Il mio respiro divenne sempre più irregolare, ma non era dovuto solo alle mie gambe scattanti o al duro lavoro dei polmoni. Era come se non riuscissi a cancellare l'immagine dalla mia mente. "Harry," mormorai, ma le mie parole vennero trascinate via dal vento. Le immagini continuavano a ripetersi nella mia mente; lo sparo, il sangue, la sua mano immobile. "Harry," dissi più forte, e questa volta mi guardò.

"Hai appena ucciso una persona." Le parole valevano per me così come valevano per lui, ma avevo bisogno di dirle. "Quell'uomo è lì a terra perché noi due -" Cercai di dire ma mi lasciai sfuggire un singhiozzo invece di continuare. Mi fermai, il vento portava i capelli sul mio viso e la mia gola divenne secca. Morto, lui era morto. Non riuscivo a pensare ad altro ed iniziai a piangere. "Il suo sangue - " Singhiozzai, ma questo fu tutto ciò che riuscii a dire.

"Rose," sussurrò Harry. Senza dire un'altra parola, avvicinò il mio corpo tremante al suo. Le mie braccia erano incrociate al petto, e le sue erano avvolte attorno la mia schiena come uno scudo. "Lo so, piccola, lo so." Mi accarezzava lentamente per farmi rilassare.

Non avevo tempo per incazzarmi su questo, lo sapevo bene. Era solo che non riuscivo ad evitare il profondo turbamento che sentivo nella bocca del mio stomaco. Non riuscivo a bloccare i flash di immagini nella mia mente, non riuscivo a comprendere cosa fosse appena successo. Harry era vissuto nella violenza durante la sua vita, aveva anche ucciso qualcuno prima d'ora. Io, invece, ero totalmente sotto shock.

"Hey," disse Harry dopo alcuni secondi e mise le mani su entrambi i lati del mio viso per farmi alzare lo sguardo. Poggiò la sua fronte contro la mia. "Non avevamo altra scelta, okay? Ci avrebbe rimandato al manicomio oppure ci avrebbe sparato. Non c'erano altre opzioni. Tu non hai fatto nulla di male."

Ovviamente avevo fatto qualcosa di male, ma gli occhi di Harry penetrarono dentro i miei e il loro colore smeraldo trasmetteva certezza - come se mi stessero pregando di capire. "Okay?" Chiese dolcemente.

"Okay," risposi, il che lo fece sorridere. Il senso di colpa rimaneva, ma era riuscito a farmi diminuire un pochino la nausea e la paura.

"Odio farlo, Rose, ma dobbiamo muoverci. Probabilmente le persone hanno sentito il . . .trambusto." Notai che avesse evitato di dire 'sparo' o 'assassinio.'

Annuii e mi asciugai le lacrime sul viso. "Sì, dovremmo proseguire," concordai. Harry piantò un bacio sulla mia fronte, e poi ritornammo entrambi a correre.

Era successo tutto così velocemente. Harry aveva sparato ad un poliziotto, io avevo avuto il mio crollo, ed eravamo tornati a fuggire, il tutto in una manciata di minuti. E mi era quasi sfuggito quel senso di stranezza riguardo questa situazione; Harry stava bene. Sapevo che fosse vissuto tra la violenza e che avesse ucciso James, come avevo pensato prima. Ma era comunque strano. Era difficile da riconoscere, ma sentivo una sorta di inquietitudine nel retro della mia mente per questo motivo. Poiché quest'uomo non era James. Lui era innocente, non aveva fatto niente di imperdonabile, e aveva sicuramente una famiglia. Un perfetto sconosciuto. Anche voi pensereste che, non importa chi foste, togliere la vita ad un innocente avrebbe dovuto scuotervi almeno un po'. Ma se non fosse stato per confortarmi, sarei riuscita ad immaginarlo correre senza pensarci due volte.

Ma scacciai questo pensiero dalla mia mente. Questa osservazione non aveva molto senso; magari stava solo nascondendo ciò che provava, o magari era troppo preoccupato di scappare via.

Scossi la testa, cancellando l'idea dalla mia mente. Ci stavo pensando troppo. Harry aveva ragione; dovevamo darci una mossa, specialmente in questo momento. Così decisi di evitare ogni pensiero sull'intera situazione, e mi concetrai semplicemente sui miei passi.

Chaotic [h.s.] (italian translation)Where stories live. Discover now