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❄️Inverno🎄

23 dicembre 1990, Stati Uniti

Evelyn Conley credeva di aver dimenticato il passato, di aver superato il periodo di nostalgia dopo aver lasciato la sua ex... anzi, era pronta a ricominciare e a focalizzarsi di più su se' stessa!

In più quell'anno si sarebbe laureata e non intendeva farsi assalire da malumori che l'avrebbero distratta dallo studio.

Era sicura di se', determinata, una persona nuova, insomma.
E poi di lì a poco sarebbe stato Natale, non voleva mica rovinarsi una festa così bella...
O almeno per gli altri... a lei il Natale non piaceva più dall'anno prima... si era dichiarata alla sua ex ragazza proprio in quell'occasione e il giorno dopo lei rovinò tutto...
Tradendola...
Già...
Insomma, si può immaginare il fastidio che Evelyn provasse pensando a lei o a quell'avvenimento... ma avrebbe superato anche quello! D'altronde era una ragazza forte, no?

Erano appena finite le lezioni, il giorno dopo sarebbe stato il 24 dicembre!
Evvai! Vacanza!

Uscì dall'istituto per incontrare Anthony, il suo migliore amico, al bar di fronte.

Faceva parecchio freddo all'esterno e Evelyn si strinse nel suo cappotto nero, i suoi capelli biondi svolazzavano dappertutto, scombinandosi, a causa del vento.

Quell'anno l'inverno era particolarmente freddo, nevicava parecchio e un vento glaciale soffiava forte in tutta la città.
Chissà perché a certe persone piaceva tanto quella stagione, tanto fredda e cupa...

Una volta entrata si lasciò pervadere dal profumo inebriante che quel posto emanava e, non vedendo Anthony al loro solito tavolo, decise di dare un occhiata ai dolci in vetrina.

«Serve aiuto?»
Udì una voce femminile, che le era molto familiare... a primo impatto rimase immobile, poi sussultò, come se avesse appena avuto un piccolo singhiozzo e guardò alla sua altezza
...
Ok, ok, un po' più in alto, ma non era mica colpa sua se era bassa!
Si irrigidì.
Vide una ragazza dai capelli corti e rossi, gli occhi color cielo e qualche lentiggine sparsa qua e là che risaltava sul viso pallido di quest'ultima.
«Oh-... ma guarda... Maggie Robinson!»
Esclamò.
«In persona! Vedo che ti sei ripresa da...»
«Sì! D'altronde è passato praticamente un anno, non fare il vittimista... Mi ha solo resa più forte e più consapevole della cattiveria che la vita a volte può offrire»
Eh già... quella era la sua ex!

𝑂𝑣𝑣𝑖𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 la risposta di Evelyn alla domanda di Maggie fù fin troppo melodrammatica, ma a volte capita di esagerare quando si vuole nascondere il proprio rancore...

Maggje appoggiò il gomito sulla vetrina e, con grande sorpresa dell'altra, sorrise... le piaceva proprio stuzzicarla...
«Certo, non lo metto in dubbio»
«Cerchi forse di prendermi in giro?»
«Assolutamente! Come potrei prendere in giro una ragazza che emana così tanta consapevolezza e timore?»

Evelyn stava perdendo la pazienza, ma non voleva mostrarsi irascibile di fronte a Maggie, doveva apparire seria e composta.

«Non farmi perdere tempo! Dammi una brioche ripiena... per favore...»
Si impose di pronunciare l'ultima parola... la situazione la infastidiva.
«Subito!» rispose l'altra.

In un batter d'occhio, Evelyn ebbe la sua brioche, pagò senza problemi, ma proprio mentre stava per accomodarsi al solito tavolo di fronte al bancone che solitamente occupavano lei e Anthony, si girò e, forse per educazione, non lo sapeva nemmeno lei, tanto era il fastidio di vedere quella ragazza, ma si sentì in dovere di ringraziare:
«Maggie...»
L'interpellata, intenta a posare il denaro nella cassa, alzò lo sguardo verso di lei
«Hm?»
«... Grazie»
«È il mio lavoro!»

A quel punto Evelyn annuì e fece per sedersi definitivamente... ma dove era finito Anthony?

Non fece in tempo a finire di formulare quel pensiero che vide un ragazzo dai capelli scuri, con un cappotto grigio, precipitarsi all'interno del bar e sedersi al tavolo con lei.