Parte 3: Privacy

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Mi feci coraggio, ed entrai nella capanna. Quello che c'era dentro mi terrorizzò, quadri, tutti uguali, raffiguravano un mostro, avevo sentito parlare delle teorie di Mercoledì, e del casino che stava succedendo... era per caso lui il mostro? Era questo il suo segreto? 

"Cosa ci fai qui?" chiese una voce alle mie spalle, anche molto scocciata. Mi voltai, era lui, Xavier, teneva in mano un kit di pronto soccorso. "Non è come credi" balbettò, avevo interrogato molte persone nella mia vita, sapevo distinguere una bugia da una verità. Questa era una verità. 

"Come ti sei fatto il taglio?" domandai. "Stavo disegnando, lui è uscito dal disegno e mi ha graffiato". Un altra verità. "Come mai disegni proprio il mostro?" chiesi. "Ma ti fai gli affari tuoi?" ruggì arrabbiato, aveva ragione, stavo invadendo la sua privacy. "Ora puoi andartene?" disse interrompendo il silenzio, provocato dai miei pensieri. 

"Scusa" dissi. "Scusa, non dovevo trattarti così a lezione, fatti aiutare so guarire le ferite" aggiunsi. Lui mi guardò storto. "Sai guarire le ferite?". Gli sorrisi e gli indicai una sedia. "Sai quando rubi le banche con tuo padre come passa tempo, queste cose sono normali" scherzai. Lui si sedette un po' dubitante. Mi misi in piedi di fianco a lui, iniziai a tamponare delicatamente le ferite. 

C'era tensione tra noi due, ma non una cattiva, una buona, notai che avevo voglia di baciare le sue labbra, di unirmi a lui, erano così carnose e belle, non so cosa mi prese ma feci un passo al indietro e quasi inciampai, lui mi prese al volo, quella mano sul mio fianco, mi aveva reso fragile, una scossa mi passò per tutta la schiena. Ero innamorata? 

"Attenta" disse alzandosi. La mia mano era sul suo petto, sentivo il suo battito. Mi misi apposto un po' rossa. "Scusami, sono un po' goffa" mi scusai, una scusa molto patetica oserei dire. "Abbiamo finito?" chiese. "Aspetta" presi un cerotto, e molto velocemente glielo misi sulle ferite, ora avevo le mie mani sul suo collo, le nostre bocche si sfioravano, i respiri si erano uniti, troppo. Ma cosa sto facendo? Mi piaceva quel momento, volevo stare abbracciata a lui sempre, bloccare il tempo e mai staccarmi. Xavier sono innamorata di te? No, l'amore fa vivere e morire, io non sono forte come queste due, non posso innamorarmi, non devo...oppure no?

Ci distanziammo uno dal altro, tutti rossi in viso. "Grazie" sussurrò. "Beh..ecco..." impanicai. "Magari dovrei andare...ecco...ciao...ci vediamo dopo o domani a lezione...sì ciao!" detto ciò, uscì da quel posto velocemente. Avevo il cuore che mi batteva a mille, cosa stava succedendo? Non posso innamorarmi di lui. Ma perché non posso? Ho paura che Mercoledì combini qualcosa e mi toccherrà dire addio a tutto quello che mi ero costruita.  

Tornai da Maxime, ancora rossa in viso. "Tutto okay?!" domandò preoccupata. Io annuì. "Ecco, dove eravamo rimaste? A quale espressione?" non feci in tempo a sentire la risposta, che Mercoledì aprì la porta. "Esiste la privacy, lo sai?" sbuffò Maxime. Mercoledì la fulminò. "Persefone, vieni devo parlarti". Uscì dalla stanza. 

"Cosa vuoi Mercoledi?" dissi scocciata. "Xavier è il mostro, ho visto i suoi disegni, ha due ossessioni, il mostro e te" spiegò, mostrandomi due disegni. "E pure tu hai visto i suoi disegni vero?" continuò. "No!" ribattei immediatamente, mentre ero imbambolata davanti il disegno che Xavier aveva fatto su di me. "Hai le scarpe sporche di vernice, so che hai curiosato nei suoi affari, l'avevo capito che l'avresti fatto dopo aver visto che bruciavi il bigliettino". Non rimasi zitta. Non volevo che combinasse guai. 

"Xavier, non è il mostro, ci ho parlato e non mentiva". 

"Come fai a saperlo?". 

"Mercoledì, sei intelligente ma non hai passato troppo tempo con lui, e io sono più brava di te a capire quando qualcuno mente, da sempre. E comunque è invasione di privacy". 

"Bene." disse Mercoledì. "Vai a baciare Xavier, se non avrò ragione hai vinto tu, cara" detto ciò, girò i tacchi e se ne andò. 

Aveva sempre la parola decisiva, ma come fa?

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Spazio autrice

Ciao! Scusate se non è bellissimo ma oggi ho la febbre lol 🤪

The artist and his work -Xavier ThorpeWhere stories live. Discover now