"Cosa che non avresti potuto fare, poiché le fragole sono primaverili e noi siamo a metà Dicembre" le rivelo e lei mi guarda con lo sguardo assottigliato, come per dirmi Maledetta te che mi hai rovinato i miei sogni.

"Fortuna che mi è passata la voglia. La prossima volta mi ricorderò di informarmi su ciò che mi viene voglia" afferma ridacchiando e in seguito ci salutiamo, visto che abbiamo due lezioni differenti.

...

Entro nella classe sulle Usanze dei Licantropi e vedo il professor Lycan seduto alla sua cattedra, mentre ancora mi chiedo se Lycan sia il suo vero cognome oppure no.

"Buongiorno" saluto il professore e vado a sedermi al mio posto, esattamente al centro della classe. Tiro fuori il libro e il quaderno e tutto l'occorrente per scrivere, dopodiché resto in attesa che la lezione inizi.

Dopo circa 5 minuti, la classe si riempie con altri membri del mio branco, tra cui Nicole, la ragazza che ha litigato con Katherine prima di Halloween e che si è iscritta a scuola il mese scorso.

"Bene ragazzi, oggi volevo parlare con voi di questo" ci annuncia scrivendo alla lavagna una parola:

Neerah, un'antica parola che al giorno d'oggi non si usa quasi più, ma che secoli fa, tra i licantropi, era molto in voga.

"Prima di tutto, per chi non lo sapesse, la pronuncia di questa parola è Nirà" ci informa scrivendo di fianco la pronuncia corretta.

"Il Neerah è una parola che non si usa quasi più, ma che veniva spesso associata alla nostalgia riguardo ad un luogo o ad una persona, ma il termine Nostalgia non bastava per esprimere a pieno il senso di questa parola. È come quando la persona amata è lontana e voi non potete raggiungerla. Siete tristi e vorreste solo riaverla vicina" ci spiega e la mia mente, mentre spiegava, ha pensato subito a Katherine e a quanto mi manchi, però mi devo fare forza e pensare positivo. Lei non se n'è andata per sempre, la rivedrò presto e quando lo farò la riempirò così tanto di baci che la farò diventare un bacio che cammina.

...

Alla fine della lezione, esco dalla classe con lo zaino in spalla e mi dirigo alla prossima aula, quella di algebra.

"Wendy" mi chiama una voce che riconosco.

Mi volto e vedo Sharon avvicinarsi con il suo zaino nero sulla spalla sinistra, ma io mi giro dall'altro lato e riprendo a camminare.

"Wendy aspetta" mi richiama e poco dopo mi mette una mano sulla spalla, facendomi voltare.

"Che vuoi?" domando infastidita dal vederla e dal suo sguardo cupo, ha capito il perché.

"Volevo sapere se avessi notizie di Katherine" risponde con un tono basso, come se si stesse pentendo di qualcosa.

"Anche se le avessi, non le darei di certo a te. È anche colpa tua se è stata sospesa" affermo con tono arrabbiato e lei lo capisce.

"Te l'ho già detto Wendy! Non avevo idea di ciò che volesse fare Rebecca. Non mi ha fatta neanche entrare nell'aula. Mi ha detto di uscire che mi avrebbe raggiunta e Katherine non deve aver sentito il mio odore che andava verso l'uscita" risponde ripetendomi la stessa versione da una settimana, ma io non riesco a crederle.

"Sapevi che Rebecca era la rivale di Katherine! Non ti è neanche passato per l'anticamera del cervello che potesse avere un secondo fine per vederti?" domando e Sharon abbassa la testa con fare pensieroso, sospira dopo qualche secondo e poi la rialza.

"Se una persona venisse da te con lo scopo di fare amicizia, tu accetteresti o ti metteresti a fare un'indagine sulle sue motivazioni?" domanda perplessa la vampira.

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