Incontro reale

Depuis le début
                                    

Gli libero il collo per farlo respirare meglio, lo sposto delicatamente, appoggio la sua testa sotto la sua mantella, e gli sollevo le gambe appoggiandole su un tronco che per fortuna si trovava qui.
Ritorno da lui, rimetto la sua testa sulle mie ginocchia e gli faccio la respirazione bocca a bocca e finalmente riprende i sensi.

Gli pulisco il sangue, con il mio vestito,
prendo dalla mia borsa la crema di centauria che ho sempre con me, e gli e la passo sulle ferite, le ferite si cicatrizzeranno prima con questa crema.

Mi guarda negli occhi, prova a dire qualcosa, ma è molto affaticato.
Gli dico: "No parlare, non ti affaticare Fox, ti riporto io al castello, se la strada e quella del sogno la ricordo bene."

Mi alzo e lo aiuto ad alzarsi, gli metto un braccio dietro la sua schiena, prendo il suo braccio e lo metto intorno al mio collo, lo tengo stretto e lo aiuto a camminare.

È molto debole, si mantiene appena, lo stringo forte, sono ricoperta del suo sangue, ma non mi arrendo, piano piano raggiungiamo il suo castello

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È molto debole, si mantiene appena, lo stringo forte, sono ricoperta del suo sangue, ma non mi arrendo, piano piano raggiungiamo il suo castello.

FOX

Cavolo, Desirée mi ha trovato a terra, pieno di ferite, ha visto il mostro che sono, ma crede che io sia ferito, mi sorregge con forza e determinazione, nonostante sia molto esile, mi volto per guardarla è così bella, e non sto sognando.

Pensa che sia stato aggredito da qualche animale, ma non immagina minimamente che il mostro sono io.
Ero agitato è mi sono trasformato nella tigre malvagia che c'è in me, è mi sono ferito automaticamente, è la mia dannazione.

Siamo arrivati al mio castello, Desirée bussa alla porta, ma la fermo e dico: "Inutile che bussi a quest'ora al castello non c'è nessuno, sono con le loro famiglie nelle loro case, c'è solo mia nonna ma non sta bene, e il mio cagnolino Oliver."
Risponde preoccupata: "Come entriamo allora, hai bisogno di riposare, ti porto nel giardino dove mi hai portato in sogno."

Rispondo: "Oh, Desirée. Ascolta dobbiamo entrare nel castello e portare le medicine a mia nonna, nella tasca laterale del mio pantalone c'è la chiave prendila e apri la porta perfavore."
Risponde: "D'accordo Fox farò come dici tu."

Estrae la chiave dalla tasca del mio pantalone e apre, entriamo dentro, mi appoggio alle scale, e dico: "Desirée prendi la mia borsa, ci sono le medicine per nonna, gli e li puoi portare perfavore."

Dice: "Si certo, dimmi in quale camera si trova tua nonna."

Dico a Oliver di accompagnare Desirée da nonna, lui abbaia due volte, e la conduce da lei.

Io mi alzo lentamente e tenendomi dal corrimano della scala raggiungo il piano di sopra, e piano piano arrivo in camera mia mi butto sul letto e penso a Desirée.
Cosa succederà quando si renderà conto che sono fatto così, che questa è la mia natura, e non delle semplici ferite che guariranno con le cure, io sono maledetto, dannato, condannato a questa sofferenza.

DESIRÉE

Sono arrivata davanti alla porta della nonna di Fox, accarezzo Oliver e dico: "Sei proprio un bravo cucciolo tu."
Abbaia una volta.

Apro la porta e entro, la stanza è bellissima, è arredata in modo antico e regale, in un letto a baldacchino c'è la nonna di Fox, mi avvicino a lei e dico: "Salve signora, mi chiamo Desirée, mi manda suo nipote, per darle le medicine."
Prendo il bicchiere con l'acqua da sopra il comodino, le pillole che mi ha dato Fox e gli e le faccio prendere, la signora mi guarda e con un sorriso leggero dice: "Grazie cara, sei amica di Fox, non mi ha mai parlato di te?"

Rispondo: "In un certo senso si, conosco Fox da qualche giorno, lavoro nella farmacia, dove Fox è venuto a prendere le sue medicine."
Risponde: "Se ti ha portata qui si fida di te, saprai tutto allora."
Rispondo confusa: "Cosa dovrei sapere signora."

La nonna di Fox si rende conto che non so di cosa parla e dice: "Grazie per le medicine cara, ora potresti lasciarmi riposare. Buona notte."
Si gira dall'altro lato, io esco e chiudo la porta, e penso cosa dovrei sapere, cosa mi doveva dire Fox, che intendeva sua nonna.

Cammino lungo il corridoio e torno giù, ma Fox non c'è più, chiedo a Oliver di portarmi in camera di Fox, sarà sicuramente li.
Oliver abbaia una volta e mi conduce da Fox, apro la porta e entro è coricato sul suo letto, mi avvicino a lui e dico: "Ho dato le medicine a tua nonna e ora dorme, tu come ti senti?"

Risponde: "Grazie Desirée. Io sto bene tranquilla. È notte fonda, va nella camera accanto a riposare. Domani ti riporto in città. Buona notte."
Rispondo: "Sei ancora ferito Fox, non ti lascio da solo, fammi restare qui con te, mi prenderò cura di te."

Senza aspettare la mia risposta si sdraia al mio fianco.
Chiude gli occhi è si addormenta, per questa notte non la manderò via, non ha capito che sono un mostro, mi godo questo momento al suo fianco, chiudo gli occhi e mi addormento.

Chiude gli occhi è si addormenta, per questa notte non la manderò via, non ha capito che sono un mostro, mi godo questo momento al suo fianco, chiudo gli occhi e mi addormento

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Un destino come la Bella e la BestiaOù les histoires vivent. Découvrez maintenant