto con quel che passa il convento. Qualità come quelle che ho elencato sono considerate roba da smidollati, da fighette... E, a quanto pare, ai retropoliani sta bene così-

-Però anche tu sei una retropoliana, no?-

-Ni: come moltissimi altri, viaggiai da molto lontano, dalla Corea, per trasferirmi qui, mentre Brocity stava ancora crescendo per affermarsi come capitale del BrawlStars. Un viaggio della promessa, praticamente... Ma, come puoi vedere, non tutti han avuto fortuna-

-Che cosa è successo?-

-Ogni medaglia, a questo mondo, ha due facce. Quella di Brocity si chiama Retropolis- Bibi ridacchiò -Col senno di ora, i fondatori hanno avuto un umorismo molto inglese: qualcuno penserebbe "Wow, si chiama Retropolis, e c'è il peggio del peggio. Che coincidenza! Devono averlo fatto apposta!" Ebbene, è stato proprio così! Sin dalla fondazione dei vari distretti, Retropolis è stata battezzata tale perché, nella testa dei piani alti, doveva essere letteralmente l'ultima ruota del carro. Il tappeto dove nascondere la polvere. Qui è dove finiscono tutti gli scarti della città...-

Bibi tirò un sospiro, per prendersi una "pausa". Nemmeno lei stessa si aspettava di avere questo bisogno di parlare con qualcuno della sua vita

-Ero l'ultima figlia di una famiglia numerosa. Non ho mai vissuto una vita agiata ma, e mi sono sempre sentita rinchiusa in una gabbia sociale: come se qualcuno avesse deciso per me quel che sarei dovuta essere. Non c'è da stupirsi che, con l'avvento di BrawlStars, rimasi ammaliata da quegli spiriti liberi che mostravano in televisione; e come in quello sport potessero davvero emergere tutti, indistintamente. Per questo decisi di far le valige e tentare la fortuna all'estero: con grande fatica, mi procurai un passaporto e un biglietto di sola andata per arrivare qui... Eheh. Che ingenua che fui! Quando arrivai, venni scaricata in questo distretto; e non persero tempo a darmi il benvenuto... Non ti imbarazzare. Non ti mostro nulla di sconcio-

Bobby non capì subito, ma Bibi lo poggiò per terra, con il "volto" rivolto verso di lei; poi, si calò i pantaloni di tuta e il lembo di slip sottostante. Ovviamente non voleva spogliarsi: si scoprì quanto bastava per mostrare a Bobby una ferita particolare: il segno di un taglio apparentemente superficiale, ma che si era cicatrizzato in modo orribile. In quel punto, la pelle era scura e corrugata, formando dei disgustosi porri di carne.

-Brrr! Impressionante- gemette Bobby -In effetti, l'avevo notata anche quando ti mettesti a fare sesso con quel gigolò davanti ai miei occhi (E chi se la scorda, quella scena!?). Ma non ci feci caso più di tanto... Sai com'è, la mia concentrazione era "altrove"-

BrawlStars Romantica: "Stupida Bobby!"Where stories live. Discover now