Capitolo 8

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*HUNTER'S POV*
Dopo essere arrivato a casa, lascio lo zaino per terra in salotto e avviso mio padre delle visite che avrò dopo.
H:"Pa! Dopo vengono Vic e Kevin a provare"
Mr. Sylvester :"ok, ma chi è Vic?"
H:"è una dei miei amici stretti"
Mr. Sylvester :"ok, io vado a giocare a tennis, torno alle 20:00 che ho una cena, con una cliente."
H:"ok, ciao"
Sinceramente, dopo la morte di mia madre, mentre ero alle medie, cerco di comunicare il meno possibile con mio padre, mi da sui nervi: sempre a criticarmi e a screditare tutto quello che faccio. Almeno quando lui se ne va, ho casa libera e mi faccio una vita. Sono le 15.00 e sto già iniziando a prepararmi per andare a prendere Vic e Kevin. Cerco di sistemare anche la mia camera, così sarà un minimo presentabile. Mentre sto ascoltando la musica, mi arriva una notifica: è Kevin.
K:<<hey Hunter, io oggi non posso, ho scoperto che ho degli impegni importanti, mi dispiace >>
H:<<tranquillo. Una domanda, te hai il numero di Vic? >>
K:<<nop, ma se poi c'e l'ha mandamelo>>
H:<<ok, ci sentiamo >>.
In realtà sono contento che venga Vic anche se non c'è Kevin, certo lui è il mio migliore amico, ma Vic è speciale, vorrei avere un rapporto più forte di amicizia con lei.

*VIC'S POV*
sono le 15:00 e mi sto preparando per andare da Hunter, so che siamo solo amici, ma cerco di essere presentabile: mi sistemo la matita nera sotto l'occhio, mi metto dei jeans oversize, una maglietta degli Iron Maiden e ovviamente i miei anelli a teschio. Dopo essermi preparata, mi metto ad ascoltare la musica a tutto volume, tanto zia Crystal sta al lavoro fino a tardi.

*TIME SKIP (DI UN ORA)*
Sono le 16:00, sono pronta e sento suonare al campanello, scendo le scale di fretta, prendo il cellulare e apro la porta.
H:"hey"
V:"ciao, ci sono."
H:"ok, allora andiamo"
V:"aspe, ma dov'è Kevin?"
H:"mi ha scritto che ha un impegno importante e che non può venire"
V:"a ok, va bene"
Ci dirigiamo verso la macchina e soni sul punto di aprire la portiera del passeggiere, quando Hunter mi apre la porta, il ché mi fa arrossire di poco.
V:"che gentiluomo che è signor Sylvester" dico in modo scherzoso e ci mettiamo a ridere, cacchio, quanto è bello quando sorride... Ok, no! Pero... No dai.
H:"che musica ti va di mettere?" e dicendo così, mi distoglie dai miei pensierei, menomale.
V:"boh, Metallica?"
H:"un classico, ci sta"
Mentre Hunter mette in moto la macchina, parte la sua playlist dei Metallica, e ci ritroviamo a muovere la testa a tempo come dei matti.
Arrivati a casa sua, dopo che ha spento la musica, ci guardiamo per un secondo e poi ci mettiamo a ridere; non sembra più così apatico, anzi, è molto accogliente, gentile e simpatico.
Nel frattempo entriamo in casa sua e mi conduce nella sua camera.

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