Secondo Capitolo

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And I left you alone. In a house, not a home.

5 giugno 1975

-Lira. Puoi passarmi la cravatta?- la voce di Barty portò la ragazza fuori dal bagno che aveva in mano la cravatta argento e verde.

Erano gli ultimi giorni di scuola ad Hogwarts. E quando Lira si era svegliata con il mal di pancia e con la fronte sudata era corsa da Barty, le ragazze del suo dormitorio l'avevano giardata come se guardassero pazza pronta a buttarsi dalla torre di Astronomia.

Il suo migliore amico quando si era presentata con il fiatone alla sua porta si era spaventato ma aveva comunque cercato di mantenere la calma, facendo andare Lira in bagno per aggiustare la situazione.

E intanto cercava di non far svegliare Evan, il suo ragazzo.

-stai bene? Hai aggiustato la situazione?- sussurrò mettendosi la cravatta mentre si guardava nello specchio della camera.

-penso di sì. Ma devo andare urgentemente da Sirius- rispose la ragazza con voce tremolante. Era sempre stato un fastidio per lei avere il ciclo.

Era come un qualcosa che ogni mese tornava e le ricordava che non fosse ciò che voleva essere.

Era causa di disagio e anche di insicurezza.

-perché da Sirius?-

-lui ha quello che mi serve, Barty.- concluse facendo annuire il suo migliore amico, mentre quest'ultimo iniziava ad aggiustare il suo letto.

-credi sia già sveglio?- Lira sussultò alla voce di Evan. Si era completamente dimenticata della sua esistenza. Era seduto sul suo letto e guardava con attenzione lo scambio di parole tra il suo ragazzo e l'amico.

-penso di sì. Ma conoscendoli, sarà sveglio James. Chiederò a lui di farmi entrare- disse prima di iniziare a ridere quando incontrò gli occhi maliziosi di Barty.

-DAI. MA SEI SERIO?-

-OVVIO DOLCEZZA. DOVE VUOI ENTRARE?- la risata di Evan riuscì a far scaldare il cuore di Lira che lasciò l'ansia scivolare lentamente.

-siete dei pervertiti-

-sempre- rispose Evan sorridendo. Poi si alzò e prese per il braccio la riccia, incrociando le loro braccia e accompagnandola fuori.

-dai ti accompagno. Sei coperto?-

-si. Grazie Evan- gli sorrise scendendo le scale e uscendo dal dormitorio.

-no problem Black-

Mentre camminavano verso la torre grifondoro Lira si sentiva così a disagio. Il camminare diventava un ostacolo e il sentirsi costantemente nervosa per ogni cosa non aiutava.

La mano di Evan era sul suo fianco mentre la aiutava a camminare e fulminava chiunque la guardasse in un modo che oltrepassava il limite della sua pazienza.

-potevi anche non accompagnarmi, lo so che volevi stare nel letto con Barty- ridacchiò la ragazza, incrociando le braccia al petto mentre sospirava rilassata guardando come la Signora grassa si stesse avvicinando alla loro visuale.

-non immagini quanto Black, ma io ho dei doveri-

-E sarebbero?-

Evan la guardò scioccato prima di stringerla a sé e camminare più velocemente -ovviamente accudire te Reg.-

-non sono un cane Rosier- lo informò con stizza, dandogli un calcio leggero mentre stava ancora legata a lui.

-oh si che lo sei. Il più stronzo della cucciolata-

Beatiful Boy // Jegulus Where stories live. Discover now