23 - Amicizie Pericolose

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Neanche a metà strada, sono costretta a mettere da parte le mie personali congetture sulla nuova misteriosa passione del mio amico, e arresto di colpo il passo, scorgendo la sagoma scura di Severus venirmi incontro.

«Sev» esordisco, con un tono brusco, quasi combattivo.

Severus, preso alla sprovvista, sussulta. L'ombra di un sorriso gli attraversa il volto non appena si accorge che sono io ad averlo chiamato; eppure, non riesce a dissimulare una vaga colpevolezza nell'espressione.

«Stavi leggendo uno dei tuoi libri strani, non è vero?» lo interrogo autoritaria.

«Di quali libri parli?» ribatte Severus nervoso, facendo il finto tonto. Nel frattempo continua a camminare, le mani strette alla tracolla della borsa.

Per nulla intenzionata a lasciar perdere, lo affianco, passeggiando insieme a lui nel parco della scuola.

«Quelli che leggi sempre di nascosto... Chissà quante cose interessanti ci trovi insieme ai tuoi due simpaticissimi amici!» lo rimbecco caustica.

Severus coglie all'istante il velato sarcasmo che mi intride la voce, e mi scocca un'occhiata obliqua, al di sopra della spalla.

«Lo so che i miei compagni non ti vanno a genio».

«No, infatti» replico io secca.

Il mio amico si lascia sfuggire un sospiro infastidito.

«Li giudichi male solo perché sono dei Serpeverde, ma tu non li conosci!».

«Li conosco abbastanza per dirti che dovresti stare lontano da loro. Hanno un pessimo ascendente su di te!»

«Sono le prime persone nella mia Casa ad apprezzarmi per quello che sono» protesta Severus.

«Ti sbagli! Ti stanno solo usando perché sai tante cose e, per questo, gli sei utile».

«Pensi veramente che io possa permettere a qualcuno di usarmi?» sbotta lui, oltraggiato. «Non immaginavo avessi un'opinione tanto bassa di me! Credevo fossimo amici! Credevo di essere il tuo migliore amico!»

«Lo siamo, Sev» dico, sforzandomi di apparire più calma e conciliante. «Ma non mi piace la gente con cui vai in giro! Scusa, ma detesto Avery e Mulciber! Mulciber! Che cosa ci trovi in lui, Sev? Fa venire i brividi! Lo sai cos'ha cercato di fare a Mary Mcdonald l'altro giorno?».

Nel mentre che discutiamo, raggiungiamo le alte mura in pietra del castello. Stanca di camminare, mi appoggio a una colonna e mi giro, in modo da guardare Severus bene in faccia. Sul suo volto affilato e giallastro vedo comparire una malcelata espressione colpevole, assai simile a quella di un bambino colto in flagrante durante una marachella.

«Non era niente» mormora, stringendosi nelle spalle. «Era solo uno scherzo...»

«Era Magia Oscura, e se pensi che sia uno scherzo...» obietto con voce dura, ma Severus mi interrompe.

«E quello che fanno Potter e i suoi amichetti? Perché non vai anche da loro a fare la predica?»

Le sue guance sono diventate improvvisamente paonazze, gli occhi neri brillano di rabbia.

«Che cosa c'entra Potter, adesso?»

«Lui e la sua banda... Anche loro si divertono un mondo a fare brutti scherzi alla gente!»

«Ma non usano Magia Oscura» ribatto inflessibile.

«Ah sì? Eppure escono di nascosto, di notte. Quel Lupin, per esempio... ha qualcosa di strano. Dov'è che va sempre?»

«È malato, Sev. Dicono che è malato...»

«Tutti i mesi con la luna piena?» domanda il mio amico, con tono allusivo.

I was Lily EvansWhere stories live. Discover now