Vidi gli occhi del ragazzo farsi disperati, una vocina, lontana lontana, mi stava urlando di lasciarlo andare, che gli stavo facendo male, che lo stavo spaventando, ma una parte di me godeva a vederlo terrorizzato, dopo tutto il male che avevo subito per causa loro!
Mi voltai verso Lawrence, che stava tremando come una foglia, e chiesi nuovamente:<<cosa cazzo ci fate qui? Non mi volevate più....vi eravate stancati di giocare alla famiglia felice, non ricordate? Come mai siete qui?>> chiesi, sempre con la solita voce incazzata.
Lawrence era sbiancato, sembrava prossimo a svenire, ma piano piano mi disse:<< è..è...è successo un casino.....ci hanno rubato tutto a una festa, carte, contanti e documenti.... siamo riusciti a r-r-recuperare i documenti ma le carte erano vuote, senza soldi.... non le abbiamo bloccate in tempo.... per questo non siamo riusciti a pagare l'affitto e ci hanno sfrattati di casa...abbiamo vissuto nella galleria per un pò ma i vicini hanno fatto la spia e ci hanno sequestrato lo stabile e ora siamo con il culo a terra....n-noi non sapevamo dove andare!!!>> cercò di giustificarsi.

Per poco non ci vidi più dalla rabbia, ma presi dei respiri profondi per non iniziare a dare di matto. Ah già, sto ancora tenendo Marcus per la gola... aprii la mano, facendolo cadere a terra con un tonfo e andai verso Lawrence:<< quindi, fammi capire....prima mi mandate a fare in culo, poi fate un puttanaio e vi mettete nella merda fino al collo, e infine tornate da me con la coda tra le gambe, e per prima cosa mi mancate di rispetto? Non mi sembra un piano intelligente, sai?>> gli dissi, pieno di sarcasmo.
Osservai con la coda dell'occhio come Marcus si stesse massaggiando la gola, rintanandosi in un angolo della stanza, terrorizzato a morte da me, mentre Lawrence sbiascicò:<< e-eri la nostra unica opzione!>>

<<non mi sembra ci sia scritto nè ostello, nè hotel, nè asilo nido fuori da casa mia.... voi avete preso la vostra scelta lo scorso novembre quindi, raccattate le vostre cose e fuori dal cazzo!>> dissi, senza smuovermi di un millimetro dalla mia decisione che con quei due avevo chiuso.
Il biondo però, fece l'errore di testare la pazienza di un uomo calmo e suicida:<<AVEVA RAGIONE MARCUS!!! Hai fatto tutto il simpatico finchè ti è tornato comodo a te, ci hai usati, ma sei solo un tiranno! Ti chiediamo aiuto per una volta, e tu ci chiudi la porta in faccia così? Grazie...>> mi urlò il ragazzino.
Feci uno dei più grandi errori della mia vita, poichè andai da lui e gli tirai un ceffone in pieno viso, con il dorso della mano, così forte da farlo cadere a terra!

<<una cosa??? Chi è stato lo stronzo che ti ha fatto iscrivere all'università eh??? Chi è stato la grandissima testa di cazzo che vi ha nutrito, coccolato, guidato e aiutato sempre, in ogni attimo della sua CAZZO di giornata?? Che vi ha cullato nel cuore della notte dopo gli incubi?? Che ti è venuto a prendere IN TOSCANA pur di stare con te? Che vi ha ascoltato quando piangevate come dei bebè dietro i vostri genitori di merda o problemi di coppia? Che ha passato le notti sveglio a medicare quello stronzetti lì all'angolo???>> dissi indicando Marcus, per poi tornare ad urlare a Lawrence:<< Io vi ho dato TUTTO quello che restava di me, OGNI SINGOLA BRICIOLA DI TEMPO E AMORE! Siete stati VOI a svegliarvi una mattina e andarvene, con delle motivazioni del cazzo! Vi siete lamentati che vi picchiavo spesso, troppo spesso, ma voi di schiaffi ne avete presi pochi, ve lo dico io!! Ma sapete una cosa? VA BENE!>>

Corsi ad aprire la stanza degli ospiti, incazzato nero. Non potevo abbandonarli in quelle condizioni, lo sapevo, mi avevano fregato di nuovo, ma non mi sarei di nuovo affezionato a loro:<< questa è la vostra stanza! Niente affitto, il vostro pagamento sarà in pulizie...il primo giorno che mi rompete il cazzo, FUORI! lasciate la vostra merda aggiro, FUORI! Non pulite casa, FUORI!!! Non me ne frega un cazzo della vostra vita, università, problemi o altro, state qui e appena vi rimettete in piedi da soli, FUORI DAL CAZZO! CHIARO??>>
Avevo urlato così forte e così tanto che mi faceva male la gola e respiravo a fatica. I ragazzi erano terrorizzati, bianchi e tremanti, ma soprattutto notai che stavano piangendo.

E non provai niente.....

Nè affetto, nè tenerezza....niente! Tutto quello che avevo provato per loro era morto. Tranne me. Ora ero davvero costretto a rimandare i miei progetti di suicidio e adios mondos de mierda!
I ragazzi annuirono velocemente, quando notai che non avevano valigie con loro, solo lo zaino:<< dove cazzo è la vostra roba? Non vi avevano sfrattati?>>
Con mio estremo fastidio sentii da Marcus, con un filo di voce:<< l'ha tenuta quello dell'appartamento, per venderla e ripagare i debiti...> disse con la cautela di uno che entra in un campo minato.
Sospirai, cercando di calmarmi davanti a quello scempio che IO dovevo risolvere:<< va bene .....>> dissi, più calmo:<< ora vado a comprarvi delle cose, e questo sarà l'ultimo favore che vi faccio. Poi, ognuno per sè, come se casa mia fosse un dormitorio. Andate a farvi una doccia, pulite il bagno o la vostra permanenza sarà breve, vi avviso!>> conclusi, andando verso il garage.

Dopo essermi chiuso la porta alle spalle, guardai la macchina, la mia ultima possibilità di fuga da quella realtà....era andato tutto a puttane, per colpa loro!
Strappai lo scotch e il tubo dalla marmitta e dal finestrino, buttandoli rabbiosamente nel sedile posteriore. Ero così arrabbiato, esausto e stressato, da sentirmi la nausea e la testa leggera allo stesso tempo. Non ero lucido, avrei probabilmente cercato di uccidermi per strada, ma non me lo potevo più permettere....
Presi il cellulare e chiamai l'unica persona che avrebbe potuto aiutarmi....

....Agnese.

Redamancy: &quot;L'Amore che ritorna&quot;Όπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα