Dopo il tunnel.

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Mi ritrovai di nuovo in quel tunnel. Ma sta volta ero più vicina alla luce. mentre camminavo verso la luce pensavo.. E pensavo alla mia famiglia, pensavo a Samuel, pensavo a Luna, pensavo a tutti. Pensavo ai momento passati con loro e dio, mi mancavano terribilmente. Volevo abbracciarli e sorridere con loro. Volevo dargli tanto baci, volevo essere forte.
Mentre ero persa nei miei pensieri non mi resi conto che ero vicina all'uscita. Quando fui fuori da quel tunnel notai che ero davanti casa mia e vidi Samuel, con la sua bicicletta e Giacomo (un suo amico), guardavano verso il mio balcone che era ricoperto di fiori. Andai vicino a loro con gli occhi colmi di gioia, volevo salutarli e abbracciarli, ma loro non mi vedevano. Non sentivano la mia voce, non mi vedevano, non mi percepivano. Ero un fantasma. Potevo solo osservarli. Era il mio inferno personale quello. Provai a toccare Samuel, per vedere se provava qualcosa, ma ne lui ne io sentimmo nulla. Era come se non stessi toccando nessuno. Dovevo trascorrere un'altra vita, ma senza di lui. Una vita peggiore di quella precedente. Una vita senza il contatto con le persone che più amavo.
Decisi di seguire Samu e Jack, volevo essere il loro angelo custode. Si fermarono nel punto dove ebbi l'incidente, e mi parlarono. Si, mi stavano parlando! Avevano le lacrime agli occhi, mi potevano vedere, mi potevano parlare e mi potevano toccare. Samuel mi abbracciò e io sentii le sue braccia che mi stavamo tenendo al riparo da tutti qui problemi. Poi mi abbracciò più forte, mi guardò negli occhi, mi sorrise e mi baciò. E quello fu il bacio più bello della mia vita. Ero morta, ma lui poteva vedermi, potevo stare con lui ancora. Purtroppo solo in quel luogo.. Se mi allontanavo da lì loro noi vedevano più. Sono rimasti a farmi compagnia tutto il pomeriggio, poi andarono a casa e io andai con loro. Potevo osservare la sua vita, potevo vivere con lui come avevo sempre desiderato, potevo dormire con lui.. Anche se lui non poteva percepirmi o ascoltarmi o vedermi io ero lì. Io ero lì sempre. Perché io lo avevo promesso, io ci sarei stata sempre, nonostante tutto. Ogni giorno andavamo insieme al punto dell'incidente e potevamo parlare e stare insieme. Non potevo dire di stare bene, ma quando stavo con lui ero felice. Però volevo tornare indietro, avrei voluto stare con tiri quanti, avrei voluto vivere.. Vivere con lui e con tutto quello che io amavo.

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