Back to you

Lei

Era da quella sera che non la vedevo più, dalla sera in cui mi aveva abbandonato e aveva distrutto quel briciolo di cuore che dopo millenni era riuscito di nuovo a provare qualcosa.
Quando l'ho vista nel locale all'inizio ho pensato che fosse un sogno, uno dei tanti sogni che facevo su di lei da quando se n'era andata, solo quando l'ho toccata ho capito che quello non ero un sogno, lei era veramente lì, nonostante una parte di me sperava che non fosse vero; ci speravo perché in fondo sapevo che non sarei riuscito a dirle tutto ciò che mi ero tenuto dentro da quella sera, così ho fatto l'unica cosa che mi è sempre risucita bene, l'ho ferita, l'ho ferita come non avrei mai voluto fare, e so che le ho fatto molto male, lo so perché l'ho visto nei suoi occhi, in cui occhi che una volta amavo così tanto rispecchiarmi , in quei occhi dove vedevo tanto amore, mentre prima, invece, ho visto tanto odio, e anche se ho fatto finto di niente, quello sguardo mi ha spezzato l'anima come niente e nessuno potrebbe mai fare, neanche se si impegnasse.
Lei è l'unica che mi ha sempre fatto sentire così debole, è l'unica persona che riesce a ferirmi, l'unica che mi ha amato come nessuno aveva mai fatto prima d'ora, neanche i miei genitori, l'unica che è andata oltre la bestia che ho sempre fatto vedere al mondo, l'unica che è rimasta al mio fianco nonostante tutto, e l'unica che è riuscita in ciò che per millenni nessuno ero risucito a fare...mi ha spezzato il cuore!
Ed ora che è tornata mi sento come se niente fosse cambiato, come se non fosse mai andata via veramente, come se il mio cuore l'avesse aspettata, quasi sapesse che prima o poi questo giorno sarebbe arrivato.
È solo che io non sono pronto a confrontarmi con lei, non sono pronto a rimettere in campo il mio cuore, o almeno ciò che ne rimane, non sono pronto a guardarla negli occhi e rivedere la persona che amo, non dopo che ho passato anni a odiarla.
Devo distrarmi e smettere di pensare a lei, così, mi vesto ed esco a prendere un po' d'aria perché se continuo a pensare a lei, rischio di impazzire per davvero questa volta, e senza perdere tempo vado nell'unico posto in cui posso divertirmi e bere finché mi reggono le gambe, nell'unico posto che ormai considero come una seconda casa, il mio amato club.

Ho perso il conto di tutto ciò che ho bevuto, per non parlare di tutte le persone di cui mi sono nutrito, ed è come se non fosse servito a niente perché lei è ancora nella mia testa nonostante i modi con cui ho cercato di cacciarla, è ancora qui e questa cosa mi urta perché dopo tutti questi anni lei ha lo stesso potere su di me, ed io sono così stanco di concederglielo.
Quando esco dal locale, ho una voglia matta di vederla, di sapere se sta bene dopo ciò che le ho fatto, di guardarla negli occhi e trovare ancora un briciolo di amore per me, così senza pensarci due volte mi dirigo verso casa di Bill.
Appena arrivo, faccio il giro della casa e mi soffermo sulla finestra della soffitta, la sua finestra, che dopo anni è di nuovo abitata, guardando bene, noto una luce molto fioca illuminarla, allora mi arrampico velocemente fino a raggiungerla, trovandola aperta, così non perdo tempo e mi fiondo all'interno, richiudendola.
Con calma mi avvicino al letto e mi siedo sul bordo per poterla ammirare da vicino, dio, è così bella che non resisto e le accarezzo una guancia, purtroppo però, non sono delicato nel farlo che lei sobbalza e apre gli occhi
<<Eric? Che ci fai qui?>>
Non so cosa risponderle, e rimango a fissarla con una voglia matta di baciarla
<<Allora? Mi rispondi?>>
Non mi interessa ciò che dice, la mia attenzione è rivolta unicamente alle sue labbra, a quelle labbra carnose che mi stanno chiamando, così, per la prima volta nella mia lunga esistenza, ascolto l'istinto e la bacio, lei cerca di allontanarmi ma alla fine cede, lasciandosi trasportare, così pian piano il bacio diventa passionale e io le mordo il labbro inferiore, e subito dopo, dalla sua bocca esce un mugolio, ed io perdo il controllo desiderando molto di più, ma prima che possa spingermi oltre, lei mi allontana
<<Basta, è sbagliato, sei ubriaco>>
dice con voce delicata poggiandomi una mano sulla guancia sinistra e per un attimo ho il desiderio di crollare tra le sue braccia e dimenticarmi di tutto, ma cerco di non pensarci e trovo le forze per risponderle nonostante la quantità di alcol che sto iniziando a sentire
<<Lo so e tu sei bellissima e io domani mattina sarò di nuovo uno stronzo ma tu sarai sempre bellissima>>
Lei mi guarda senza parole e con quegli occhi che un tempo riuscivano a leggermi dentro mentre io vorrei solo prenderla e portarla lontano da tutto e tutti, solo noi due come un tempo, ma so che per quanto mi manchi, non posso essere di nuovo egoista, non con lei...
Mi alzo dal letto e mi dirigo alla finestra, ma proprio mentre sto per aprirla, lei mi richiama, solo che questa volta io non mi giro a guardarla perché se lo faccio so che poi non riuscirò più ad andare via, così rimango immobile davanti alla finestra mentre lei parla
<<Resta qui con me stasera>>
<<Non posso>>
<<Ti prego, torna ad amarmi di nuovo>>
queste parole per me sono come dei coltelli che mi trafiggono il cuore.
Come può pensare che non la ami? Lei è tutto il mio mondo, lo è sempre stata anche se ho provato ad odiarla con tutto me stesso, lei è dentro di me dalla prima volta che l'ho incontrata e anche se volessi non potrei mai cacciarla via.
Ed è proprio perché la amo da morire che non posso essere egoista con lei, non di nuovo, questa volta devo lasciarle vivere la sua vita, il più lontano possibile da me, così le dico una bugia, forse una delle più grande che abbia mai detto in tutta la mia lunga esistenza
<<Non ho più amore da darti, l'hai distrutto il giorno in cui te ne sei andata>>
Detto ciò, esco dalla finestra e me ne vado, senza neanche girarmi a guardarla, perché anche se non l'ho vista in faccia mentre le dicevo quelle parole, so che l'ho ferita come nessuno ha mai fatto, e mi faccio schifo per questo...