Ritratto Astratto

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Ridatemi indietro il nonno
qui ho bisogno di lui, abbiamo tutti bisogno di lui.
Il Natale, senza la sua presenza
è così forte e soprattutto, fredda, l'assenza.
Non posso non pensarci, è naturale
c'è chi pensa che si, poi passa, solo perché tutto scorre,
anche io so che Panta Rei ma non so più il significato di normale, e cos'è mortale?
Siamo almeno 3 entità, in una sola che adesso e spesso, osservando avanti e indietro, al suo pensiero accorre.
E quindi questo pianeta che diventa tutto in forse
magari solo perché in epoche lontane il suo faro, era per me del paese la torre.

Ma che ragionamenti complessi a tarda notte,
lavori instancabile anche restando fermo ad ascoltare,
ma quante corse infinite in questa mente, cocci di bottiglie rotte
tappi per non sentire ciò che la vita in te rischia, ignorando anche quando davvero ci prova a consigliare.
Ed io, che posso fare, cerco il mio meglio ogni giorno,
questo lo so, spero al meglio per questo mio, nostro, futuro prossimo,
la meraviglia, non so, di unirci come fossimo insieme uno stormo,
non importa neanche, pareti di plastica o di frassino,
corro sentendo di avere lui al mio fianco,
come quella volta che continuasti con me a giocare, per non farmi triste, anche se stanco
Eri un faro, o anche di più, la luce al centro del branco.

Spero e prego che questi 18 anni ti abbiano reso fiero...
il tempo che affronterà te ne renderà ancora, ti chiedo
se sto facendo abbastanza, se tu sorridi, scherzi ancora, e sono sicuro che ci sei tu, sei davvero tu, quell'astratto disegno di fronte al quale mi siedo.

Ricordo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora